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GIOVEDÌ 20 AGOSTO 2015 www.italoamericano.org 40 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Un grappolo d'uva disteso nel Mediterraneo: Sicilia da gustare Noto è la "capitale del Barocco". Il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità Il Teatro Comunale di Vittoria e la Chiesa Santa Maria delle Grazie B en 120mila ettari di vite da vino, 7 milioni di etto- litri di vino, 22 prodotti doc, 469 aziende e 12 strade del vino. Basterebbero queste sem- plici cifre per sintetizzare in un solo rigo tutto il potenziale di una regione, la Sicilia, che del vino è forse la regina d'Italia. Considerato giustamente il vigneto d'Italia, il territorio sici- liano rappresenta una delle punte di diamante dei percorsi alla ricerca dell'Italia vera, lontana d a i c l a m o r i d e l t u r i s m o " a l l inclusive" e dai resort troppo costosi per trasudare l'essenza di un'isola ricca di sapori mediter- ranei. Quella da seguire pertanto non è la solita facile strada che p o r t a n e l l a p u r b e l l i s s i m a Taormina per godere dei piaceri dei Giardini di Naxos e del tea- tro greco, o il giro in barca alla s c o p e r t a d e l l e i s o l e E o l i e , Pelagie ed Egadi, o l'atterraggio a Punta Raisi per consegnarsi alla scoperta della splendida Palermo. Per scoprire davvero la Sicilia occorre seguire il profumo del- l ' u v a e i l s a p o r e d e l v i n o e lasciarsi guidare dalla Natura che nell'isola ha profuso le sue migliori doti, incantando i greci alla ricerca di nuove terre da colonizzare, ammaliando i prag- matici romani e resistendo all'o- blio imposto dalla dominazione araba, per poi confermarsi nei successivi periodi della millena- ria storia, segnati dalla presenza normanna, angioina, aragonese e borbonica. A guardarla bene, la Sicilia, pur vantando l'antico nome di Trinacria - treis (tre) e àkra (pro- montori), Capo Peloro (o Punta del Faro) a Messina, Capo Boeo ( o L i l i b e o ) a M a r s a l a , C a p o Passero a Portopalo - assomiglia anche al profilo di un grappolo d'uva disteso sul Mediterraneo. La più estesa delle isole del Mediterraneo imparò forse a col- tivare la vite proprio grazie alle prime colonie caldicesi e corin- zie, rispettivamente fondatrici delle città di Naxos e Siracusa. E oggi tutta la Sicilia vanta terre di grande prestigio e di particolare adattamento per la coltivazione di uve pregiate, concentrando la produzione di uve bianche nel- l ' a r e a o c c i d e n t a l e ( T r a p a n i , Agrigento e Palermo) e quella a bacca rosa nelle zone orientali. Risultato di una produzione di Terra antica, dalle origini nobili che si perdono nel mito la valle del Belice accoglie il più grande parco archeologico d'Europa, Selinunte, con i suoi maestosi templi e le Cave di Cusa, il cui tufo rappresenta il materiale principe dei templi e dell'intera città di Selinunte, distrutta nel 4 0 2 a v a n t i C r i s t o d a i Cartaginesi. da dolci colline e coste ancora incontaminate, si presenta ricco di fascino mediterraneo e offre ai visitatori una splendida parentesi turistica con Scoglitti, frazione della città iblea sorta nei pressi dell'antica colonia siracusana Kamarina. Chiamata dal geo- grafo arabo Edrisi, "scoglietti dei colombi", la frazione è una citta- dina balneare articolata in borga- P a l a z z o l o , A v o l a , N o t o , Rosolini, Pachino (in provincia di Siracusa) e Ispica (Ragusa), la s t r a d a d e l v i n o d e d i c a t a a l Moscato di Noto e Siracusa e all'Eloro offre oasi naturalistiche di rara bellezza, centri storici ric- chi di storia e bellezze architet- toniche e una spiaggia tra le più belle e pulite d'Italia. È assoluta- mente consigliato fermarsi per assaporare il pomodoro Igp di P a c h i n o , i l m e l o n e I g p d i P a c h i n o , l ' o l i o e x t r a v e r g i n e d'Oliva Dop Monti Iblei, la man- d o r l a d i A v o l a , i l c a r c i o f o Violetto di Ispica e le conserve di tonno e pesce spada. Quel che sopravvive in questo angolo di Sicilia segnato dai moscati e dall'Eloro Doc è un patrimonio antropologico. In questo splendido fazzoletto di Sicilia sopravvive un'Europa antica e moderna, piena di fasci- no e di suggestioni. Il vino moscato di Noto affonda le radici nell'antico "Pollio", un vino dolce che lo storico Plinio elogiava per le sue caratteristi- che organolettiche. Prodotto n e l l e v e r s i o n i N a t u r a l e , S p u m a n t e e L i q u o r o s o i l Moscato di Noto Doc è un pro- fumatissimo vino da dessert, di colore giallo paglieri- no intenso, vinificato nelle ver- sioni naturale e liquoroso, dal sapore dolce ed equilibrato ed è ideale come aperitivo. Prodotto con uve di Moscato bianco sottoposte ad un leggero a p p a s s i m e n t o n e l t e r r i t o r i o c o m u n a l e d i S i r a c u s a , i l Moscato, adatto per il dessert, p o t r e b b e e