L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-5-2015

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GIOVEDÌ 5 MARZO 2015 www.italoamericano.com 18 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | A Firenze, da 30 anni, lezioni di cucina italiana per cuochi e pasticceri Food contest alla ricerca di nuove frontiere per la Vernaccia di San Gimignano La scuola di cucina Cordon Bleu di Firenze è capitanata da sempre da Cristina Blasi e Gabriella Mari, due spiriti molto diversi tra loro ma che si comple- tano al meglio con grande com- plicità. Oltre ad essere due pila- stri della docenza, insieme gesti- scono la direzione della scuola. Entrambe sono insegnanti diplo- mate alla Scuola Cordon Bleu di Roma, membri della Commanderie des Cordons Bleus de France, sommelier, assaggia- trici di olio extra vergine di oliva e molto altro. Cristina e Gabriella, grazie all'energia e alla determinazione di chi crede nei propri sogni, hanno trasformato una passione in un impegno serio e professio- nale, quindi in un vero e proprio business, visto il riscontro positi- vo di pubblico a livello sia italia- no che straniero. Per festeggiare il loro trenten- nale c'è stato un cambio di loca- tion, da via di Mezzo a Via Giusti, a due passi da Piazza D'Azeglio. Siamo in Palazzo Panciatichi Ximenes, ben 450 mq di scuola all'interno di uno splen- dido palazzo fiorentino del '500, ricco di fascino e di storia. Questo nuovo spazio è gran- de, accogliente e ben strutturato: tre aule didattiche, tre cucine rin- novate e arricchite da attrezzatu- re professionali di ultima genera- zione sempre aggiornate; oltre ad una biblioteca tematica a disposi- zione degli studenti. La Scuola Cordon Bleu conti- nua a differenziarsi dalle "neona- te" scuole di cucina, e a riscuote- re un importante successo. Il segreto è che è un classico nel tempo, non invecchia mai, non passa mai di moda. Come il colo- re blu, che non a caso è il colore che caratterizza il marchio e la grafica della Scuola. Cristina e Gabriella diversifi- cano i corsi per vari livelli di utenza e soprattutto non abban- donano la tradizione e mantengo- no i grandi classici come il Corso Base di Cucina Generale, Alta Cucina e Pasticceria, che sono arrivati con grande entusiasmo alla sessantesima edizione. Oltre al programma professio- nale di cucina italiana e al nuovo professionale di pasticceria italia- na, la scuola propone il Corso Post diploma triennale, ovvero l'European Bachelor in Arti della Cucina Italiana, equivalente ad una Laurea Triennale, per una formazione che dà diritto a credi- ti universitari Ects. Il livello accademico dunque abbraccia varie discipline, il nucleo è l'inse- gnamento della materia base "cucina" e intorno ad essa tutte quelle materie che la supportano e la arricchiscono, tra cui: storia dell'alimentazione e delle varie cucine del mondo (in primis quella italiana), cucina etnica (iraniana, indiana, cinese, medio- rientale, magrebina, latina, kosher ecc), scienze della nutri- zione, merceologia, composizio- ne dei menù, marketing, ciocco- lato, pasticceria, formaggi e scienza casearia, sicurezza e igie- ne del processo di produzione ali- mentare, Food costing, mise en place e molto altro. Tutti i corsi si possono segui- re in inglese e in francese. Il filo conduttore, sia dei corsi accade- mici che amatoriali, è quello di insegnare la cucina come cultura, come una cosa che si ha dentro e che si sente l'istinto di far emer- gere. Cristina e Gabriella credono nel principio "cucinare è un'arte", che come tutte le forme artistiche emoziona profondamente, sia chi la esegue che chi la vive, dunque sia chi cucina che chi assaggia. Non è in secondo piano il sup- porto scientifico e tecnico a tutte le preparazioni. Il target è tra- sversale, da casalinghe a giovani ragazzi, da manager a uomini pensionati, per chi