L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-9-2015

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GIOVEDÌ 9 LUGLIO 2015 www.italoamericano.org 29 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Conversazione con Jeff Mills sulla sua versione oniri- ca de La strada di Fellini I l c a p o l a v o r o t r a g i c o d i Fellini, La strada (1954), esplora la relazione tra un bruto saltim- banco, Zampanò e la sua "mino- r a t a " p a r t n e r c l o w n e s c a , Gelsomina, la quale egli acquista dalla madre per esibirsi sulla strada. Il fato dei coprotagonisti s'incupisce gradualmente, in seguito all'incontro tra l'uomo e i l s u o r i v a l e d i l u n g a d a t a , soprannominato: il "Matto." L a c o m p a g n i a t e a t r a l e Proboscis ha presentato per la prima volta la sua versione "cir- cense" dell'opera felliniana, inti- t o l a t a L a L a L a S t r a d a , a l l a prima edizione del Fellini Fest, tenutasi a Santa Barbara lo scor- so febbraio. La pièce teatrale ha p o i d e b u t t a t o a g i u g n o a H o l l y w o o d p r e s s o l ' A c t o r s C o m p a n y ( T h e O t h e r S p a c e T h e a t e r ) , n e l l ' a m b i t o d e l Hollywood Fringe Festival, l'an- nuale e più importante celebra- z i o n e i n t e r n a z i o n a l e " o p e n - access" delle arti performative in L.A. L'uomo dietro le scene, non- c h é i n s c e n a n e l r u o l o d i Zampanò, è il direttore artistico di Proboscis, Jeff Mills, il quale è anche professore di teatro pres- so la University of California, S a n t a B a r b a r a ( U C S B ) . H o avuto il privilegio di conversare con Jeff, il quale ha inizialmente concepito la sua versione onirica e meta-teatrale de La strada c o m e p r o g e t t o a c c a d e m i c o all'interno del campus. Parlaci brevemente del tuo background artistico. Hai lega- mi specifici con la cultura e l'arte italiana? Sei in contatto con la comunità italo-america- na californiana? Sono un attore dalla forma- zione classica, ma ho sempre amato il teatro fisico e il circo. La franchezza e l'eterna umanità del clown mi hanno da sempre affascinato. Ho studiato la com- media dell'arte, l'arte acrobatica, la giocoleria e il trapezio. Mi sono sempre sforzato di intro- durre elementi del circo all'inter- no di opere teatrali, con l'intento di aggiungere un tocco di rischio e comicità. Purtroppo, non ho molti contatti con la comunità italo-americana, per quanto lo VALERIO VIALE apprezzerei molto. P e r c h é h a i p r e f e r i t o L a strada di Fellini a tanti altri c a p o l a v o r i d e l l a s t o r i a d e l cinema mondiale? Si potrebbe dire, in verità, c h e L a s t r a d a m i h a s c e l t o . Infatti, il capolavoro felliniano è v i s s u t o d e n t r o d i m e s i n d a quando ero ventenne ed ho sem- pre pensato che se ne sarebbe potuta trarre una fantastica pièce teatrale. Nel film assaporiamo Fellini al vertice della sua abilità di "favolista". Sentivo che il f i l m r a c c o n t a v a u n a s t o r i a profondamente personale per Federico. Ero scioccato dalla scena iniziale, in cui Zampanò semplicemente irrompe in un povero paesino e acquista una ragazza dalla sua famiglia, por- tandosela via. Da quel preciso istante in poi, ero pienamente preso dalle vicende, identifican- domi in ogni singolo personag- gio. Via via che apprendevo di più sugli artisti di strada, apprez- zavo sempre di più il modo in cui Fellini era stato capace di raccontare una storia cruda e p i c a r e s c a , m a n t e n e n d o l a a l tempo stesso magica e amma- liante. Fui talmente influenzato dal modo in cui Fellini racconta- va le sue storie che mi ritrovai a fare un tipo di teatro partecipe dei medesimi valori estetici. Cosa ti ha spinto a concepi- re La La La Strada come una pièce meta-teatrale? Hai guar- dato a specifici modelli artisti- ci? Ho cercato di emulare l'arte di Fellini. Egli si è spesso servi- to di tecniche documentarie e meta-narrative nel creare opere cinematiche, per poi giustappor- re tali momenti a scene naturali- stiche, drammatiche o comiche. Nel