L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-17-2015

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GIOVEDÌ 17 SETTEMBRE 2015 www.italoamericano.org 31 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | In Italia mangiare è uno stile di vita: a Expo si capisce perchè MARTINA SERENA FRANCHETTI I n Italia, mangiare è uno stile di vita. Non esiste mai il solo mangiare, il solo nutrirsi, il solo alimentarsi. In Italia, non si mangia mai solo per mangiare. La parola stessa "mangiare" è un contenitore colmo di odori, sapori, spezie, gusti, ciascuno proveniente da un posto diverso, ciascuno orgoglio del suo paese, ciascuno sinonimo delle più sva- riate sfaccettature della colorita italianità. In ogni città esiste una spe- cialità, un piatto unico, un'espe- rienza culinaria che quotidia- mente apparecchia le tavole ita- liane. Mi vengono in mente la mostarda alla zucca a Ferrara, la ciambotta di Certaldo, la pastie- ra, la mozzarella, la pizza, il babà di Napoli, mi vengono in mente le orecchiette alle cime di rapa pugliesi, la piadina roma- gnola, il vino toscano, il pesto alla genovese, la cotoletta di Milano, la cassata siciliana, i formaggi del Trentino, la 'nduja calabrese. Sedere alla tavola di un italia- n o è c o m e r i s a l i r e t u t t o l o Stivale, arrampirarsi lungo gli Appennini, assaggiando costa a costa il Bel Paese. Ogni pietanza racconta una storia che fa compagnia a tutti i momenti che compongono una vita. Domeniche in famiglia, cene a tarda notte con gli amici, pic nic al parco, pranzi sotto l'ombrellone, spuntini di mezza- notte, pause dopo giornate fati- cose, brindisi, occasioni speciali, partite di pallone, caffè in solitu- dine. In Italia il mangiare, il mangiare bene, il mangiare sano, è sempre una cosa seria, una rituale sacralità. E chi meglio dell'Italia pote- va parlare di cibo? Chi meglio degli italiani poteva ospitare un tema simile, accoglierlo, omag- giarlo? Chi sarebbe stato più p r e p a r a t o , p i ù e s p e r t o , p i ù a p p a s s i o n a t o d e l l ' I t a l i a p e r discutere di come "Nutrire il pianeta, Energia per la vita" se non l'Expo 2015? La rappresentanza italiana all'Expo Milano 2015 si estende sulle sponde di un cardo, un s o l c o c h e t a g l i a p e r m e t à i l lungo decumano su cui si erigo- no maestose le istallazioni degli altri Paesi, come a segnare una linea di demarcazione tra l'Italia e il resto del mondo. Piazza Italia è l'incontro tra le due navate, un incrocio che pare essere la bocca di una voragine il cui cammino termina nella suggestiva Lake Arena. Qui, dal- l'acqua sorge "L'Albero della Vita", una monumentale scultu- ra, una palafittica opera d'arte dove il legno si intreccia all'ac- ciaio, le radici si diramano in uno specchio d'acqua mentre la chioma si arrampica verso il cielo. Il simbolo del Padiglione Italia è una poetica similitudine di vitalità e innovazione. L'istallazione trova ispirazio- ne nel progetto di Michelangelo Buonarroti per il restauro di Piazza del Campidoglio a Roma intorno al 1530, creando un raf- finato cameo, una degna citazio- n e d e l f e r v o r e a r t i s t i c o d e l Rinascimento italiano all'interno di Expo Milano 2015. Di fronte alle fontane dan- zanti del Lake Arena si trova Padiglione Italia. L'unico edifi- cio che non verrà dismesso al termine dell'evento, concepito, insieme a "L'Albero della Vita", dall'estro del produttore e diret- tore artistico Marco Balich, già n o t o p e r a v e r f i r m a t o l e Olimpiadi di Torino 2006. La struttura del salotto espo- sitivo rappresenta una foresta urbana su cui si estende una pelle ramificata per simboleg- giare la natura che si fonde con la tecnologia. Un progetto archi- tettonico metafora di rinnova- mento, come un vivaio che tende i suoi rami verso l'infinito pog- giandosi su solide radici. Una fotografia realistica dell'ambizio- s a a s p i r a z i o n e d i c o n i u g a r e a r m o n i o s a m e n t e s v i l u p p o e ambiente. Per questo motivo lo scheletro dell'area è stato realiz- zato con l'uso di cemento biodi- namico che ha l'ammirevole pre- gio di assorbire sostanze inqui- nanti come se avvenisse una moderna fotosintesi. Balich ha declinato il concept interno del padiglione in quattro livelli, ciascuno dei quali pare avere un carattere di autorefe- renzialità dove la forma primeg- gia sul contenuto. "La potenza del sapere" è la prima delle quattro sezioni. Una stanza in cui sono poste l'una accanto all'altra, come tanti sol- datini, statuette che raffigurano imprenditori, produttori locali, sindaci, cittadini, ciascuno sim- b o l o d e l l a p r o p r i a r e g i o n e . Dall'altra parte della stanza, di fronte alla fanteria schierata, vi sono delle sculture su cui vengo- no proiettate le immagini di alcuni di quei personaggi, cia- scuno con la propria storia da narrare. Un modo per mostrare e far conoscere l'Italia degli italia- ni. Proseguendo per i lunghi cor- ridoi vuoti e bianchi, si arriva a "La potenza della bellezza", una sala degli specchi dove si susse- guono immagini di scorci italia- ni, così vivide da ricordare i depliant esposti nelle agenzie di viaggi. Lì un artistico gioco di luce e riflessi regala la sugge- stione di essere parte di quelle fotografie da località turistica. Il terzo settore è "La potenza del limite". Dovrebbe inquadra- re le difficoltà da superare desti- nate a trasformarsi in una spinta creativa. Di fatto è una parete bianca, su cui sono posti scher- mi piatti in alta risoluzione, fine- stre che sfuggono all'attenzione del visitatore già alla ricerca del- l'ultimo livello. "La potenza del futuro" è l'u- nico piano su cui c'è effettiva- mente un pezzettino di Italia, di quella bella, di quella verace. Un piccolo orto a forma di peni- sola italiana, di quelli dei nostri nonni, dove la vegetazione rac- conta il suo mutare da una regio- ne all'altra, se ne riconoscono i colori, gli odori, le più apparen- temente insignificanti sfumatu- re. Prima di avviarsi all'uscita, è necessaria un'ultima sosta per firmare "La Carta di Milano", l'eredità testamentaria di questo evento, una carta di responsabi- lità e impegni concreti sullo svi- luppo sostenibile, il diritto al cibo, la sicurezza dei prodotti alimentari. La potenza della bellezza: il settore più apprezzato di Palazzo Italia, che offre un'esperienza immersiva nell'arte e nel paesaggio del Belpaese La Potenza del Sapere: il primo livello del Padiglione Italiano a Expo (per le foto in pagina Ph. M.S. Franchetti)

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