Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/476791
GIOVEDÌ 12 MARZO 2015 www.italoamericano.com 23 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | ELISA CUOZZO Oggi conosciuta come Narni, l'antico nome di questa cittadina, che sorge sulle sponde del fiume Nera (Umbria), era Narnia. Il nome non giunge nuovo grazie al ciclo di romanzi ("Le crona- che di Narnia") scritti da Clive Staples Lewis (1898 – 1963) da cui è stato tratto il film fantasy "Le cronache di Narnia – Il leone, la strega e l'armadio" (2005). Lewis, affascinato dal suono della parola, sembra aver scelto il nome di Narnia dopo averlo letto sul suo Atlante geo- grafico contenente una cartina dell'Italia con iscrizioni in lingua latina. Ispiratosi alla rigogliosa e verde Narni, nel romanzo l'auto- re descrive un mondo immagina- rio, creato dal leone Aslan, con fiumi, splendide valli, fitte fore- ste, una fitta vegetazione ed ani- mali parlanti. Antico insediamento osco- umbro dal nome Nequinum, Narni fu chiamata Narnia dai acquedotti, e la proiezione di un filmato, i visitatori possono immaginare la costruzione del- l'acquedotto romano della Formina (I secolo d.C.), lungo 13 km, che portò l'acqua a Narni fino al 1925, ancora oggi visita- bile in un percorso sotterraneo di 700 metri. Attraverso una stretta portici- na e un corridoio poco illumina- to, si raggiunge il luogo più segreto di tutta la Narni Sotterranea: le antiche stanze dell'Inquisizione costituite da una sala illuminata con luce fioca ed arredata con una scriva- nia, una registro e strumenti di tortura, e una cella carceraria dove un tempo furono rinchiusi gli eretici. Sembra che i cittadini di Narni, ribellatisi ai Domenicani "inquisitori", aves- sero murato tutte le sale usate dai monaci. La cella carceraria racchiude graffiti murari ed iscrizioni inci- se dai suoi prigionieri. Tra que- sti si ha notizia di un certo Domenico Ciabocchi, ritenuto eretico perché bigamo, e Giuseppe Andrea Lombardini, probabilmente appartenente ad una setta massonica. Le notizie che si hanno dei due personaggi, vittime dei Domenicani "inquisitori" di Narni, derivano dai documenti che, in seguito all'occupazione delle truppe napoleoniche e a rocambolesche dinamiche, fini- rono a Parigi, nel Trinity College di Dublino e negli archivi vatica- ni. In un documento del 1976 si descrive la fuga di Domenico Ciabocchi che approfittò di una distrazione del vivandiere per sorprenderlo alle spalle con una corda, strangolarlo e fuggire. Le iscrizioni all'interno della cella carceraria sembrano, invece, essere il testamento di Giuseppe Andrea Lombardini che incise su quelle stesse pareti il suo nome. Lombardini trascorse in prigione almeno 90 giorni a cavallo tra il 1759 e il 1760. Il prigioniero dimostrò di avere una grande fede rappresentando sulle pareti monogrammi di Cristo e di sua Madre; inoltre affidò i suoi mes- saggi di pace, libertà e giustizia ad un linguaggio simbolico per il quale si sospetta la sua appar- tenenza alla massoneria. Usciti dai suggestivi sotterra- nei, Narni offre ai suoi visitatori anche un tuffo nel passato, ai tempi del Medioevo, grazie alla Rocca Albornoz, castello medie- vale simbolo della perdita del- l'autonomia della cittadina e dell'affermazione del potere e del dominio dello Stato Pontificio. Oggi allestita a Museo, la Rocca Albornoz offre quattordi- ci sale che espongono armi, ban- chetti, ambienti e costumi tipica- mente medievali. Fuori Narni, anche l'abbazia benedettina di San Cassiano del X secolo, oggi chiusa e non abitata da monaci, è famosa per le riprese del film "Per grazia ricevuta" di Nino Manfredi (1974). furono i resti di un convento di Domenicani risalente al 1303 