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GIOVEDÌ 9 LUGLIO 2015 www.italoamericano.org 33 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Foto storica della distribuzione dei pani, le cuddure di San Paolo La processione con la statua di San Paolo a Palazzolo Acreide Pur essendo soltanto al quin- dicesimo posto nella classifica dei nomi di battesimo più in uso in Italia e superato da ben sei posizioni dal suo compagno nel calendario, Pietro, che dunque occupa il nono posto, i suoi pro- seliti e sostenitori, almeno a Palazzolo Acreide cittadina in provincia di Siracusa di cui è Santo patrono, nutrono per lui zio con la benedizione e la distri- buzione dei pani, le cuddure di San Paolo, dove cuddure sta per ciambelle di pane decorate con corpi e volti di serpenti e infioc- chettati con un nastro rosso. Il devoto acquista il pane rite- nendolo depositario di misterio- se virtù benefiche che lo terran- no lontano da disgrazie o da "malura". Ne mangeranno solo un pezzo e, se ne offriranno, sarà sempre una piccola parte. Chi offre e chi riceve conserverà cia siracusana un elegante stile Liberty trova la sua migliore espressione nel cimitero monu- mentale e nel giardino storico. Non è da meno il paesaggio che la vede situata tra la Valle dell'Anapo e del Tellaro e sono notevolmente interessanti gli antichi quartieri dell'Orologio dove si trova la Casa-Museo di Antonino Uccello ricca di reperti etno-antropologici e del Castello dai cui ruderi trasudano i ricordi tato nei locali del seicentesco Palazzo Vaccaro, edificio di pre- gevole patrimonio culturale e artistico nato con vocazione reli- giosa datato nel periodo seicen- t e s c o m a r i c o s t r u i t o nell'Ottocento come privata abi- tazione, che conserva volte in pietra calcarea iblea. Ricca di disegni e incisioni è u n e c c e l l e n t e v i a t i c o p e r u n viaggio a ritroso nel tempo nella cartografia del territorio sicilia- La festa di San Paolo a Palazzolo Acreide La festa patronale di Palazzolo Acreide, nel Siracusano TERESA DI FRESCO una devozione dalla lunga e tenace tradizione. Il suo culto è addirittura più antico di diversi secoli rispetto alla sua elezione a santo patro- no, datata 1688, della cittadina e che si sostituì a quello della Madonna di Odigitria che era venerata nella chiesa di San Sebastiano. Dura tre giorni la festa in suo onore e durante il primo, il 27 giugno, si svolge il pellegrinag- gio nella contrada San Pauluzzu. Il giorno seguente, per il tradi- zionale Giro di Gala, sfilano per le vie della città stendardi, ban- diere, picchetto storico a cavallo e i tammurinari (suonatori di tamburo) insieme alla banda cit- t a d i n a . A s c i u t a r a c a m m i r a (uscita dalla stanza) con la sve- lata della cinquecentesca statua del santo darà il via alle grida di giubilo dei devoti che lo acco- glieranno con "E cchi semu tutti muti Paulu di la vita Patronu" (E c h e s i a m o t u t t i m u t i , P a o l o patrono della vita). Il 29 ultimo giorno di festa e presenza sul calendario, ha ini- gelosamente e devotamente il restante pane. Sarà anche una protezione da eventuali morsi di serpenti vele- nosi che, durante la mietitura, potranno trovarsi tra le spighe e sarà il santo a proteggerli in quanto lui, morso da vipera, sopravvisse alla pericolosa espe- rienza. La ricorrenza della festività cade due volte l'anno a Palazzolo Acreide: una è questa di giugno che ricorda il suo martirio, l'altra a gennaio (dal 24 al 1 febbraio) in quanto celebra la conversione al cristianesimo di Paolo e quan- do il grano, ancora in germogli, può subire gli attacchi del gelo e non dare i frutti sperati. La cittadina si trova nell'en- troterra siracusano e vanta chiese e testimonianze tardobarocche in quanto, pur avendo nel proprio territorio reperti archeologici di notevole valore e discreta con- servazione, fu ricostruita dopo il terribile terremoto che nel 1693 seminò morte e distruzione in tutta la Val di Noto. Il Castello, crollato anch'esso, fu ricostruito e così anche chiese di pregio artistico curate dagli a r c h i t e t t i S i n a t r a e L i b i s i . Francesco Laurana, Antonello da Messina arricchiscono le pareti delle chiese. Il 27 giugno 2002 Palazzolo Acreide, insieme ad altre sette città della Val di Noto, durante u n a s e s s i o n e p l e n a r i a dell'Unesco, è stata dichiarata Città Patrimonio dell'Umanità per la sua architettura testimo- nianza dell'esuberante genialità delle maestranze impegnate nella ricostruzione dei monumenti della città e in particolare della Basilica di San Paolo e della c h i e s a d i S a n S e b a s t i a n o , a seguito del terribile terremoto. Nella cittadina della provin- Esposizione del simulacro di San Paolo nella Basilica di Palazzolo di antiche vestigia baronali. Una flora ricca e varia dona frescura nei pomeriggi assolati all'interno del magnifico giardi- no storico. Anche la cucina ha un tocco particolarmente interessante gra- zie alle specialità delle sue carni e delle ricette dei monti Iblei e non si può non tenere conto del rinomato tartufo locale. Il siciliano, popolo almeno apparentemente allegro, anche qui celebra il suo carnevale che è uno dei più antichi mentre nel Teatro Greco di Akray, il più piccolo del mondo, nel mese di m a g g i o s i s v o l g e i l F e s t i v a l I n t e r n a z i o n a l e G i o v a n i d e l Teatro Classico a cui confluisco- no studenti da ogni parte d'Italia e di Europa. O l t r e a l l a C a s a M u s e o d i Antonino Uccello, da poco è s t a t o i s t i t u i t o i l M u s e o d e i Viaggiatori in Sicilia ed è ospi- no ed è dotato anche di un centro multimediale. Antonino Uccello in un rac- conto così descrive la celebrazio- ne della festa di San Paolo: "Chi attraversa la Sicilia in piena esta- te, va inevitabilmente incontro a paesi ornati di arcate e trofei di lampade, a lunghe file di banca- relle, a mercati imponenti di ani- mali, a bande musicali, orchestre e cantanti di grido al rimbombo di mortaretti e di splendidi giochi di artificio. È la grande estate siciliana che si spegne del suo sempre più raro verde frumento per riaccen- dersi dell'oro delle stoppie, ma anche dell'oro dei preziosi fercoli barocchi in legno intagliato, e l'oro dei monili appesi al simula- cro del santo come offerte per grazia ricevuta: è l'estate in cui ogni paese celebra in Sicilia la f e s t a i n o n o r e d e l s u o s a n t o patrono...".