L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 1 GENNAIO 2015 www.italoamericano.com 24 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Laurea in economia ma scrive sceneggiature: da Roma a Los Angeles, dove i sogni possono diventare realtà Gabriele Scarfone, 26 anni, romano, espatriato negli States 2 anni e mezzo fa, vive a Los Angeles. Una svolta insolita, dopo la laurea in Economia e Management a Roma: sceglie la scrittura, la sceneggiatura, la pro- duzione cinematografica. Poi l'e- conomia torna di nuovo nella sua vita, ma questa volta prende una piega artistica: Business and se compagnie di produzione, tra cui Constantin Film (La Caduta), Impact Pictures (Resident Evil) e Smart Entertainment (Ted). Ho lavorato come business writer per Tepozan Tequila e per Ferrari Los Angeles, che aveva bisogno di un video promozionale e di fil- mare il rally annuale con 50 Ferrari. Ho scritto il concept e diretto il video, tutt'ora online su YouTube e sui loro canali media- tici. La lettera di merito al mio lavoro firmata da Ferrari mi ha incoraggiato a scrivere la mia prima sceneggiatura per film. A questo punto, torna il primo amore: la scrittura. Poco prima di laurearmi, andai 5 mesi a New York per stu- diare English e English business alla New York University. Una professoressa mi convinse ad intraprendere il percorso da scrit- tore. Tornato a Roma per conclu- dere l'Università ho scritto un romanzo. "L'Inganno di Babilonia" è stato selezionato da Gruppo Albatros – Il Filo per la pubblicazione ed è disponibile su Amazon in lingua italiana. Il libro racconta, in un mondo e un tempo lontano e antico, di come Satana sia diventato tale, di cosa trasformò, in chiave metafo- rica e melodrammatica, un essere originariamente benigno nella creatura più temuta della mitolo- gia. Ovviamente, l'amore, ha una grande parte nella storia, ma il libro mostra come possa trasfor- marsi talvolta in puro odio, fru- strazione, rabbia e gelosia da cui talvolta non si può più scappare. Dopo il libro e la laurea, il trasferimento a Los Angeles e il ritorno al cinema. Mi sono trasferito a Los Angeles nell'agosto 2012, per un certificate program in Business and management of entertain- ment alla Ucla. Mentre studiavo, continuavo a scrivere, specializ- zandomi in sceneggiatura. Ho lavorato come stagista per diver- Pif e Cristiana Capotondi in "La mafia uccide solo d'estate" Gabriele Scarfone, sceneggiatore 26enne di Roma, vive a Los Angeles sempre appassionato di film, spe- cialmente di quello che succede- va "dietro lo schermo", in parti- colare mi affascina la scrittura e la creazione della storia. Sono cresciuto letteralmente tra i film di Martin Scorsese, che reputo il migliore, Quentin Tarantino, Sergio Leone, Federico Fellini e i fratelli Coen, e sicuramente ne ho subito l'in- fluenza. Management of Entertainment alla Ucla. Lì vicino a Hollywood dove i sogni possono diventare realtà e le sceneggiature trasfor- marsi in film. Economia e scrittura, come si sposano queste due passioni? Mentre studiavo, ho aperto un blog chiamato "1984" in onore di di George Orwell, uno dei miei libri preferiti. La mia passione per la politica e i miei studi in economia mi portarono a scrivere di politica, economia e social media. Sempre durante il periodo universitario, iniziai a lavorare con Tramp srl, una delle più grandi società di eventi e marke- ting a Roma che vanta tra i clien- ti Armani, Fendi, AltaRoma, Bmw, ecc. Lavoravo come pro- moter e co-scrittore delle campa- gne pubblicitarie. Un'esperienza importante e un approccio ad un altro tipo di scrittura, quella lega- ta al business, cosa che poi ho avuto modo di ripetere a Los Angeles, lavorando come scritto- re per compagnie quali Tepozan Tequila, per cui ho scritto eti- chette, libri informativi, website e social media. Nel frattempo era già inizia- ta l'amore per il cinema. Negli ultimi anni dell'univer- sità co-scrissi e co-produssi, insieme ad uno dei miei migliori amici e mentori, il giovane regi- sta Riccardo Rabacchi, il corto- metraggio "Il Palloncino" (credi- to su Imdb), che descrive in pochi minuti la mediocre scena politica italiana del 2011. Il cor- tometraggio ha vinto 3 awards al "Roma Creative Contest", allo "Skepto