Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/558344
GIOVEDÌ 20 AGOSTO 2015 www.italoamericano.org 32 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Debutto mondiale per 'Italia Patria Mia' l'inno dei nostri emigrati " Guardo il mondo intorno a m e , r i c o r d i s p a r s i e p o i , Italia Patria mia. Pensieri in fondo al cuor, lasciati dietro a n o i , P a e s e m i o r i t o r n e r ò " . Debutto mondiale per l'Inno degli italiani nel mondo "Italia Patria mia", scritto con la gior- nalista e studiosa di emigrazione T i z i a n a G r a s s i , e c a n t a t a d a G i u s e p p e G a m b i . L ' I t a l o - Americano ha intervistato il gio- vane tenore napoletano. Da Buenos Aires al Canada, a New York. Dal debutto mon- diale di "Italia Patria mia" al p r o g e t t o d i c a n t a r e q u e s t o Inno al Columbus Day. Un tour che sta diventando mon- diale visto che gli italiani all'e- stero sono dappertutto. Sì, è un tour di respiro inter- nazionale perché il mio deside- rio è di cantare per e tra i nostri connazionali nel mondo. Attraverso la mia voce, attra- verso questo Inno a loro dedica- to e il mio repertorio della lirica italiana più celebre ed amata, rendo omaggio allo straordinario contributo che in ogni campo hanno dato alla crescita e allo sviluppo dei Paesi in cui sono andati e si sono distinti. È un modo empatico di partecipare al vissuto migratorio anche perchè mi appartiene, in quanto la mia famiglia, come moltissime fami- glie italiane, ha avuto una storia di emigrazione. Sin da piccolo sentivo il dolore di mia nonna per la lontananza di un suo figlio emigrato negli Stati Uniti: si sentiva 'orfana' di un figlio che giustamente inseguiva il 'sogno americano' alla ricerca di una vita migliore. La mia città di ori- gine, Napoli, ha dato un grande contributo all'emigrazione. Ma tutta l'Italia, ogni città o p a e s e , t r a O t t o c e n t o e Novecento, ha vissuto il dolore del distacco dai propri cari. Ecco perché, insieme alla giornalista e studiosa di emigrazione Tiziana Grassi, su musica del composi- tore Luigi Polge e arrangiamenti di Armando De Simone, tutti grandi professionisti che ringra- zio sempre, ho voluto scrivere questo Inno "Italia Patria mia" c h e c e l e b r a q u e s t ' e p o p e a , i l coraggio, l'orgoglio, i sogni, le conquiste e la dignità di milioni di italiani emigrati oltreconfine. Quindi mi ha particolarmente commosso, per il suo profondo significato, andarlo a cantare a giugno, accompagnato dal mio m a n a g e r A n g e l o G i o v a n n i C a p o c c i a , a l S e n a d o d e l a Nacion, a Buenos Aires, in occa- sione del "Dia dell'Inmigrante Italiano", una festività nazionale s a n c i t a d a u n a l e g g e c h e i l Parlamento argentino ha appro- vato per celebrare il grande con- tributo offerto alla crescita del Paese dall'emigrazione italiana, l'unica comunità ad avere rice- vuto un simile riconoscimento. Ed è stato toccante vedere che, al suono della mia voce, sulle note di questo Inno, i nostri connazionali all'Ambasciata d'Italia a Buenos Aires, in occa- Da talento della Fondazione Pavarotti, un po' sulle orme di Caruso, torna nelle terre degli emigranti italiani. Che emozio- ne c'è nella voce di chi porta tra gli italiani all'estero la Canzone italiana, che resta un n o s t r o ( m o l t o a p p r e z z a t o ) s e g n o d i s t i n t i v o , u n a d e l l e nostre eccellenze riconosciute in ogni angolo del pianeta? Un'emozione grande, profon- da, perché vedo che gli italiani, sia quelli dentro che fuori i con- fini, apprezzano il timbro gene- r o s o , c o m e l ' h a n n o d e f i n i t o alcuni critici e musicofili, della mia voce, ed è una gioia, ma anche una responsabilità, un invito a dare il massimo di me. Quando canto, spesso accom- pagnato dalla pianista e soprano Lauren, sento quanto la Musica italiana sia veicolo di vibrazioni dell'anima e durante i miei con- certi è meraviglioso creare lega- mi, empatie, fili rossi