L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-25-2015

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GIOVEDÌ 25 GIUGNO 2015 www.italoamericano.org 43 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | 'Qui per te' il mondo del giovane polistrumentista siciliano Caccamo Giovanni Caccamo, autore, compositore e polistrumentista, ha vinto Sanremo 2015 nella sezione Nuove proposte Giovanni Caccamo, autore, compositore e polistrumentista, ha vinto Sanremo 2015 nella sezione Nuove proposte, con "Ritornerò da te", un brano com- posto da lui stesso. Sin da bambino ha coltivato la passione per la musica e per il canto, tanto da iniziare a calcare i palcoscenici molto presto: nel 2001 ha fatto parte del coro dell'Antoniano di Bologna per la F es ta della M amma dello Zecchino d'Oro. Nato 24 anni fa a Modica, in provincia di Ragusa, ha incontra- to a Donnalucata, frazione mari- nara del comune di S cicli, Franco Battiato che l'ha portato con sé nel tour "Apriti Sesamo". La conseguenza di quell'incontro si è concretizzata con la realizza- zione del brano "L'indifferenza", scritto da Giovanni e prodotto dallo stesso Franco Battiato con Pino Pinaxa Pischetola. L'incontro con Caterina Caselli e la casa discografica Sugar l'ha portato a Sanremo e alla realizzazione di "Qui per te", il suo primo disco. L'album contiene due versio- ni del brano vincitore del F es tival: quello definito "Sanremo version" e il release album, le differenze riguardano teristiche per diventare un moti- vo da as coltare in s piaggia durante la prossima estate, un ritmo veloce e melodico con un tocco di originalità e raffinatez- za. L'antitesi di questo brano è "Qui per te", introdotto da un pianoforte e da un violino, che ricorda le atmosfere di Battiato piuttosto che quelle del giovane autore siciliano. "Oltre l'estasi" ci riporta nel mondo musicale più adatto a Caccamo, grazie a una robusta base ritmica e a un originale modo di interpretare il brano, suddividendolo su diversi "livel- li" vocali. Quante volte abbiamo detto bugie? Anzi, "Mezze verità". Questo breve brano si svolge come un film e parla delle mezze verità che a tutti capita di dire. Si tratta della canzone più introspet- tiva del disco, forse legata a ricordi infantili: "La tua faccia stanca e la mia foto sul cuscino, quegli anni novanta sul balcone, da bambino ti ho promesso il mio amore per l'eternità". Alcuni brani devono essere necessariamente ascoltati più volte, perché non sono d'impatto immediato, in sostanza, si tratta di entrare nel mondo di Giovanni Caccamo che ora promette mol- tissimo e in un futuro molto vici- no potrebbe sorprendere ancora di più. WILLIAM MOLDUCCI Il cantautore chietino Paolo Tocco (Ph. Serena Zavatta-Creative lab 2015) gli arrangiamenti. L'originalità del brano sta nel fatto che non parla dei soliti sentimenti verso un'altra persona ma della cura e del rispetto dovuti a se stessi. "Satelliti nell'aria" riporta a Franco Battiato, che canta con lui, proponendo due voci che ben si accompagnano e si fondono tra loro, sulle note di una delica- ta e sottile melodia. "Mare mare" ha tutte le carat- Il visionario e struggente 11 settembre del cantautore abruzzese Tocco WILLIAM MOLDUCCI Furono Ennio Melis e Vincenzo Micocci, rispettiva- mente direttore generale e artisti- co della Rca Italiana, a inventare il termine "Cantautore" negli anni '60. Da allora questa parola ha perso un po' del significato origi- nale, ma nel caso dell'abruzzese Paolo Tocco identifica pienamen- te il modo di scrivere e curare i suoi lavori. "Il mio modo di ballare" è il suo nuovo album, pubblicato qualche anno dopo il precedente "Anime sotto il cappello". Gli 11 brani rappresentano 11 mondi tutti diversi, come nel caso di "Vent'anni", una storia rac- contata con un ritmo veloce, come ci ha abituato De Gregori, dove la passione si divide tra cuore e vizio, dove a soli 20 anni si è già vissuto troppo, correndo con in una mano un aquilone e nell'altra un coltello: "il pazzo vince e l'amore muore". Un brano intenso, con metafore da raccogliere. Il disco si apre con "D'oro e di pane", una delicata ballata dagli antichi sapori eseguita con Helen Tesfazghi (Finally è il suo ultimo album), una storia d'amo- re tra un uomo con le mani buca- te e la schiena piegata e una ragazza nata in un villaggio di fate, insieme saranno figli dell'o- ro e si terranno per mano: "Mi misi in cerca dell'oro per un pez- zetto di pane… saremo figli dell'oro, saremo pezzi di pane". "Da questo tempo che passa" è cadenzato dalla chitarra a 7 corde di Daniele Di Diego e dalla malinconica fisarmonica di Marco Di Biasio. È la canzone dei ricordi, di un non ben defini- to film a colori di Totò, del bic- chiere di vino "che fa cantare", dei fiori portati in viaggio sulla luna. Con passo leggero, leggero, leggero, Paolo Tocco ci porta nel suo mondo, con un po' di nostal- gia e un velo di tristezza legato al passare del tempo. Questo è il suo modo di ballare! "11 settembre" è dedicata a uno dei momenti più tragici degli ultimi anni, Paolo Tocco lo affronta con un testo visionario e struggente, descrivendo fiori che cadono dai grattacieli come aqui- loni. Da ascoltare. "Nenè" è un vocepiano suo- nato da Vincenzo Murè, dove il suono del pianoforte accompagna con dolcezza un testo disegnato con matite a colori, alla ricerca di una stella che assomiglia a Nenè. La voce di Tocco rende questo brano un momento sospeso, una favola d'amore per una donna o forse per la vita, zucchero o sale, il giusto compenso per gli angeli e il veleno per i ladri. "Chiodi di pioggia, fiocchi di neve" è il racconto di una sposa a cui forse manca un anello, un diario segreto che si trova sotto tutti i cuscini e una scusa che potrebbe servire a qualcosa, sapendo bene che i chiodi di pioggia saranno fiocchi di neve: "E la neve stanotte, se torna… aspettiamola insieme!!!". "Pezzi di bugie" chiude il disco, un elegante swing con la voce registrata al telefonino, dove la fretta delle inutili poesie sono le pietre cadute dalle monta- gne, gli amanti nascosti dietro le bottiglie e i bambini che giocano. La stagione dei cantautori continua, in una sorta di genera- zione 2.0, che eredita il meglio del passato proiettandosi in un presente diverso, difficile ma con maggiori stimoli. Il lavoro di Paolo Tocco merita di essere conosciuto per la passione, la poesia e il talento che riesce a esprimere.

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