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GIOVEDÌ 30 APRILE 2015 www.italoamericano.org 22 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | A 70 anni dalla Liberazione: l'Italia celebra il passato per pensare al futuro del Paese "La Liberazione - ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - è una festa di libertà e di speranza che ricorda quel che abbiamo conquistato grazie al sacrificio di tanti e che abbiamo il diritto e dovere di conservare e preservare". La Resistenza italiana ha cambiato profondamente la sto- ria del nostro Paese, segnando la vita sociale e influenzando gli equilibri politici. Sono passati 70 anni da quel 25 aprile del 1945, anno della Liberazione d'Italia dal Nazifascismo. Un anniversa- rio importante che ancora oggi invita a non dimenticare il corag- gio di chi ha combattuto per gli ideali della libertà e della demo- crazia. La storia fa iniziare la Resistenza dopo la caduta di Mussolini e l'armistizio di Cassibile, firmato il 3 settembre 1943 da Badoglio, a metà della guerra. È allora che i partiti anti- fascisti costituiscono il Comitato di Liberazione Nazionale e le milizie partigiane. Ma già nel 1940, quando gli uomini partono per il fronte e le donne fanno i conti con le tessere annonarie e i razionamenti alimentari che ridu- cono il pane a meno di due etti a persona, la guerra è entrata nelle case e con essa la sete di libertà. Mentre gli alleati risalgono faticosamente l'Italia, il 10 luglio 1943 l'esercito anglo-americano era sbarcato in Sicilia, la "Resistenza civile" fatta di staf- fette, di boicottaggi, di assistenza silenziosa, rischiosa e molto spesso disarmata ai combattenti, arruola uomini, donne e bambini coraggiosi. Sfidano la sorte spe- rando in ogni azione di non essere sorpresi dal nemico. A Marzabotto, in uno dei luoghi più simbolici della Resistenza, dove i nazisti truci- darono 770 civili tra la fine di settembre e i primi di ottobre del 1944, una celebrazione ha ricor- dato i partigiani: "Sono a Marzabotto - ha detto il premier Renzi ad alcuni reduci e ai fami- liari delle vittime - per inginoc- chiarmi davanti alla storia del nostro Paese che ci deve insegna- re a non perdere mai i nostri valori. Non stiamo facendo una commemorazione, ma stiamo costruendo il futuro del nostro Paese. Quelle vittime sono giganti che hanno donato la vita e nel loro ricordo noi costruiamo l'Italia più bella e più giusta e impariamo che quello che hanno fatto loro è servito per mettere le basi al futuro". Il 4 giugno 1944 gli alleati liberarono Roma e a fine agosto raggiunsero Firenze. La fine della guerra sembrava vicina ma quello era anche il momento peggiore: mentre le bande parti- giane si trasformavano in un vero e proprio esercito, i rastrel- lamenti tedeschi non lasciavano tregua nelle città. A Roma, sotto la pressione dell'esercito alleato, i tedeschi commisero uno dei più noti e osceni crimini di guerra: l'eccidio delle Fosse Ardeatine. Per vendicare un attacco parti- giano, le truppe tedesche fucilano dieci civili italiani per ogni cadu- to tedesco. Ma alla fine della strage furono 335 gli innocenti fucilati, cinque in più del previ- sto. Prima di giurare in Parlamento e insediarsi al Quirinale, il teatro di quell'ecci- dio inutile fu il primo luogo che il neoeletto presidente della Repubblica scelse di onorare il 31 gennaio. Un atto simbolico e soprattutto un gesto significativo contro gli estremismi che troppo spesso pervadono la vita sociale e politica attuale e le minacce ter- roristiche internazionali. Mattarella è tornato e ha deposto una corona d'alloro. "La festa della Liberazione - ha detto il capo dello Stato - è un incita- mento a tenere la schiena dritta, ad essere fedeli a noi stessi. Ma la democrazia, al pari della libertà, non è mai conquistata una volta per tutte". Il premier Matteo Renzi al Sacrario dei caduti di Marzabotto con i familiari delle vittime (le due foto Ph. governo.it) BARBARA MINAFRA A sinistra il Padiglione Italia a Expo. A destra Andrea Bocelli canterà per la cerimonia di apertura di Expo 'The opening'con Andrea Bocelli: il cantiere italiano di Milano diventa l'Expo mondiale weekend. Si tratta di un record nella storia delle Esposizioni uni- versali così come il fatto che a Milano 54 Paesi hanno realizzato il loro padiglione. Non è mai accaduto nella storia di Expo". La cerimonia d'apertura, gio- vedì 30 aprile. Expo Milano 2015 apre il suo semestre esposi- tivo sul tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita" con il gran- de concerto di Andrea Bocelli organizzato in Piazza Duomo a Milano. La serata sarà trasmessa in diretta streaming dalle 20.30 ora italiana dal s ito www.expo2015.org. L'evento vedrà la partecipazione di nume- rosi artisti d'eccezione. Il Primo Maggio è invece previsto un collegamento con Papa Francesco dal Vaticano durante l'inaugurazione all'Open Air Theatre alla presenza del premier Renzi. La giornata inau- gurale s i chiuderà con la Turandot di Giacomo Puccini alla Scala diretta da Riccardo Chailly: l'opera apre la program- mazione scaligera per Expo, sei mesi in cui il teatro offrirà 122 serate d'opera, 62 di balletto e 88 concerti. Le celebrazioni del 25 aprile guardano al futuro: "La storia ci deve insegnare a non perdere i nostri valori" La corsa contro il tempo è finita e il 1° maggio, nella festa internazionale dei lavoratori, il grande cantiere italiano che ha creato migliaia di posti di lavoro e a una settimana dal via pubbli- cava ancora 800 annunci di ricer- ca personale, aprirà Expo 2015. Nella frenesia degli ultimi giorni il solo completamento del Padiglione Italia ha impiegato 9mila operai su turni di 24 ore. "Bella l'Italia che non si ras- segna" ha twittato il premier Renzi. Una risposta ai tanti ritar- di che hanno interessato il can- tiere aperto nel 2012 e in cui hanno allestito la propria vetrina oltre 130 Paesi, e che, ad esem- pio hanno fatto slittare al 2 giu- gno, festa della Repubblica ita- liana, la grande inaugurazione con un apparato scenografico degno di tutta la creatività italia- na. A firmare l'allestimento il Eppure, ha detto il commissa- rio dell'Expo Giuseppe Sala: "Il risultato è di dieci milioni di biglietti già venduti. Ci aspettia- mo 150mila visitatori nei giorni della settimana e 200mila nei premio Oscar Dante Ferretti che ha lavorato al progetto negli ulti- mi 4 anni, ma che ha protestato ufficialmente arrivando a diffida- re dall'associare il suo nome all'evento. BARBARA MINAFRA