International Film Festival" di Cagliari e al "Foggia Film Festival". Sono stato da Doppio awards europeo per i film di 2 giovani registi italiani Vittoria doppia per l'Italia agli Efa, European Film Awards: si aggiudica due premi, quello andato a Pif per "La mafia uccide solo d'estate" nella categoria miglior commedia e quello per il film d'animazione "L'arte della felicità" del regista napoletano Alessandro Rak. PIF - Commedia in cui "si ride della mafia mescolando sati- ra e denuncia". Così Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, ha ideato la sua opera prima, di cui è protagonista con Cristiana Capotondi, premiata come miglior commedia agli Oscar europei a Riga. La storia ambientata a Palermo tra gli anni '70 e '90, racconta i primi 20 anni di Arturo (interpretato da Pif), bril- lante e sognatore, da sempre innamorato di Flora, la Capotondi. Le avventure personali e sen- timentali offrono uno spaccato coinvolgente che proietta lo spet- tatore sulla cronaca della città immersa nelle guerre di mafia e nel tentativo di combatterla, di uomini coraggiosi, spesso soli, come Rocco Chinnici, Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino. Il racconto si intreccia alle immagi- ni di repertorio scelte dagli autori nelle Teche Rai. Palermitano, classe 1972, Pif (che è coautore della sceneggiatura con Marco Martani e Michele Astori) nel suo lavoro di ricerca si è reso conto che di certe vicende "si sapeva già tutto, ma non ci si ribellava. Alcuni erano collusi, ma altri rinnegavano la pericolo- sità della mafia. Anch'io vivevo come gli altri in una bolla. Ci hanno fatto svegliare solo gli attentati del 1992". La mafia uccide solo d'estate ha già vinto il David di Donatello per il miglior regista esordiente a Pif (premiato anche con il David giovani); i Nastri d'argento per il miglior regista esordiente e per il miglior soggetto (Michele Astori, Pif e Marco Martani); il Globo d'oro per a migliore sceneggiatu- ra, il Ciak d'oro Alice/Giovani per il regista. Nel 2013 ha ottenu- to il premio del pubblico al Festival di Torino. "Dedico il premio alle vittime della mafia e devo dire che sono orgoglioso di essere siciliano e di Palermo" ha detto Pif. RAK - Il fascino di Napoli rivive nel film d'animazione di Alessandro Rak. Una Napoli cupa e sotto la pioggia, dalle stra- de piene di rifiuti, è lo scenario, pronto ad accogliere una rinasci- ta, nel quale si muove il tassista protagonista di L'arte della feli- cità, premiato agli European Film Awards come miglior film di animazione, evento fuori con- corso alla Settimana internazio- nale della Critica alla Mostra di Venezia nel 2013. Il 27enne autore napoletano costruisce la personale odissea FRANCESCA DI FOLCO Di che si tratta? Genere dark action comedy. L'ho realizzata con Spencer Mandel. Caratteristica della nostra partnership autoriale è il duo che abbiamo creato: italiano (io) ed ebreo (lui), che riprende un po' la vecchia scuola newyorkese. I protagonisti della nostra storia sono difatti un italia- no e un ebreo, entrambi di Brooklyn. Ora abbiamo una sce- neggiatura e dieci soggetti per film e abbiamo appena ottenuto una rappresentazione presso Original Artists, nota agenzia di Los Angeles. del 43enne Sergio, pianista di talento riciclatosi tassista, che dopo la notizia di un grave lutto fa della sua auto sgangherata un rifugio da non abbandonare mai e nel quale ripensare alla propria vita. Muovendosi tra colori e ombre, presente e passato, fanta- smi, rabbia e voglia di cambia- mento, ma anche un sottile humour, torna all'infanzia e rie- voca il rapporto con il fratello buddhista, dal quale si era sentito tradito quando aveva abbandona- to l'idea di una comune carriera musicale per andare a vivere in India. Una decisione a cui Sergio aveva reagito abbandonando a sua volta la musica. "La Napoli che abbiamo immaginato - ha spiegato Rak - è più cupa di quel- la in cui vivo e che vedo. L'abbiamo immaginata in una preapocalisse, che può essere intesa come status prima della prevedibile fine ma anche come possibilità di una rigenerazione, di una rinascita". BARBARA MINAFRA Gabriele Scarfone durante le riprese del video per Ferrari Los Angeles Alessandro Rak

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