nel quale fu inglobata una chiesa del XII-XIII secolo. In questi ambienti emersero dipinti di artisti umbri del pieno medioevo raffiguranti in partico- lare l'incoronazione di Maria e numerosi ritratti di San Michele Arcangelo. Durante il Giubileo del 2000 fu assegnata alla picco- la chiesa il nome, dettato dalla fantasia, di "Santa Maria della Rupe". Poco tempo dopo, grazie al ritrovamento di un manoscritto del XVIII secolo, fu possibile capire che quel luogo era stato dedicato all'Arcangelo Michele. Così l'antica chiesa conserva, oggi, due nomi: Chiesa "Santa Maria della Rupe" e Chiesa "San Michele Arcangelo". Adiacente la chiesa si trova un ambiente in cui, in un angolo, si apre un'antica cisterna roma- na. Qui tramite la riproduzione di una groma, strumento utilizzato dai romani per costruire strade ed Tra storia, cinema e letteratura: Nar ni, misterioso centro dell'Italia centrale Il centro storico di Narni, che vanta un'affascinante città sotterranea tutta da scoprire La chiesa sotterranea di Santa Maria della Rupe o San Michele Arcangelo romani quando nel 299 a.C. fu resa colonia, baluardo strategico contro i popoli provenienti da nord. Il nome latino Narnia deri- va dal vicino fiume Nar, attuale Nera. Non si sa con certezza quando Narnia cambiò il suo nome in Narni. Probabilmente il passaggio avvenne in maniera graduale a partire dal XIII seco- lo. Famosa per aver dato i natali all'imperatore romano Cocceio Nerva (nato nel 30 d.C), Narni è il luogo di nascita di Erasmo da Narni, detto il "Gattamelata" (nato nel 1370), capitano di ven- tura prima a servizio di Firenze, poi a servizio del Papa e della Repubblica di Venezia. Ricca di storia e menzionata nella letteratura inglese ed inter- nazionale, Narni è ancora una cittadina tutta da scoprire che conserva numerose testimonian- ze archeologiche. Oggi la mag- gior attrazione per i suoi visitato- ri è la Narni Sotterranea, una serie di locali sotterranei scoperti nel 1979 da sei ragazzi iscritti ad un corso di speleologia. Aiutati da altri volontari, i giovani sco- pritori iniziarono un'opera di scavo e ripulitura dei resti murari sotterranei fino ad arrivare al 1994, quando il percorso fu aper- to al pubblico. I primi ad essere rinvenuti Deruta è conosciuta per la sua produzione di oggetti in ceramica di svariate forme e funzioni A Deruta tra artigiani e maestri dell'arte della ceramica Che ne dite di fare un tour nelle botteghe ceramiche di Deruta e del suo territorio in provincia di Perugia, nel cuore dell'Umbria, per conoscere e imparare l'abilità artigianale e artistica che si tramanda da gen- erazioni in questa zona di affer- mata tradizione ceramica che si apprende nelle botteghe d'arte? Deruta è caratterizzata dalla presenza di numerose fabbriche e laboratori dediti alla produzione di oggetti in ceramica di svariate forme e funzioni, dalle stoviglie agli elementi di arredo, che ripro- pongono motivi sia tradizionali sia moderni. Punti vendita annes- si permettono di effettuare un piacevole shopping tour. L'itinerario proposto inizia nel centro storico di Deruta con la visita al Museo Regionale della Ceramica, il primo museo ital- iano per la ceramica, istituito nel 1898, che con la sua collezione di oltre 6000 opere offre la possi- bilità di seguire l'evoluzione della maiolica dalla produzione arcaica (secc XIII-XIV) a quella del Novecento. Prosegue con la visita delle botteghe artigiane che costituiscono il trait d'union tra l' antica tradizione dell' arte maiolica derutese e la ricerca di modelli nuovi e originali che contraddistingue le produzioni dell'età contemporanea. Sarà pos- sibile vedere le fasi di lavo- razione di una produzione rig- orosamente manuale.