s s e r e c o n s i d e r a t o invece il vino più antico d'Italia e affonda le sue origini nel VIII- VII secolo a.C., con un odore delicato caratteristico e sapore dolce vellutato e gradevole. L'Eloro Doc viene prodotto in alcuni comuni della provincia di Siracusa e nel comune di Ispica in provincia di Ragusa, ottenuto dal Nero d'Avola autoctono della zona, e battezzato con il nome della cittadina di Eloro, sito archeologico di rilievo per le numerose tracce della civiltà greca. Il territorio di produzione del m o s c a t o , o f f r e u n a e n o r m e varietà di bellezze paesaggisti- che. Gli splendidi canyon prei- storici si avvitano lungo i per- c o r s i d e l C a s s i b i l e e d i Manghisi. Laghetti e corsi d'ac- q u a p u n t e g g i a n o l e z o n e t r a Vendicari, Cuba e Longarini, con migliaia di specie di uccelli migratori, dai fenicotteri agli aironi, che riposano prima delle t r a v e r s a t e o l t r e i l c a n a l e d i Sicilia. Intorno a Ispica è possi- bile ammirare la parte terminale della Cava d'Ispica, un canyon preistorico dove grotte preistori- che, tombe e necropoli offrono quadri di straordinaria bellezza evocativa. Considerati a tutti gli effetti musei a cielo aperto, Noto e Palazzolo Acreide (con il teatro greco) sono riconosciuti patri- monio dell'umanità dall'Unesco. qualità garantita, il vino siciliano a n n o v e r a d i v e r s i p r o d o t t i a D e n o m i n a z i o n e d ' O r i g i n e Controllata e Garantita (Docg), a D e n o m i n a z i o n e d i O r i g i n e C o n t r o l l a t a ( D o c ) e c o n l'Indicazione Geografica Tipica (Igt). E offre ai viaggiatori, alla ricerca dell'Italia da gustare, tanti angoli da scoprire e tante strade da percorrere. All'insegna del vino. VALLE DEL BELICE - Per chi arriva in Trinacria per sco- prire percorsi lontani dalle gran- di luci dei riflettori dei tour ope- rators, la valle del Belice rappre- senta una delle tappe significati- ve nella ricerca di vini pregiati. Circoscritta dai comuni di Castelvetrano, Campobello di Mazara, Partanna, Santa Ninfa, Poggioreale, Salaparuta, il Belice è noto per la straordinaria produ- zione di olio d'olivo, per gli straordinari formaggi Vastedda del Belice (realizzati con il latte di pecora della valle omonima) P e c o r i n o R o s s o , R i c o t t a Infornata, Piacentino e Pecorino Siciliano dop, per il Ficodindia di Santa Margherita e il Carciofo spinoso di Menfi. Sulle sue colli- n e a l l i g n a n o o t t i m e u v e Cataratto, Grillo, Grecanico (per la produzione di vini bianchi) e uva Syrha per la produzione di vini rossi. Il territorio dei Comuni di C o n t e s s a E n t e l l i n a , M e n f i , Montevago, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice e S c i a c c a v e n g o n o i d e n t i f i c a t i come l'area delle Terre Sicane e racchiudono un vero scrigno di tesori culturali e ambientali. La stratificazione di popoli diversi, spesso in pacifica convivenza, ha dato vita a un percorso di storia, arte e tradizioni che miti e leg- gende legano ai luoghi, ai pro- dotti tipici e soprattutto ai vini. Adranone di Sambuca è a tutt'og- gi il più alto insediamento puni- c o d e l M e d i t e r r a n e o , T e r m e Acquapia di Montevago mantie- ne invece il suo fascino mitico, così come la magia romantica avvolge il Parco Letterario del Gattopardo di S. Margherita. V I T T O R I A - L ' a n g o l o orientale della Sicilia fa rima con Cerasuolo. Il territorio, segnato te che si snodano lungo gli otto chilometri di spiaggia contrasse- gnati da Camarina, Scogliera, Punta d'Angelo, Baia Dorica, Costa Fenicia. Vittoria nel 2005 ha ottenuto l'u- nico Docg della Sicilia, pur van- t a n d o u n a p r o d u z i o n e p o c o conosciuta dal grande pubblico. Prodotto da vitigni autoctoni Frappato e Nero d'Avola (pre- sente in quantità che devono essere comprese tra il 50 e il 70% massimo), il Cerasuolo docg di Vittoria è coltivato nelle p r o v i n c e d i R a g u s a , Caltanissetta e Catania e nasce nel 1606. Vittoria Colonna Henriquez, all'atto della fondazione della città regalò ai primi 75 coloni un ettaro di terreno a condizione che ne coltivassero un altro a vigneto. L'impegno preso dai contadini diede i suoi frutti, t a n t o d a t r a s f o r m a r e q u e s t o angolo di isola in una nicchia esclusiva di produzione vitivini- cola qualitativa. I l C e r a s u o l o d i V i t t o r i a e i l Cerasuolo di Vittoria "classico" (primo Docg siciliano a ottenere u n a m e n z i o n e s p e c i a l e a l Vinitaly) viene prodotto esclusi- vamente nei comuni di Vittoria, Santa Croce Camerina, Acate, Comiso e Chiaramonte Gulfi e fa da sottofondo a una serie di prodotti di eccellenza come il cioccolato di Modica, il formag- gio Ragusano e l'olio extravergi- ne di oliva Dop Monti Iblei. N O T O E S I R A C U S A - A t t r a v e r s a n d o i c o m u n i d i GENEROSO D'AGNESE