L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-9-2015

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GIOVEDÌ 9 LUGLIO 2015 www.italoamericano.org 42 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Soggetto contemporaneo ma perfetto stile caravaggesco R o c c o N o r m a n n o e Michelangelo Della Morte riflet- tono una volontà di ancoraggio ad una tradizione lontana, ma gloriosa e per certi versi sempre attuale, fondata su un'idea alta di pittura figurativa, di disegno, d i t e c n i c h e . N e l l a s c e l t a d e i temi, Rocco Normanno predilige i gen eri come il ritratto e la natura morta, e le attualizzazioni di temi religiosi o classici con p e r s o n a g g i c o n t e m p o r a n e i (anche nell'abbigliamento), gli effetti sono di straniamento e dolorosa coscienza della tragi- cità e della condizione umana contemporanea. Michelangelo Della Morte è incline, invece, verso il simbolo e il mito, il corpo diventa veicolo di interro- gazione sull'essenza dell'uomo e del cosmo, le figure tendono a d i s s o l v e r s i , a i n c r o c i a r s i ( i l maschile e il femminile), a scio- gliersi in una sorta di quarta dimensione spazio-temporale. "Caravaggisti contempora- n e i . R o c c o N o r m a n n o e Michelangelo Della Morte", che si è tenuta a Castelfalfi in pro- vincia di Firenze e che è stata curata da Gerardo de Simone, ha voluto sottolineare, attraver- so le opere dei due autori, deci- samente rappresentativi, la for- tuna sempre viva di Caravaggio, oltre a portare all'attenzione del pubblico la poetica dei caravag- gisti odierni, il significato e il v a l o r e d e l l a l o r o p i t t u r a n e l panorama variegato e multifor- me della produzione contempo- ranea. Nei primi anni del Seicento il genio del Caravaggio rivolu- zionò la storia dell'arte italiana e d e u r o p e a . L a s u a p i t t u r a , improntata ad un realismo radi- cale, a tratti brutale e popolare- sco, ma al contempo nutrita di rimandi colti all'arte antica e rinascimentale, segnò un punto di non ritorno. Non solo per i seguaci più diretti, i caravagge- s c h i p r o p r i a m e n t e d e t t i , m a anche per i fondatori della pittu- r a m o d e r n a , d a V e l á z q u e z a R e m b r a n d t , f i n o a D a v i d , Courbet, Manet, o a grandi rea- listi dell'Ottocento italiano come Patini e Cammarano. Nel XX secolo la fortuna del gran lombardo è andata di pari passo con la sua riscoperta criti- c a ( m e r i t o d i s t u d i o s i c o m e R o b e r t o L o n g h i e L i o n e l l o V e n t u r i , e d i a l c u n e g r a n d i mostre antologiche): durante il periodo del Ritorno all'ordine, negli anni Venti e Trenta, nume- rosi artisti (Carrà, Cagnaccio di S a n P i e t r o , B a c c i , M a r c h i g , Conti, Spadini, Oppo, Socrate, Carena, Funi, Viti, Crisconio, ed altri) riproposero, con inten- s i t à e s f u m a t u r e d i v e r s e , u n naturalismo di ispirazione neo- seicentesca. Dopo la II Guerra Mondiale, mentre il Neorealismo domina la scena cinematografica, il rea- lismo caravaggesco alimenta la breve, ma significativa esperien- za dei "Pittori moderni della realtà" (Sciltian, Annigoni, i fra- telli Bueno); ma esprime ormai una tendenza minoritaria, sem- pre più percepita come inattuale nel dilagare delle avanguardie, c h e r i a f f i o r a p e r ò q u a l c h e decennio più tardi, in un clima di ritorno alla pittura, nel cita- zionismo degli "Anacronisti", o i n n e o c a r a v a g g i s t i c o m e Raffaele Canoro e Mauro David. In questo solco si inserisce l'opera dei due giovani pittori a pieno titolo definibili "caravag- gisti contemporanei", al pari del pugliese Roberto Ferri, e con non pochi punti di contatto con iperrealisti come Claudio Bravo, S h a r o n C o r e , P a u l C a r y Goldberg. San Sebastiano, Michelangelo Della Morte Grande mostra, alla Galleria degli Uffizi di Firenze per Pietro di Cosimo, originale e fiabesco pittore del Rinascimento fioren- tino tra Quattro e Cinquecento. Circa 100 le opere esposte, tra le quali anche lavori di Il fiabesco Pietro di Cosimo agli Uffizi di Firenze complesso di questa tavola, così come della cimasa con Angeli, oggi nella National Gallery di Edimburgo; anch'essa apposita- mente restaurata per l'occasione, a Firenze: un riconoscimento internazionale dell'altissimo livello professionale che caratte- rizza il mondo del restauro in Italia. Tra le opere esposte, la celebre tavola la Morte di una ninfa, ordinariamente custodita alla National Gallery di Londra. Filippino Lippi, Fra' Bartolomeo e Lorenzo di Credi. La mostra, curata da S erena P adovani, Elena Capretti, Anna Forlani Tempesti e Daniela Parenti, in corso fino al 27 settembre, rico- struisce il percorso artistico dell'artista, a partire dalla forma- zione nella bottega di Cosimo Rosselli, gli incontri determinan- La Maddalena, Pietro di Cosimo (1501) ROSI FONTANA ti con l'arte di Leonardo da Vinci e dei pittori fiamminghi, che stimolarono nel maestro la capacità di osservare la natura e la realtà circostante con incantata meraviglia, trasportandone di volta in volta frammenti nei dipinti usualmente di soggetto sacro, dove si arricchiscono di significati simbolici. Pittore solitario, al limite della misantropia, secondo quan- to racconta il suo principale bio- grafo Giorgio Vasari, anticon- venzionale, incolto nel s uo aspetto, eccentrico, Piero mostra affinità con Leonardo da Vinci per l'interesse verso la natura e la raffigurazione degli stati d'a- nimo, come attesta, fra gli altri, l'intensità dei volti ridenti delle figure di uno dei dipinti in mos tra, la M adonna col Bambino e angeli. E, come Leonardo, fu uno sperimentatore e questa, in un momento che segna il passaggio dalla tradizionale pittura a tem- pera ad uovo a quella della pittu- ra a olio, può essere la ragione per cui diversi suoi lavori risulta- no danneggiati: antiche ridipin- ture nascondevano, ad esempio, il vero aspetto di una pala d'alta- re raffigurante il Matrimonio mistico di Santa Caterina e Santi, già ricordata da Vasari nella dis trutta chies a di S an P ier Gattolini, fortunosamente riemer- sa in una collezione privata fio- rentina. L'impegnativo restauro del- l'opera, intrapreso in occasione della mostra, ha rivelato l'indi- scussa appartenenza ad un unico San Girolamo nello studio, Rocco Normanno Adorazione del Bambino, Pietro di Cosimo (1490-1500) FABRIZIO DEL BIMBO

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