L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-22-2015

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GIOVEDÌ 22 GENNAIO 2015 www.italoamericano.com 14 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Non solo correnti estetiche. Fatti e avvenimenti: quel che c'è dietro ad un'opera d'arte F i n o a g e n n a i o 2 0 1 5 l a G a l l e r i a N a z i o n a l e d i A r t e Antica in Palazzo Barberini, a Roma, dà vita ad una rassegna che è un omaggio all'opera di Denis Mahon ed al Barocco ita- liano intitolata "Dal Guercino a Caravaggio", ordinata con un c r i t e r i o n o n t e m p o r a l e , c h e rispetta gli studi e le ricerche di Denis Mahon. L'inglese Sir Denis Mahon dedicò ingegno e beni alla pittu- ra italiana del barocco. Fu ricer- catore, studioso, collezionista di opere d'arte ed anche raffinato attribuzionista. Aveva finezza ed intuito necessari per attribui- re al loro autore opere perdute, sconosciute o dimenticate. Donò le opere da lui acquistate alle più prestigiose istituzioni cultu- rali affinché fossero a disposi- zione del pubblico e degli stu- diosi, per questo è ricordato anche come il più pubblico dei collezionisti privati. La mostra è stata inizialmen- te pensata dallo stesso Denis Mahon, che nel 2009 manifestò alla professoressa Mina Gregori il desiderio di festeggiare i cento anni con una raccolta dei dipinti che aveva amato nel corso della sua lunga vita. Da notare che il desiderio si realizzò, poiché morì alla veneranda età di 101 anni. I n f o r m a z i o n i s u q u e s t a mostra sono largamente disponi- bili sul web. L'ho visitata come parte di un gruppo Art-club, gui- dato da Lavinia Lais che, con competenza vissuta ed appassio- nata, ha aiutato a comprendere la complessità delle opere in esposizione: contenuti, miti, cro- cifissioni, santi e madonne della controriforma post tridentina, rappresentazione del paesaggio, m o d i e s p r e s s i v i , t e c n i c h e d i comunicazione e significati, oltre a storie di committenza, varle prescindendo da ciò che rappresentano? Veramente dob- biamo farne una valutazione solo estetica, ignorando i fatti reali, oggi dimenticati, che furo- no della nostra civiltà, e che ci fanno orrore quando li osservia- mo compiuti nel mondo degli altri? EMANUELA MEDORO proprietà, trasmissione e diffu- sione delle opere d'arte e proble- mi di critica. Bellissima espe- rienza, di cui molto mi resta negli occhi e nella mente. R i c o r d o u n ' o p e r a d e l G u e r c i n o , " V e n e r e M a r t e e Amore", in cui Amore lancia la sua freccia non in direzione dei p r o t a g o n i s t i d e l l ' o p e r a , m a verso chi la guarda, quasi l'arti- s t a v o l e s s e d a r e u n a r e a l t à immediata al mito creando un c o l l e g a m e n t o d i r e t t o c o n i l mondo esterno. Stupendo il qua- dro di Guido Reni, "Atalanta ed I p p o m e n e " , p r o v e n i e n t e d a l M u s e o d i C a p o d i m o n t e d i Napoli. In quest'opera il movi- mento slanciato delle membra dei due protagonisti della scena, opportunamente sottolineato da una luce chiara, disegna delle geometrie nello spazio, come una sorta di danza modernissi- ma, leggera, aerea, quasi astrat- ta. E poi ho notato che l'arte può nascere dall'orrore. L'opera "Salomè con la testa del Battista" di Guido Reni, di una serenità irreale ed astratta, e l a " G i u d i t t a e O l o f e r n e " d i Caravaggio, questa di un reali- smo raccapricciante, hanno un innegabile collegamento con fatti attuali resi noti dai media. Ebbene, quelle sono opere d'arte e mi chiedo: ma veramen- te possiamo o dobbiamo osser- molta più cura di quella che finora è stata riservata alla città campana che vanta in Italia il numero più alto di turisti dopo il Colosseo. Ma cosa sono tutti gli altri giudizi difficilmente condivisi- bili? Sono commenti che utenti di Tripadvisor hanno pubblica- to dopo aver visitato alcuni dei monumenti internazionalmente più noti del Belpaese, capaci di richiamare visitatori da tutte le parti del mondo per la bellezza, il valore culturale, architettoni- co e paesaggistico che hanno. Pur rispettando il diritto di tutti di esprimersi liberamente, da italiani e italoamericani non p o s s i a m o a s c o l t a r e s i m i l i recensioni senza rammaricarci che non siano stati capiti luo- ghi densi di storia e dispiacerci che i nostri monumenti siano così umiliati. Eccola qua la missione de L ' I t a l o A m e r i c a n o . C h i a r a , semplice, importante: difende- re la cultura italiana facendola conoscere. Non per partito preso, non per sterile vanteria, non perchè gran parte del patrimonio arti- s t i c o m o n d i a l e è i n I t a l i a e vogliamo appropriarci della nostra eredità per ottenerne un guadagno, ma semplicemente perché è solo conoscendola, promuovendola, tutelandola che si può far capire a tutti per- ché le nostre chiese, i nostri siti archeologici, le nostre piazze, fontane, torri, mura di cinta, i nostri ponti, campanili, castelli e poi i nostri affreschi, dipinti, le tele, le sculture, le facciate barocche e neoclassiche sono meravigliosi gioielli che si stu- diano sui libri di tutte le scuole e università del mondo. Conoscendole le si apprezza perché si capisce il contributo di progresso alla storia dell'u- manità che hanno apportato e non si disperde un patrimonio di conoscenza ricchissimo che deve essere di tutti. Promuovere la cultura italiana è il nostro obiettivo principale Venere, Marte e Amore di Giovan Francesco Barbieri, detto Guercino (1633). Modena, Galleria Estense Atalanta e Ippomene di Guido Reni (1620). Museo di Capodimonte Giuditta e Oloferne di Caravaggio (1599). Galleria di arte antica, Roma Continua da pagina 1

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