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GIOVEDÌ 6 AGOSTO 2015 www.italoamericano.org 41 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Tra le piazze di Roma si nasconde la storia dimenticata dei ciociari liturgici quali battesimi, matri- moni, funerali, ecc. In effetti in un certo momento della storia, la comunità ciociara a Roma era divenuta per i forestieri addirittu- ra la vera popolazione di Roma, a significarne il ruolo capillare nei vari aspetti e nelle incomben- ze della vita cittadina e, aggiun- giamo anche, nei gangli della amministrazione ecclesiastica, dai livelli più bassi ai più elevati. Certo è, che a partire all'incirca dal 1850, si può parlare di una 'ciociarizzazione di Roma'. Di qui la validità di tale esigenza spirituale. M a l g r a d o s f o r z i p r e s s o l e autorità religiose competenti, non si è rintracciato alcun tem- pio cattolico che rispondesse a tale requisito. Né dai numerosi documenti pittorici, vale a dire la quantità di dipinti esaminati che illustrano i ciociari a Roma, è venuta fuori una indicazione r i s p e t t o a l l a a n i m a z i o n e i n Piazza Montanara. Questo antico tempio, affian- co al quale si levava una grossa s t r u t t u r a c h e f i n o a g l i a n n i Trenta del Novecento fungeva da ospedale cittadino, aveva la caratteristica maturata nel corso dei secoli di essere divenuta la chiesa dei lavoratori. Le corpo- razioni delle arti e dei mestieri di Roma la elessero cioè a loro luogo sacro di riferimento e infatti progressivamente anche alcune cappelle della chiesa furono dedicate e manutenute dalle varie categorie di lavorato- ri tra i quali i vignaroli, i peco- rai, i garzoni e altre, oltre a dive- nire, specie a partire dalla fine del 1700, anche essa luogo di raduno e di assoldamento di manodopera. Altra peculiarità della Chiesa era che il suo linguaggio icono- grafico, cioè le immagini sacre presenti, erano ridotte a pochi soggetti più volte ripetuti: a parte il ciclo della Passione, e r a n o p r e s e n t i o p e r e d e l l a N a t i v i t à , d e l l a M a d o n n a c o l Bambinello, del Matrimonio mistico di Santa Caterina e natu- ralmente di Santa Maria della Consolazione, soggetti come si vede che connotano una chiara prossimità e attinenza coi senti- menti elementari di quella uma- nità che, peraltro, di 'consolazio- ne' aveva grande bisogno! Ma è documentato un altro fatto che accentua e corrobora tale possibilità: affianco alla Chiesa si levava da sempre l'o- spedale della Consolazione. Ebbene, in tale istituzione di miseria e di sofferenza, si svol- geva periodicamente un fatto di alta solidarietà: le nobildonne romane vi si recavano e davano ogni tipo di sollievo e di confor- to alle ricoverate principalmente, c h e e r a n o t u t t e c i o c i a r e . Documenti pittorici dell'epoca di Pio IX illustrano tali atti di uma- nità. Detti elementi portano a con- cludere che questa possa essere stata la chiesa ciociara a Roma. Vi è un quadro di un notevole artista inglese del 1800 Keeley Halswelle (1832-1891) che a Roma dipinse il quadro qui illu- strato dal titolo di Santa Maria della Consolazione. Riteniamo in questo modo di aver aggiunto un'altra pagina a quel monumen- to inimmaginabile che è la sto- ria, in gran parte sconosciuta, della Ciociaria. trovano o non esistono, né tanto meno la letteratura dell'epoca si è veramente occupata in qualche modo di tale componente della città: burini, guitti, ciociari, cafo- ni, che cosa potevano mai offrire di stimolante ed avvincente al cronista dell'epoca? Si aggiunga anche che il per- sonaggio in costume ciociaro era stato per anni un soggetto preli- bato degli artisti stranieri, e non solo stranieri, ma quasi nessuno, salvo in qualche lettera, a nostra scienza, ha ritenuto intrigante ed attraente occuparsi più da vicino della vita e esistenza quotidiane del suo modello o modella. A Roma, a partire dalle ulti- me decadi del 1700, erano pre- senti svariati luoghi di assembra- mento e di raduno di questa umanità immigrata dal Sud, in m a s s i m a p a r t e m a n o v a l a n z a agricola, i cosiddetti 'bracciali': P i a z z a B a r b e r i n i , P i a z z a d i V a l c o m i n o i n A l t a T e r r a d i L a v o r o ( a l l ' e p o c a R e g n o d i Napoli), era divenuta nel corso del 1800 una componente stabile e consistente della cittadinanza, era normale che ad un certo momento si iniziasse a sentire la mancanza di un punto di coagu- lo e di raduno confessionali per i normali adempimenti spirituali e definitiva, pur se non poche di queste opere ritraggono stuoli di ciociari davanti a molte chiese. Q u a n t o r e n d e t a l e r i c e r c a ancora più irta di difficoltà e ardua a risolvere, è il fatto che i poveri ciociari di Roma, dime- stichezza con penna e libro ne a v e v a n o q u a s i z e r o , q u i n d i documenti e lettere o altro non si Spagna, Piazza Farnese e altri ancora. Il luogo, al contrario, in un certo senso specializzato per l'offerta di mano d'opera generi- ca e cioè manovalanza e brac- ciantato agricolo, era la grande p i a z z a d a v a n t i a l T e a t r o d i M a r c e l l o , q u a s i a i p i e d i d e l C a m p i d o g l i o , a i l i m i t i d e l Ghetto e della Bocca di Verità, oggi scomparsa a seguito delle demolizioni e nuove costruzioni m u s s o l i n i a n e : P i a z z a Montanara. Così era nota e già il nome è una spiegazione: un cro- giuolo di povera umanità ne ave- vano fatto la piazza più pittore- sca e animata della città. Non mancavano le chiese nei paraggi, in gran parte ancora presenti ma differenti e diverse ragioni logistiche e anche di tipologia nonché anche di docu- mentazione disponibile, ci indu- cono a concentrare la nostra attenzione a poche decine di metri dalla piazza, e cioè ai piedi del Campidoglio e della Rupe Tarpea, dove si leva la Chiesa di Santa Maria della Consolazione, alquanto in disparte e solitaria MICHELE SANTULLI R oma nei secoli passati è s t a t a i n i n t e r r o t t a m e n t e meta agognata di pellegri- ni e di visitatori di ogni genere nonché di artisti pittori e scultori. E a quell'epoca non esisteva il viaggio mordi e fuggi: per la maggior parte duravano mesi. E si poneva perfino l'esigenza di una chiesa delle varie comu- nità di pellegrini e di visitatori per cui ancora oggi si trova la chiesa dei tedeschi, la chiesa dei portoghesi, dei fiorentini, dei veneziani, dei francesi, degli spagnoli, ma anche dei mestieri e delle professioni, ecc. Inoltre, poiché notoriamente la presenza ciociara, vale a dire della umanità proveniente dai territori a Sud della linea Tevere- Aniene, principalmente dalla Santa Maria della Consolazione a Roma Keeley Halswelle, Santa Maria della Consolazione Thorel, La perdonanza. Il quadro mostra la solidarietà delle nobili romane che portavano conforto alle donne, soprattutte ciociare (qui con il costume tipico), all'ospedale della Consolazione Piazza Barberini a Roma con la Fontana del Tritone realizzata da Gian Lorenzo Bernini nel 1643 su commissione del papa Urbano VIII Barberini