L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-8-2015

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GIOVEDÌ 8 GENNAIO 2015 www.italoamericano.com 27 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NICOLA ALFANO Andrea Bargnani gioca nei New York Knicks Non ci resta che Belinelli: Bargnani, Datome e Gallinari faticano in una Nba amara per gli italiani N o n c i r e s t a c h e M a r c o . Quella che doveva essere e rive- larsi la grande stagione Nba degli ita-liani, in realtà sta pian piano assumendo le forme e la sostanza di un'annata storta, molto più di quanto ci si sarebbe potuto aspettare. Il 2015 appena scoccato, infatti, non sarà, stan- do a quanto visto negli ultimi tre m e s i d e l 2 0 1 4 , l ' a n n o d i Gallinari, Bargnani e Datome al di là dell'Oceano. I tre, soprac- citati, moschettieri azzurri pre- s e n t i n e l l a N a t i o n a l B a s k e t Association, stanno faticando e n o n p o c o a d i n s e r i r s i c o n l e r i s p e t t i v e m a g l i e d i D e n v e r Nuggets, New York Knicks e Detroit Pistons, lasciando al solo Belinelli il ruolo del protagoni- sta a San Antonio con gli Spurs c a m p i o n i i n c a r i c a N b a . Infortuni, tanti, sfortuna altret- tanto, ma anche e soprattutto quella strana sensazione di aver p e r s o l ' u l t i m o t r e n o c h e l i avrebbe potuti proiettare nell'e- l i t e d e l b a s k e t m o n d i a l e . Procediamo però con ordine analizzando, una per una, le dif- ferenti situazioni dei 4 ragazzo- ni italiani. Danilo Gallinari. Il Gallo non ha ancora chiuso i conti con la sfortuna. Dopo le due operazio- ni al ginocchio che lo hanno costretto a saltare l'ultima sta- gione e mezza, stava infatti pian pianino riprendendo in mano le redini dei Nuggets che, occasio- ne delle occasioni, sono stati costruiti, grosso modo, attorno al suo talento ed alla sua leader- s h i p p o t e n z i a l e e s u c u i a Denver avevano puntato senza riserve. A fine dicembre però, il menisco dell'altro ginocchio, quello ancora vergine per inten- derci, ha fatto crack costringen- do Danilo ad un nuovo interven- to che fortunatamente, nella sfortuna, lo terrà fuori solo per un mesetto circa. Al momento, però a Denver cresce il partito del "Gallo rotto", una corrente di pensiero cinicamente da zitti- re solo con un finale di stagione s u l l a c r e s t a d e l l ' o n d a p e r i l figlio d'arte di Milano ancora in predicato di derubricare il geni- tore a papà d'arte. Gigi Datome. Si allena come un matto, non proferisce mai un fiato su organizzazione e coach, è un talento di primo livello, eppure non vede il campo nean- che nel "garbage time". La sta- gione di Gigi Datome ai Detroit Pistons, è sinora, purtroppo, s t a t a t u t t a q u i . C o a c h V a n Gundy non lo vede, e nonostante i Pistons siano una squadra in perenne ricostruzione peraltro r e c e n t e m e n t e o r f a n a d i J o s h S m i t h , n o n m e t t e p i e d e i n campo da un'eternità. Difficile prevedere un happy end per l'ex capitano e bandiera di Roma e simbolo della nazionale, proba- bile un ritorno in Europa al ter- mine della regular season. Un talento che finora la Nba sembra non avere minimamente com- preso. Andrea Bargnani. Un tempo si parlava di Kwame Brown (cor- reva l'estate del 2001) come Una rara apparizione di Gigi Datome nei Detroit Pistons "tutto e subito" i supplementari messi a disposizione della prima scelta assoluta del 2006, sem- brano essere terminati. Troppo morbido per affrontare i pivot migliori, troppo esterno per il fisico che si ritrova, poco