del cuore. Non potrò mai dimenticare l'atmosfera che tra me e il pub- blico si creò quando, nel 2014, in occasione del settimo anniver- sario della scomparsa del grande e c o m p i a n t o t e n o r e L u c i a n o Pavarotti, cantai a Modena per il suo Tributo. Una serata indimen- ticabile, come lo è lui. All'estero mi colpisce vedere l'emozione profonda dei nostri connazionali nell'ascoltare la musica italiana, le canzoni e le melodie italiane, perché oltre- confine succede che già solo ascoltare il suono delle parole italiane, della lingua italiana, la propria lingua-madre, tocchi le corde più profonde del cuore. Perché all'estero trovo parti- colarmente sentito e vibrante il senso dell'italianità, delle radici, dei legami. Sentimenti che fanno riflettere su quanto, in Italia, dobbiamo impegnarci per avere cura e vivificare tutto questo patrimonio. L'emigrazione ita- liana è una pagina fondativa della nostra Storia, e spero che venga maggiormente trasmessa alle giovani generazioni, nelle scuole, nelle università, perché la Memoria, l'Identità sono una bussola nel guardare al futuro. Dalla sua famiglia sono sal- pati per gli Usa. Che emozioni vive quando di fronte ha un pubblico di persone che, come è successo in casa sua, sono partite dall'Italia e poi hanno d e c i s o d i r e s t a r e n e i n u o v i Paesi di accoglienza? Indescrivibili, e indimentica- b i l i . H o v i s t o t a n t e p e r s o n e , anche giovani oriundi (e questo vuol dire che l'italianità e i senti- menti di appartenenza si riverbe- rano a livello intergenerazionale) commuoversi a Buenos Aires quando ho cantato l'Inno o alcu- ne romanze di Giacomo Puccini, come "E lucevan le stelle" o "Nessun dorma". Avevano gli occhi lucidi. E io mi sentivo "a casa". Si può immaginare perché questi concerti all'estero siano tappe fondamentali, soprattutto sul piano umano ed emozionale, oltre che professionale. È l'arricchimento che viene da una sorta di corrispondenza profonda, sono onde sonore ed emotive che palpitano. Come se, tra noi che abbiamo più o meno conosciuto l'Emigrazione, ci riconoscessimo. Mio zio emigrato negli Stati Uniti mi diceva sempre che emi- g r a r e v u o l d i r e l a s c i a r e t r e madri: la propria madre naturale, la madre-terra e la madre-lingua. Era un messaggio serio, molto f o r t e p e r u n b a m b i n o . E c c o , quanto oggi canto tra le nostre comunità di italiani all'estero, ho sempre presenti quelle sue paro- le. E con la mia voce cerco di esprimere tutto questo, di riavvi- cinare, almeno per il tempo di una serata, quelle tre Madri. Cantare nei Paesi degli emi- granti italiani ma anche incon- trarli, parlare con loro, sapere che per loro anche solo ascol- tare il suono della lingua italia- na è un po' come tornare 'a casa'. Questo Inno non è solo u n a c a n z o n e d ' a m o r e p e r l'Italia lontana ma un ponte v i r t u a l e p e r " a v v i c i n a r e " l ' I t a l i a a g l i U s a , a l S u d sione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica Italiana, si emozionavano e cantavano con me. Le mie prossime tappe all'estero sono il Canada, dove andrò grazie al sostegno di Luigi A u l e t t a , p r e s i d e n t e d e l n o t o brand dell'Alta Moda italiana ' I m p e r o C o u t u r e ' , e L i n o Grasso, titolare del brand cana- dese That's Italy, due imprendi- tori italiani mecenati, che credo- no nella mia voce e nelle emo- zioni che regala a chi l'ascolta, e subito dopo sono felice e onora- to di poter cantare tra le nostre comunità di italo-americani a N e w Y o r k , p e r i l C o l u m b u s D a y , c e l e b r a z i o n i c h e s e n t o molto in quanto sono l'evento simbolo dell'orgoglio italiano, della nostra identità, dei nostri valori umani e culturali. BARBARA MINAFRA Giuseppe Gambi, giovane tenore napoletano interprete dell'Inno degli italiani nel mondo scritto con Tiziana Grassi Gambi con l'ambasciatrice d'Italia a Buenos Aires Teresa Castaldo Continua a pagina 33