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GIOVEDÌ 5 FEBBRAIO 2015 www.italoamericano.com 17 L'artista Chiara Cocchi svela il segreto della mostra "We Are All Made of Stardust" L'arte come rappresentazione del mondo che ci circonda e allo stesso tempo veicolo di promo- zione culturale. La mostra "We Are All Made of S tardus t" o rganizzata dall'Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con l'associazio- ne "Bologna Connect", è parte del progetto di promozione della città di Bologna e dell'Emilia- Romagna negli Stati Uniti. Pittrice, scultrice e fotografa allo stesso tempo, l'artista Chiara Cocchi, in arte Penelope, racco- glie nella sua mostra le tematiche della sostenibilità, ecologia, astronomia e origine dell'univer- so, rappresentati in suggestivi paesaggi urbani e naturali. Sulla scia del successo della sua mostra a Bologna sulla tra- sformazione della città felsinea intitolata "La Storia Infinita", il nuovo progetto di Chiara Cocchi nasce dalla collaborazione con "Bologna Connect", rappresenta- ta per l'occasione dall'ambascia- trice Mary Tolaro Noyes. Ogni opera esposta, oltre ad essere creata appositamente per questa esibizione, prende il nome di una costellazione o stella, fatto che porta lo spettatore a riflettere sul titolo della mostra, il quale rac- chiude al suo interno anche il tema mitologico del viaggio. Per Chiara infatti, nativa di Bologna e operante anche a Miami, non ci sarebbe arte se non ci fosse la curiosità di viaggiare e la mera- viglia che riempie gli occhi di chi, come lei, si sente Ulisse durante il viaggio, per poi diven- tare Penelope quando da artista all'interno del suo studio trasfor- ma la meraviglia che ha accumu- lato in arte. Da dove nasce il titolo della mostra "We Are All Made of Stardust"? Il titolo nasce dal concetto che sottostà ogni opera o mostra che io realizzo, ed è legato alla sostenibilità ambientale. È infatti un onore per me esporre in que- sta città in particolare che è molto sensibile al tema ecologi- co, per questo credo che qui le persone possano davvero capire al massimo che cosa c'è dietro il mio pensiero. Polvere di Stelle perché un amico che studiava fisica mi spiegò tempo fa che tutti noi e tutto quello che esiste sulla terra è fatto di polvere di stelle, in quanto tutta la vita dell'universo è nata da molte esplosioni atomi- ROBERTO NATALINI che. Qualsiasi essere vivente o oggetto è figlio delle esplosioni delle stelle, pensare a questo ci fa capire quanto siamo preziosi e quanto bis ogna ris pettare il nostro pianeta. L'aspetto che colpisce da subito è sicuramente l'uso par- ticolare dei materiali da te selezionati. Nella ricerca dei miei mate- riali cerco sempre dei supporti speciali, non degli elementi tra- dizionali come carta o tela, i quali oltre ad essere qualcosa di diverso esprimano anche una ricerca concettuale. Tutto quello che scelgo su cui dipingere non è solamente un bel posto per accogliere il dipinto, ma ha anche una storia a sé, ogni oggetto che raccolgo deve dirmi già tanto di suo. In Florida ho raccolto molti elementi naturali (cortecce, foglie di palma, tronchi) perché volevo utilizzare la natura come luogo che ospita i miei dipinti. Quando mi sono spostata in altri luoghi meno naturali, come Bologna, ho cominciato ad usare altri elementi (materiali storici, pezzi di porte di antichi palazzi, travi in legno, assi di mobili di case), tutti oggetti che non hanno più un loro uso, ma posseggono ancora i segni della loro storia, e che potrebbero essere già un dipinto di per sé. La mostra a Bologna si chia- mava 'La Storia Infinita' proprio perché erano materiali che vole- vano morire, mentre io li ho presi e gli ho dato una nuova vita in quanto l'arte rende immortali. L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Altro elemento interessante è la tua tecnica innovativa. Qual è la tua fonte di ispirazio- ne? La cosa fondamentale a livel- lo artistico è che sono riuscita a creare una tecnica che non esiste, la quale combina tre tecniche insieme che, in Accademia, mi era sempre stato detto di non mescolare. Ho combinato innanzitutto fotografia, tutto parte dalle mie fotografie e da quello che catturo con gli occhi con curiosità nei miei viaggi. A volte la trasformo poi in pittura, dipingendo sopra o tra- sformandola in un dipinto. Infine scultura perché quasi tutte sono opere tridimensionali, alla quali si può girare attorno osservandole da diverse prospet- tive. Voglio che le persone che osservano si chiedano il motivo per cui per fare un'opera ho scel- to una corteccia piuttosto che uno specchio, si meraviglino della bellezza degli oggetti in sé e dalla storia che rappresentano. Le tue mostre rispecchiano l'anima della città ospitante, qual è la differenza principale fra quelle organizzate a Miami e a San Francisco? In Florida mi sono relazionata molto con la natura floridense, in quanto io vivo fuori dalla città a contatto con la natura, e non con la città di Miami che per me non ha alcun fascino e che quindi non riesco a trasmettere nelle cose che faccio. Quando sono arrivata a San Francisco invece, avevo piacere di relazionarmi con la sua natura, ma anche con oggetti del panora- ma statunitense, dove si possono trovare materiali storici differenti dall'Italia (insegne pubblicitarie, specchi) che hanno anche viag- giato all'interno del paese stesso. È bello non solo rappresentare qualcos a che riguarda quel luogo, ma anche rappresentarne i materiali. La mostra "We Are All Made of Stardust" sarà in esposizione pres s o l'Is tituto Italiano di Cultura fino al prossimo 10 feb- braio. Per maggiori informazioni s ull'artis ta P enelope Chiara Cocchi, visitare il sito internet http://www.penelopearts.com L'artista di Bologna utilizza materiali inutilizzati per dagli una nuova vita 650.400.4747 AdeleDS@aol.com www.AdeleDS.com BRE# 00911740 Certied Trust, Probate and Estate Specialist Expert in preparation, promotion, and negotiation! SELLING HOMES THROUGHOUT THE BAY AREA Adele Della Santina "e Right Realtor makes all the difference." Da sinistra: Mary Tolaro Noyes, ambasciatrice locale di Bologna Connect; Paolo Barlera, Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura; l'artista Penelope Chiara Cocchi Un'opera che rappresenta il panorama di San Francisco su legno