leader per il contratto che si porta a spasso ormai da anni. Insomma più ombre che luci ed il 2015 è appena iniziato, e non sotto la migliore stella. Marco Belinelli. Fate largo a super Marco. È lui l'unica vera c e r t e z z a i t a l i a n a n e l l a N b a . Gioca forte, gioca tanto, gioca bene e soprattutto gode della s t i m a e d e l l a f i d u c i a d i s u a e c c e l l e n z a G r e g P o p o v i c h , padre, padrone e sceneggiatore dei San Antonio Spurs, la fran- chigia più vincente dello sport Marco Belinelli protagonista nei San Antonio Spurs. È il primo e finora unico italiano ad aver vinto il titolo Nba Sci, azzurro cupo verso i Mondiali made in Usa di Vail Fa freddo, troppo freddo per l'Italia dello sci. A un mese dai mondiali americani di Vail e Beaver Creek le prospettive sembrano veramente scarse per una valanga azzurra che non- sembra proprio voler decollare. Nella stagione in corso ancora nessuna vittoria ed una sola cer- tezza: l'altoatesino Dominik Paris, asso azzurro della stagio- ne sia in discesa che in supergi- gante con quattro podi all'attivo (tre terzi ed un secondo posto) e mai peggio di quinto su sette gare disputate. Dominik è in questo momento terzo nella classifica generale di coppa con 405 punti contro i 624 del norvegese Kjetil Jansrud e i 576 dell' aus triaco M arcel Hirscher, secondo nella classifi- ca di discesa (220 punti contro i 294 di Jansrud) e terzo in quella di superG (185 punti per lui contro i 280 di Jansrud e i 200 dell'austriaco Hannes Reichelt). P er il res to l' Italia è nelle retrovie, latitante nelle specialità tecniche: Roberto Nani è ottavo nella classifica di gigante e Patrick Thaler decimo in quella di speciale. Per quanto riguarda le ragaz- ze, l'unica azzurra a salire sul podio è stata Federica Brignone con un terzo posto in gigante e una regolarità che ne farà, anche se in scala ridotta, l'atleta di punta dell'Italia in vista dei Mondiali. Nelle altre discipline c'è l'ottavo posto di Daniela Merighetti nella classifica di supergigante mentre in discesa nessuna azzurra è tra le dieci migliori. Un Mondiale che si prospetta dunque per l'Italia senza atleti capaci di acuti con l'eccezione di Paris e Brignone. Sperando ancora una volta che Christof Innerhofer, che ai grandi appun- tamenti non tradisce mai, tiri fuori l'acuto del campione. della prima scelta assoluta più scarsa della storia. Poi ne arri- varono degli altri poco poco migliori, tra i quali, stando a quanto scritto e detto dai media newyorkesi, andrebbe aggiunto a n c h e A n d r e a B a r g n a n i . I l talentuoso lungo italiano ex Benetton Treviso sta forse bru- ciando le proprie residue chan- ce di imporsi nella Nba. Non che stia giocando male, visto che per via degli infortuni non è praticamente sceso in campo (1 presenza finora con 9 punti contro i Clippers), ma in una l e g a d u r a e d o v e s i c e r c a i l professionistico americano degli ultimi 20 anni. Basterebbe que- sto per dire che il 2015 di Marco da San Giovanni in Persiceto si preannuncia ancora roseo, ma in realtà non si può ignorare l'ab- negazione e lo spirito di sacrifi- cio che sta accompagnando il talento ex Bologna in questo scorcio di carriera. La schiaccia- ta sulla testa di un grande stop- patore come Ibaka nell'ultima partita con i Thunder ne è la prova. L'anno appena sbocciato s a r à a n c o r d i p i ù l ' a n n o d i Marco Belinelli. Purtroppo, sembra, solo per lui. ANDREA TEDESCHI Il velocista azzurro, l'altoatesino Dominik Paris (Ph. Pentaphoto)

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