teatro, questo genere di giu- stapposizioni esige che gli spet- tatori partecipino, "comprima- no" la propria consapevolezza di essere coinvolti in un certo tipo di storia e, quindi, si trovino a dover fruire una certa forma di cronaca in diretta. Il personaggio fuori scena di Rosa, così come Rosaline in R o m e o e G i u l i e t t a d i Shakespeare, appartiene esclu- sivamente al retroscena delle vicende narrate. Secondo te, qual è la sua funzione ne La strada? I l p a r a l l e l o t r a R o s a e Rosaline è senz'altro affascinan- te. Non c'è dubbio che ne La strada la sorella maggiore di Gelsomina è presente unicamen- te nella backstory. Nella nostra produzione Rosa è la musa di Fellini, la forza invi- sibile e creativa che lo mantiene irrequieto e facilmente annoiato. È uno spirito erotico, seduttivo, e s i b i z i o n i s t a e c r e a t i v o . Considerato che è defunta nel- l'incipit del film, rappresenta anche l'inevitabilità della morte, aspetto attraverso cui ho collega- to la mia versione di Rosa all'o- riginale personaggio di retrosce- na. Questa paura della morte mantiene Fellini perennemente "assetato" e alla costante ricerca del nuovo e del grottesco. Lo ossessiona tanto che egli non può viverne senza, si dedica intera- mente a lei e questa dedizione gli costa un caro prezzo nella sua vita personale. Chiamato a una vita d'artista, quella vocazione gli impedisce di essere un "nor- male" uomo di famiglia. Benché non osi paragonarmi a Fellini, mi ritrovo a combattere con le stesse difficoltà in qualità di artista. R i t e n g o c h e u n a s p e t t o impegnativo, quando si adatta un film in un'opera teatrale, sia il mostrare il trascorrere del tempo e lo spostamento nello spazio. Sei d'accordo? È stata una sfida per te? Abbiamo cercato di astenerci dal presentare il trascorrere del tempo in qualsiasi forma lineare. A b b i a m o a c h e f a r e c o n u n tempo teatrale, più che narrativo. Ho cercato di evocare la sensa- zione sospesa del sogno, allo stesso modo in cui Fellini ha f a t t o i n t a n t i d e i s u o i f i l m . Abbiamo formato un collage di eventi teatrali e approcci, trasfor- mando in tal modo il tempo in ritmo, sentimento e impressione. July 10, Fri.-San Trifone General Meeting. Mass at 6pm, 7pm at Casa Italiana (1051 N. Broadway, L.A., 90012). For information call Angela Gallidoro (323) 255-2163 or Mike Foschetti (323) 257-0302. July 12, Sun.-Families of Italian Lineage Family Picnic at Arroyo Vista Park, Rancho Santa Margarita. Food catered by Newport Rib Co. Members: $20, Non-members: $23. For information call (949)363-5348 July 12, Sun.- Feast of Our Lady of Mt. Carmel and St. Peter at St. Peter's Italian Church (1039 N. Broadway, L.A., 90012). Mass 11am; Procession follows. Banquet 1pm at Casa Italiana. For information and reservations call: Michelle at 323-225-8119. July 19, Sun. - Italian Movie at Bowers Museum 1:30pm recep- tion/2:00pm screening of La donna della mia vita (The Woman of My Life) (2010) (92 min). In Italian with English subtitles. Sponsored by the Italian Cultural Arts Council. General $10 | Students $5 with valid I.D.For directions and more info go to: http://www.bowers.org/ July 26, Sun.-Italian Generations Geneaology Group (IGGG) Luncheon. 12:30-4:00pm at Alejo's Presto Trattoria (8335 Lincoln Blvd., Westchester, CA 90045). For reservations and information call Diane DeMarco (310) 645-9442. July 26, Sun. - Santo Padre Pio Society, Rosary at St. Peter's Italian Church (1039 N . Broadw ay, L.A . 90012). 10:30 am. F or Information call the President Maria Bruno (818) 241-4672 Sept. 23, Wed.-Abruzzesi e Molisani General Meeting. 6:30pm at Villa Scalabrini. Dinner will be served. For information and reser- vations call Adelio De Gregorio at (818) 985-0951. Il cast de La La La Strada: Erica Flor, Jim Connolly, Jeff Mills, Dillon Yuhasz, Blythe Foster, Dana Fox Ortner, Christina McCarthy e Genevieve Anderson. Foto di Erin Davison Pupazzo di Fellini ed Erica Flor, in La La La Strada. Foto Erin Davison

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