L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-22-2015

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GIOVEDÌ 22 GENNAIO 2015 www.italoamericano.com 25 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Da un'infornata di nomina- tion agli Oscar 2015 quanto mai criticata per la poca diversità r a z z i a l e ( s o l t a n t o i l r e g i s t a Alejandro Gonzales Iñarritu, di origine messicana, si è inserito tra gli altri 35 candidati attori, registi e sceneggiatori bianchi) spunta, fortunatamente, anche un po' di Italia. L a c o s t u m i s t a M i l e n a Canonero, 69 anni originaria di Torino, sarà in lizza per una sta- tuetta grazie agli abiti realizzati in Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, pellicola che da sola h a t o t a l i z z a t o 9 c a n d i d a t u r e ( r e c o r d a p a r i m e r i t o c o n Birdman di Iñarritu). Canonero, il 22 febbraio al Globe Theatre di Hollywood – cerimonia di premiazione live sulla Abc a par- tire dalle 16 – dovrà vedersela con i colleghi Mark Bridges per Inherent Vice, Colleen Atwood per Into the Woods, Anna B. S h e p p a r d e J a n e C l i v e p e r Maleficent e Jacqueline Durran per Mr. Turner. In caso di vitto- ria, non si tratterebbe tuttavia del primo Oscar per la costumista (9 nomination in totale): la prima – nel 1976 – per i costumi di Barry Lindon (regia di Stanley Kubrick), la seconda – nel 1982 – per quelli firmati in Momenti di Gloria di Hugh Hudson, e la terza – nel 2007 – per gli abiti d e l f i l m s t o r i c o - p o p M a r i e Antoinette di Sofia Coppola. Dopo aver studiato arte e sto- r i a d e l l a m o d a a G e n o v a , Canonero verso la metà degli anni '60 si trasferì a Londra dove iniziò a lavorare per picco- le produzioni di cinema e teatro (come costumista, ma anche nel montaggio e nella produzione). Nel 1967, sul set di 2001: Odissea nello spazio, incontrò Stanley Kubrick e da lì a 4 anni avrebbe curato la coproduzione dei costumi di un altro cult del periodo, Arancia Meccanica. Il rapporto di collaborazione con il regista americano (dal quale assorbì il perfezionismo e la cura dei minimi particolari) si conclu- se nel 1980 con Shining, opera nella quale i costumi rivestirono un'importanza decisamente mar- ginale rispetto all'impianto emo- tivo della pellicola. La sua car- Tucker nel 1988 e Il Padrino – Parte III nel 1990), di Hugh H u d s o n ( i l p r i m o O s c a r p e r Momenti di gloria ne dimostrò u n t a l e n t o i n d i p e n d e n t e d a l genio di Kubrick), di Sidney Pollack nel 1985 (La mia Africa) e Warren Beatty (Dick Tracy, 1990). Sin dai suoi esordi, Canonero è emersa per il gusto iperrealista e per la forza con la quale ha inciso sull'utilizzo dei costumi, evidenziandone le grandi poten- zialità espressive (fattori molto marcati in Grand Budapest). Negli ultimi anni, invece, ha l a v o r a t o c o n W e s A n d e r s o n (regista di Grand Budapest, Il t r e n o p e r i l D a r j e e l i n g , I Tenenbaum) e firmato la produ- zione dei costumi in Carnage di R o m a n P o l a n s k i . I n G r a n d Budapest, una favola ricca ed eccentrica ambientata a cavallo delle due guerre in un sontuoso albergo nelle montagne dell'im- m a g i n a r i a r e p u b b l i c a d i Zubrowka, ha curato i dettagli di abiti risalenti alla prima metà del Novecento, dai coloratissimi doppiopetto dei facchini dell'al- b e r g o , a q u e l l i d e l l e r i c c h e signore in vacanza nell'esclusivo complesso turistico. Oltreché agli smoking, elegantissimi e molto kitch, dell'impeccabile e attentissimo concierge Gustave, sempre pronto a soddisfare qual- siasi richiesta (anche quelle più stravaganti) dei clienti un po' décadents del Grand Budapest Hotel. L'unica italiana candidata all'Oscar è la costumista torinese Canonero (che ne ha già vinti tre) Nata a Torino 69 anni fa, Milena Canonero ha già vinto tre Oscar per i costumi negli anni 1976, 1982 e 2007 NICOLA BUSCA 'Un comico fatto di sangue'. Analisi chirurgica di una famiglia italiana a teatro È stato il comico toscano Alessandro Benvenuti a dare il via alla campagna di tessera- mento 2015 del circolo Arci Il Girone di Firenze, che si pro- pone di diventare un punto di riferimento per le giovani com- pagnie di teatro e per le nuove generazioni artistiche, con lo spettacolo 'Un comico fatto di sangue', che lo vede attore e regista, con la collaborazione drammaturgica di Chiara Grazzini. Benvenuti e la sua compagna di vita analizzano con un lin- guaggio comico modernissimo e con chirurgica spietatezza i rap- porti tra i membri di una famiglia che sa tanto d'Italia, "di questa nostra Italia che ha perso la bussola del buon senso e navi- ga ormai a vista tra i flutti sem- pre più minacciosi del mar del- l'incertezza", dice Benvenuti. Una commedia in cinque atti rapidi e incisivi dove nessuna parola è per caso, con una dram- maturgia che è s orprendente nella sua semplicità. Dal 2000 al 2015, passando attraverso cinque momenti chiave e testimonianze, l' autore narra il progres s ivo degenerare dei rapporti di una famiglia composta da un marito, una moglie, due figlie e qualche animale di troppo. In programma, fino al 28 gennaio, altri tre spettacoli, tra musica e teatro: l'omaggio a Wes Montgomery del trio 'Wes We Can', composto da Alberto Il comico toscano Alessandro Benvenuti torinese, che ha già vinto per 3 volte il premio cinematografico più importante e antico al mondo Con Marie Antoniette di Sofia Coppola, Canonero ha vinto il 3° Oscar I colorati doppiopetto dei facchini di Grand Budapest riera continuò negli anni '80 a fianco di Francis Ford Coppola (lavorò a Cotton Club nel 1984, Capelli alla chitarra, Manrico Seghi, all'organo Hammond e Stefano Rapicavoli alla batteria. 'Una novella grulla', una raccol- ta dei monologhi più divertenti di Andrea Bruni, in un ritorno al cabaret dopo una crescita artisti- ca costante e originale, che lo ha portato a diventare uno degli artisti più apprezzati del teatro comico italiano. A affiancarlo sul palco il suo collaboratore storico e musicista Alessandro Luchi. Chiusura con 'Il canto della Regina' di Riccardo Sottili, con Daniela Morozzi e Lino Spadaro: un viaggio leggero, comico e poetico nel mondo delle api/umane, esempio eroico e sorprendente per ogni tipo di comunità, nei tempi duri.

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