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GIOVEDÌ 19 MARZO 2015 www.italoamericano.com 24 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Donatello, San Giovanni Evangelista (courtesy Opera di Santa Maria del Fiore, foto Antonio Quattrone) Filippo Brunelleschi, modello della cupola di Santa Maria del Fiore, 1420- 1436 (Image Courtesy Opera di Santa Maria del Fiore-Antonio Quattrone) Donatello e le sue sculture, dal Duomo di Firenze al Mobia di New York Le sculture monumentali di Donatello, così come le opere principali di F ilippo Brunelleschi, Luca della Robbia, Nanni di Banco, e di altri artisti, sono esposte per la prima volta negli Stati Uniti, in una mostra senza precedenti presso il Museo di Arte Biblica (Mobia) a New York City. "S culpture in th e A ge of D onatello: Renais s ance M as terpieces from F lorence Cathedral" (La Scultura all'epo- ca di Donatello: capolavori del Rinascimento provenienti dalla Cattedrale di Firenze) presenta 23 opere che furono realizzate per il Duomo di Firenze tra il 1400 e il 1450, secondo il pro- getto originale dell'architetto e scultore Arnolfo di Cambio, solo parzialmente completato. Fu durante questo periodo di 50 anni che la titanica cupola del Duomo, progettata da Filippo Brunelleschi, fu eretta, trasfor- mando la cattedrale nell'icona architettonica che è oggi. Organizzata in collaborazione con l'Opera di Santa Maria del Fiore e il suo Museo dell'Opera del Duomo, curata da Timothy Verdon, direttore del Museo dell'Opera, e da Daniel Zolli, studioso di Donatello, la mostra sarà visitabile fino al 14 giugno 2015, in occasione delle celebra- zioni per il 10° anniversario del Museo. "La Scultura all'epoca di Donatello segna un momento di trasformazione nello sviluppo del Mobia, e una notevole oppor- tunità per New York ed il pubbli- co nazionale", ha detto Richard P . Tow ns end, direttore del museo. "Siamo onorati di lavora- re con il Museo dell'Opera del D uomo di F irenze a ques ta mostra innovativa, e siamo grati al presidente Franco Lucchesi ed al Consiglio di Amministrazione dell'Opera per aver reso possibile questa iniziativa, considerando che sono attualmente occupati nella sostanziosa espansione del loro museo storico, per la prossi- ma riapertura al pubblico nel- l'autunno del 2015. Come istitu- zione impegnata ad indagare l'in- fluenza profonda e duratura della Bibbia sugli artisti di tutto il tempo, il Mobia è singolarmente adatto a presentare queste opere coinvolgendo l'intera gamma dei loro contesti storici, spirituali ed artistici. Siamo lieti di celebrare il decimo anniversario ed entrare nel nostro prossimo decennio con questa eccezionale collabo- razione". "L'Opera è impegnata a met- tere in evidenza sia il significato storico che religioso dei capola- vori del proprio museo. Questo ha reso il Mobia un partner idea- le in questo sforzo", ha detto F ranco Lucches i, pres idente dell'Opera di Santa Maria del Fiore. "La maggior parte di que- ste opere non hanno mai lasciato l'Italia, ed è improbabile che si potrà mai ripetere questo viaggio - ci auguriamo quindi che questa mostra servirà come ambasciatri- ce per riscoprire l'esperienza del sentimento religioso attraverso l'arte, e ad approfondire la com- prensione di un momento della storia della nostra città che ha influenzato profondamente la cultura occidentale. Tra le opere in mos tra l'Evangelis ta G iovanni di D onatello, l'Evangelista Luca di Nanni di Banco, il profeta Abacuc di Donatello, il modello in legno della Cupola del D uomo di Firenze di Filippo Brunelleschi. In concomitanza con la mostra, il Mobia sta organizzan- do una serie di eventi pubblici, conferenze, seminari e corsi come il concerto del gruppo musicale Sonnambula il 9 aprile 2015 dal titolo "O Rosa Bella" che celebra la musica strumenta- le italiana del XV ° secolo per le corti regionali e per le cattedrali. Per ulteriori informazioni si visi- ti il sito web www.mobia.org. NICOLETTA CURRADI Giovanni D'Ambrogio, L'annunciazione, dettaglio dell'Angelo (Image Courtesy Opera di Santa Maria del Fiore-Antonio Quattrone) Il viaggio nel Medioevo per i 150 anni del Museo del Bargello di Firenze Suddivisa in cinque sezioni, l'es pos izione "M edioevo in viaggio" è organizzata in collab- orazione con i musei appartenen- ti al Réseau des Musées d'Art Médiéval, nato nel 2011, quando il Musée de Cluny di Parigi, il Museo Nazionale del Bargello, il Museum Schnütgen di Colonia e il Museu Episcopal di Vic hanno messo a punto un progetto che valorizzasse le reciproche rac- colte d'arte attorno al tema specifico del viaggio medievale. Attraverso una selezione di carte e piante geografiche dal X II al X V s ecolo, la prima sezione della mostra affronta i confini del mondo conosciuto e la visione che se ne aveva nel Medioevo. Le carte appaiono attraversate da rotte e percorsi diversi, spesso letterari e devoti, magari derivati dalle S acre Scritture, altre volte invece reali, frutto dell'esperienza diretta dei viaggiatori, ad uso soprattutto dei viandanti che dall'Europa del Nord scendevano fino a Roma. Leggendari e pericolosi, i viaggi per mare sono evocati sia da una scelta di miniature, rilievi, dipin- ti dell'epoca e antichi strumenti di navigazione. Una seconda parte della mostra è dedicata alle diverse tipologie di pellegrini medievali, al loro "corredo" di viaggio (scarpe, vesti, strumenti…). Un'ulteriore sezione poi evoca il tema della guerra attraverso alcune testimo- nianze dirette del viaggio dei crociati, provenienti dal Museo di Cluny, come la croce pettorale dei cavalieri della prima Crociata (1096-1099). I viaggi per terra e per mare sono documentati da una sezione di piccoli oggetti devozionali, testimoni della circolazione di memorie di pellegrinaggio e di reliquie, di doni e souvenir della Terra Santa. N ella quarta s ezione s ono es pos ti i tipi di viaggio "di affari" svolti per commercio e per mercato, ma anche per mis- sioni politiche. L'ultima parte della mostra si concentra sul cosiddetto viaggio di immagine, visto che anche distanze molto ridotte potevano cos tituire un viaggio, per lo meno in termini simbolici. La mostra ospitata presso il Museo Nazionale del Bargello di Firenze in occasione del 150° annivers ario della s ua fon - dazione rappresenta un'occa- sione unica per approfondire queste tematiche, dal momento che sono rare le testimonianze di cultura materiale direttamente legate a viaggi così lontani nel tempo, ma che non vanno dimen- ticati. NICOLETTA CURRADI FABRIZIO DEL BIMBO