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GIOVEDÌ 19FEBBRAIO 2015 www.italoamericano.com 13 Barba e capelli! Grazie Papa La Vignetta della Settimana di Renzo Badolisani L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | I BARBIERI DEL PAPA Sotto al colonnato di Piazza San Pietro, dal lato che conduce verso Piazza Risorgimento, Papa Francesco ha cercato e voluto un segno di attenzione verso i clochard. In America li chiamerebbero homeless, i senza fissa dimora. I diseredati, i nuovi poveri, coloro che sembrano vivere alla periferia del mondo. In Italia, peraltro, sono una massa in costante espansione. Ogni mese le associazioni di volontari (che cercano, con i fatti e il sostegno, di sopperire alle mancanze dello Stato) ne contano centinaia in più. Ci sono anche separati, coloro ovvero che, prima di lasciare le proprie famiglie, avevano un lavoro e una casa. E che poi, con mutui e alimenti da versare alle ex-mogli, si ritrovano poveri, senza casa e senza pro- spettive. Un fiume di persone, uomini e donne, a cui il destino pare aver girato le spalle. Un esercito di disperati che, solo con lo sguardo, talvolta, chiedono un aiuto concreto. Un richiamo a cui anche il Papa non poteva restare sordo. Più volte, nel corso degli Angelus che, ogni domenica, vanno in scena a Piazza San Pietro, il Pontefice si era infatti rivolto ai poveri e ai sen- zatetto, chiedendo, non commiserazione e pietà, ma attenzioni costanti da parte dei più fortunati. D'altronde, prima di essere eletto successore del Papa tedesco, dopo le dimissioni di Ratzinger, Bergoglio era già solito usare i mezzi di trasporto pubblici, seppure Cardinale, per visitare i quartie- ri più poveri e polverosi di Buenos Aires, toccando con mano il degrado, la depressione costante, la povertà, la scarsa cura per se stessi. E così, non appena ha potuto, il Pontefice ha voluto regalare un sorriso alle centinaia di clochard che, ogni giorno e ogni sera, gravi- tano attorno a San Pietro, cercando un giaciglio di cartone dove tra- scorrere la notte. All'interno di locali dislocati sotto al porticato di San Pietro, infatti, ci saranno, dai prossimi giorni, docce, bagni e la possibilità di tagliarsi i capelli. Una ventina di aspiranti parrucchie- ri, all'ultimo anno della scuola per acconciatori, si occuperanno infatti di ridare dignità ai senzatetto, accorciando capelli e basette. All'ingresso, a tutti verrà consegnato un kit contenente sapone, l a m e t t e , s c h i u m a d a b a r b a , d e o d o r a n t e e p e t t i n e . È s t a t a l'Elemosineria Apostolica, un organismo a suo tempo voluto da Papa Gregorio X nel XIII secolo, a rendere possibile e praticabile un meritorio segno di attenzione della Chiesa verso i più poveri. Le stagioni di Bergoglio, peraltro, più che con le parole, sembra- no contraddistinte dai fatti, dai comportamenti e dalle indicazioni. Giorni fa, avendo letto che le previsioni metereologiche non sareb- bero state benevole, il Papa ha fatto distribuire oltre trecento ombrelli a coloro che, senza fissa dimora, sporchi e sudici, erano soliti accamparsi nelle vicinanze di San Pietro, alla disperata ricerca di un posto asciutto dove passare qualche ora. Mai, nel corso dei passati Pontificati, la Chiesa aveva avuto un'attenzione così marcata verso i più poveri, addirittura predisponendo - a pochi metri da San Pietro - locali espressamente adibiti ai più sfortunati. Un cambio di passo voluto personalmente da Bergoglio, ormai sempre più entrato nei cuori dei cattolici e non solo. Storia confidenziale della 'chiocciola' dal medioevo a oggi Polonia si chiama gattino. Seppur l'autore dedichi quasi 20 pagine a questo aspetto, le numerose e minuziose descrizioni sono molto confuse, con un'espo- sizione poco chiara. In Francia il nome