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GIOVEDÌ 9 LUGLIO 2015 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | A Populonia il suggestivo mondo etr usco riemerge con la Collezione Gasparri Vasi e tazze attiche, candela- bri di ferro e piombo, brocche, buccheri, fibule. Circa 2000 pezzi del mondo etrusco da sco- prire e ammirare a Populonia, suggestivo borgo medievale a pochi chilometri da Piombino c h e d o m i n a u n p r o m o n t o r i o affacciato sul golfo di Baratti. Il nuovo Museo Etrusco di Populonia - Collezione Gasparri arricchisce l'offerta archeologi- ca e culturale della Toscana e propone, tra vasellame corinzio e attico, oggetti di ornamento personale, contenitori bronzei, c e r a m i c h e d i p i n t e a v e r n i c e nera, cippi funerari, sarcofagi, anfore e ancore, reperti finora nascosti ai più. La collezione archeologica è composta princi- p a l m e n t e d a i r e p e r t i e m e r s i durante gli scavi condotti nella s o t t o s t a n t e B a r a t t i d a l l a Soprintendenza archeologica nella prima metà del Novecento. I terreni intorno al golfo, a s t a t o l ' a r c h e o l o g a C a r o l i n a Megale, curatrice e direttrice scientifica del museo. D a r a c c o l t a p r i v a t a a museo pubblico che propone migliaia di reperti etruschi. C o m e è n a t a l a C o l l e z i o n e Gasparri? Giulia e Tommaso Gasparri, p r o p r i e t a r i d i u n a t e n u t a a Populonia dal 1936, in caso di scoperte archeologiche avevano diritto a un premio di rinveni- mento che poteva essere corri- sposto in denaro o mediante il rilascio di una parte degli ogget- t i r a c c o l t i . F u c o s ì c h e l a S o p r i n t e n d e n z a a s s e g n ò a i Gasparri una notevole quantità di reperti che andarono a costi- tuire il primo nucleo della colle- z i o n e . G i u l i a e T o m m a s o Gasparri vollero da subito alle- stire un piccolo Antiquarium d e g l i s c a v i , c o n c e p i t o c o m e parte integrante della visita alla vicina necropoli. Alcune sale al piano terra della Villa padrona- le, sulla via principale del borgo, f u r o n o s c e l t e c o m e s e d e d e l Museo. d a P o p u l o n i a , c o n s e r v a t i a l Regio Museo Archeologico di Firenze, ma non esposti al pub- blico. Questo piccolo Antiquarium, per quasi mezzo secolo, è stato l'unica istituzione museale del territorio aperta al pubblico con- cepita per illustrare la storia del- l'antica città di Populonia dal IX secolo a.C. alla tarda età impe- riale. Q u a l e v a l o r e a r t i s t i c o hanno i pezzi della Collezione Gasparri? Assegnare un valore artistico a reperti archeologici può risul- tare complesso e talvolta ana- cronistico. Parlando di artigiana- to artistico si possono segnalare alcuni pezzi di particolare pre- gio, specie per gli studiosi, quali ad esempio due splendide oino- c h o a i ( b r o c c h e ) d e l ' P i t t o r e della Centauromachia' che raffi- gurano Turan ed Eros, realizzate tra la fine del IV secolo a.C. e gli inizi del III secolo a.C. Allo s t e s s o p e r i o d o r i s a l g o n o i l coperchio di sarcofago scolpito con la raffigurazione del defunto semisdraiato e la bella testa m a s c h i l e i s p i r a t a a m o d e l l i arcaici, entrambi realizzati in pietra vulcanica locale (riolite). La Collezione conserva inol- tre molti reperti in bronzo e piombo di grande pregio, oltre a ceramiche greche ed etrusche realizzate da abili maestranze. C o m e a v e t e c o n d o t t o i l lavoro di catalogazione dei sin- goli pezzi? I reperti furono sommaria- mente schedati a più riprese a p a r t i r e d a g l i a n n i ' 4 0 d e l Novecento. Una nuova cataloga- zione è in corso. I reperti, divisi per cronologia e classe di appar- tenenza (bucchero, ceramica a vernice nera, ceramica comune, ecc.) sono oggetto di studio da parte di archeologi e giovani stu- d i o s i d e l l ' U n i v e r s i t à L a S a p i e n z a d i R o m a e dell'Università di Firenze. Come si integra il nuovo museo con le strutture archeo- logiche già presenti nel territo- rio? L a C o l l e z i o n e G a s p a r r i è stato per oltre cinquant'anni l'u- nico museo archeologico del ter- ritorio aperto al pubblico. La storia della formazione della Collezione racconta pagine di storia legate al territorio e alle vicende di cui è stato protagoni- s t a n e l l a p r i m a m e t à d e l Novecento. Questi eventi, rac- c o n t a t i a t t r a v e r s o i r e p e r t i La Collezione Gasparri raccoglie reperti sin dagli anni '40 provenienti dagli scavi di Populonia e Baratti Nei mesi di agosto e settem- bre del 1937, sotto la direzione del Soprintendente Minto, Giulia Gasparri e Alessandro Salti (pre- p o s t o a l l ' o r d i n a m e n t o d e i Musei) si dedicarono all'allesti- mento delle sale. A ottobre il museo era quasi pronto, ma la g u e r r a e l a m o r t e d e l f i g l i o Leone in Cirenaica interruppero bruscamente i lavori. Nel 1942 Tommaso, nomina- to da Minto Ispettore Onorario della Soprintendenza per la zona di Populonia, completò la siste- mazione dell'Antiquarium che, nel contempo, fu ampliato più del doppio per accogliere alcuni dei reperti conservati nei deposi- ti fiorentini. Il Museo fu inaugu- rato nella primavera del 1943. Da allora la Collezione si è arricchita di un nucleo di reperti provenienti dagli scavi della Soprintendenza degli anni '50 e di un nucleo piuttosto eteroge- neo di oggetti sporadici rinvenu- t i n e i c a m p i e n e l m a r e d i Baratti. Nel 1957, nel '71 e nel '75 il Museo subì tre furti, pro- babilmente su commissione. Nel 1988, in seguito a un riordina- mento, il Museo fu trasferito nella sede attuale, gli spazi del vecchio frantoio costruito da Curzio Desideri nel 1882. Al momento della selezione dei reperti, lo stesso Tommaso s c r i s s e a d A n t o n i o M i n t o , soprintendente alle Antichità d'Etruria, per esortarlo a non essere avaro nell'assegnazione e per comunicargli che avrebbe f a t t o r i c h i e s t a a l M i n i s t e r o dell'Educazione per ottenere in deposito materiali provenienti Coperchio di sarcofago con figura maschile del V secolo avanti Cristo ANDREA TEDESCHI BARBARA MINAFRA Una delle teche espositive rimodernate che compongono l'allestimento museale curato dagli architetti Erica Foggi e Agostino Carpo Ancore romane e anfore trovate sui fondali marini. Sono tra i circa 2000 reperti che compongono il nuovo Museo Etrusco Collezione Gasparri partire dal 1915, furono oggetto di intense attività di scavo per il recupero delle antiche scorie di ferro, ancora ricche di minerale d a r i u t i l i z z a r e n e i m o d e r n i altiforni, abbandonate nelle epo- che precedenti. Ma con le scorie emersero anche importanti trac- ce del passato etrusco. L'Italo-Americano ha intervi- Continua a pagina 35