si avvicina alla cucina per passione o per farla diventare una professione. È innegabile che il principale valo- re aggiunto di questa scuola fio- rentina è certamente l'unione di due grandi professioniste. Cristina, vulcanica e scoppiet- tante, è la massima esperta di pasticceria e del lato visual della cucina (decorazione, presentazio- ne piatti, uso di attrezzature spe- ciali). Inoltre segue con interesse l'evoluzione della cucina e delle nuove tecniche. Mentre Gabriella è specializ- zata in piatti tradizionali, carne, pasta, panificazione, sono i suoi pilastri. Ai suoi allievi trasmette la passione per la storia della cucina, per la cultura della tavola ma anche la parte scientifica. È lei il riferimento per i corsi svi- luppati per il pubblico straniero. In tutto ciò, nonostante cam- biamenti ed evoluzioni, il Cordon Bleu di Firenze ha mantenuto saldo il principio di puntare alle cose concrete, senza perdersi negli "effetti speciali. In due parole? Molto arrosto e poco fumo! Questa è la filosofia che portano avanti, corso dopo corso le due patron. Info www.cordon- bleu-it.com. Cuochi e pasticceri imparano l'arte culinaria italiana ma senza dimenticare le cucine del mondo Vino bianco prodotto in una ristretta zona della Toscana tra Siena, Pisa e Firenze apprezzato in tutto il mondo Vernaccia di San Gimignano, ricetta abbinata alla Vernaccia di S an G imignano D ocg/Il Nicchiaio /2013 dell'azienda Poggio Alloro. In questo caso è stato premia- to l'azzardo, che la giuria ha giu- dicato riuscitissimo, dell'abbina- mento di un vino bianco come la Vernaccia di San Gimignano con la carne di maiale, che solita- mente viene considerata 'carne rossa'. Ma l'arista è il taglio più magro del maiale, di gusto deli- cato perchè legata al filetto, di colore chiaro e non rosso, ed è risultata perfetta non solo nell'ab- binamento, ma anche nella cuci- na. Infatti la Vernaccia di San Gimignano è stata utilizzata dalla blogger anche per la cottura della carne: dotata di una materia ricca, con sentori tropicali, e di una buona componente alcolica, ha sostenuto ed esaltato il piatto. ll Cons orzio della Denominazione San Gimignano ha lanciato con ques to F ood FABRIZIO DEL BIMBO Contest la prima gara di abbina- mento della Vernaccia di San Gimignano con l'obiettivo di scoprire nuove frontiere per que- sto vino che ha fatto la storia della tradizione vinicola toscana e italiana. Ed è stato un successo: sono stati diciotto i foodblogger di tutta Italia che hanno raccolto la sfida e proposto ricette origi- nali. L'ebook dove sono raccolte tutte le creazioni dei food blog- ger è sul sito www.vernaccia.it È stato molto difficile per la giuria scegliere le due ricette vincitrici del Food Contest di San Gimignano in Toscana, una per il 'Premio Creatività', l'altra per la categoria 'Abbinamento'. Fino all'ultimo momento il testa a testa delle finaliste non sembrava volersi risolvere. Alla fine due ricette sono uscite vitto- riose. Il Premio Creatività è andato ad Alessandra Giovanile, food blogger di Ricette di Cultura, con la ricetta dei Canederli integrali in brodo di seppioline allo zafferano, abbi- nata alla V ernaccia di S an G imignano D ocg /V igna in Fiore/ 2013 dell'azienda Ca' del Vispo. La ricetta ha doppiamente convinto per la s celta degli ingredienti e per la struttura del piatto. I canederli, che nascono come piatto delle cucine altoate- sine solitamente abbinati a vini rossi, trovano in questa ricetta una nuova forma con ingredienti di pesce come le seppie, accom- pagnati da un brodo aromatizza- to allo zafferano, ingrediente del territorio di San Gimignano dove si produce lo Zafferano dop. Il premio per l'abbinamento è andato invece a Federica Gelso Giuliani, blogger in cucina, che si è distinta con l'Arista alla NICOLETTA CURRADI

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