ufficiale di @ è "arrobe", termine arrivato dalla Spagna del 1500, dove era chiamato "arroba" ed era una unità di peso. Secondo il professor Arcangeli, la @ si è evoluta tra il sesto e il settimo secolo dalla let- tera "d" preceduta dalla "a", che in latino si legge "ad" e, più tardi, in inglese è diventata "at" com- merciale. Precedentemente, in Spagna, la preposizione latina "ad" diven- ne un'unità di peso designata come @ e prima chiamata "arrúb" (dall'influenza araba "rub", cioè L'ultimo capitolo del libro è dedicato alla rappresentazione storica di @ dai manoscritti alle iscrizioni in artefatti antichi, pur- troppo senza indicarne il periodo e con molte illustrazioni senza didascalie (i riferimenti alle immagini sono inseriti nel testo). Questo capitolo comprende anche una sequenza di complicate equa- zioni matematiche per dimostrare l'aspetto geometrico di @. Il libro si conclude con un'e- stesa bibliografia che indica come per le ricerche l'autore sia andato a scavare persino tra la musica dell'antica Grecia. Una curiosità finale è che, scritta questa recensione non la si è potuta salvare sul computer come @, in quanto il programma la registra come "document1. doc". Forse oggi @ è il simbolo più famoso e diffuso al mondo. Nelle 116 pagine di un libro tascabile, l'autore Massimo Arcangeli spie- ga l'origine e i vari nomi del sim- bolo @. L'autore afferma che nel 2010 due miliardi di persone in tutto il mondo hanno utilizzato il simbolo. Il titolo del libro (edito da Castelvecchi) è "Biografia di una chiocciola - Storia confidenziale di @" ed è in vendita a €16,50. L'autore, docente di linguistica italiana presso l'Università di Cagliari, fa risalire l'origine del simbolo @ all'epoca medievale. Notiamo che un "linguista" è uno scienziato piú che uno scrittore, che invece tende ad utilizzare una prosa più accessibile. L'inizio del libro non è molto accattivante. Si deve arrivare a pagina 16 per leggere alcuni fatti interessanti, come quello che nel 2010 il Museo di Arte Moderna di New York City ha incluso la @ nelle sue collezioni. Poi bisogna saltare a pagina 19 per scoprire che il simbolo della e-mail @ è nato nel 1971 grazie all'ingegnere americano Ray Tomlinson, che lo ha preso da un simbolo raramente utilizzato nel telex e situato sullo stesso tasto della lettera "P". Arcangeli ha scoperto che il simbolo sul telex era stato a sua volta preso da una macchina da scrivere americana costruita nel 1883. Tomlinson lavorava sul progetto Arpanet (che ha dato la base ad Internet), tuttavia, la @ per la posta elettro- nica è stata creata nel 1978 da Shiva Ayyadurai e perfezionata nel 1982 da Abhay Bhushan K. Negli indirizzi e-mail @ è come dire "presso" e le è stato dato il codice binario 1000000 o 64 in numeri decimali. Purtroppo, il linguaggio usato da Arcangeli per descrivere que- sta evoluzione è molto tecnico e incomprensibile per i non esperti. L'autore avrebbe fatto un grande favore ai lettori se avesse spiegato il tutto in modo semplice. Da pagina 27 a pagina 44 Arcangeli descrive la storia della macchina da scrivere, e solo a pagina 45 si ritorna ad @. In seguito l'autore cura l'aspetto inte- ressante su come @ viene chia- mata in varie parti del mondo, spesso con nomi presi dal regno animale, come chiocciola in Italia, lumaca in Francia, cagnolino in Armenia, Uzbekistan e Russia, papero in Grecia, topolino in Cina e Taiwan, verme in Ungheria, scimmia in Germania mentre in un quarto), e più tardi "arroba". L'unità scritta come @ appare in un documento del 1536: "una @ di vino, che è 1/30 di una botte, vale 70 o 80 ducati". L'ampia ricerca del prof. Arcangeli ha trovato @ in un manoscritto bulgaro scritto intor- no all'anno 1115, in cui si indica- va con @ la lettera iniziale di "amen". DOM SERAFINI