L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-15-2015

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/586098

Contents of this Issue

Navigation

Page 26 of 47

GIOVEDÌ 15 OTTOBRE 2015 www.italoamericano.org 27 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | IMPRESA ITALIA ECONOMIA AFFARI AZIENDE In Trentino vini pregiati tra laghi e montagne Ogni clima però, agisce insie- me alla natura e alle mani dei vignaioli per offrire ottimi pro- dotti. Il Nosiola e il Vino Santo, che generano piccole produzioni rispettivamente di vino bianco e vino dolce, godono del clima mediterraneo del lago di Garda e sfruttano il vento del Garda, l'Ora, per combattere l'umidità. Tra i vitigni che generano vini rossi ci sono il Marzemino della Vallagarina (e le sottozone Isera e Ziresi 2,8 %) che nasce in que- sta terra di origine vulcanica, mentre l'elemento prezioso per il Teroldego Rotaliano (7,3%) è l'acqua, che abbonda nel terreno a l l u v i o n a l e d e l l a P i a n a Rotaliana tra il fiume Adige e il t o r r e n t e N o c e . I l M u e l l e r Thurgau (9,2 %) cresce invece sui pendii della Val di Cembra, sfiorando rocce di rosso porfido. L a c u r a e l ' e s p e r i e n z a d e i vignaioli trentini fanno nascere grandi vini che hanno ottenuto la Denominazione di Origine Controllata. I vitigni autoctoni del Trentino sono il Nosiola, il M a r z e m i n o e i l T e r o l d e g o Rotaliano. Il Mueller Thurgau e l o C h a r d o n n a y ( 3 0 , 1 % ) n o n sono autoctoni, ma si sono adat- tati benissimo al territorio. Il rinomato Trentino Doc Müller Thurgau, in particolare, è nella Valle di Cembra che ha trovato l'habitat ideale che gli permette d i e s a l t a r e l e s u e p r i n c i p a l i caratteristiche: i profumi e la freschezza. In questa terra così vocata alla viticoltura prevalgono vitigni bianchi con il 74, 60 %. Vi si coltivano Cabernet Sauvignon, Merlot, Schiava, Pinot Nero, Lagrein, per produrre vini sem- pre più apprezzati dal pubblico. Il Consorzio dei Vini trentini rappresenta il 90% delle realtà- vinicole locali, cioè 120 cantine e 7.500 produttori, e si adopera per la tutela dei loro interessi, fornendo un valore aggiunto alle varie denominazioni. Italiani pronti a spendere 487 milioni per la tradizionale fetta di panettone Vigne di Teroldego che sfruttano i terreni alluvionali della Piana Rotaliana tra il fiume Adige e il torrente Noce I l Consorzio Vini del Trentino con la prima edizione del Festival del Vino Trentino ha rappresentato l'eccellenza del territorio grazie a 46 cantine, 24 produttori e 19 ristoranti. La manifestazione si è tenuta all'in- segna di degustazioni, folclore, musica. Palazzo Roccabruna e P a l a z z o T h u n s o n o d i v e n u t i Palazzi DiVini, con banchi d'as- saggio di vini prodotti tra la Valle dei Laghi, il Garda e la P i a n a R o t a l i a n a , l a V a l l e d i Cembra e la Vallagarina, territo- ri trentini in cui le montagne e i diversi climi fanno la differenza. Dalle rive del Lago di Garda a l l e t e r r a z z e d e l l a V a l l e d i Cembra, il territorio vinicolo più antico, la vite è la compo- nente essenziale del paesaggio d e l T r e n t i n o , c a r a t t e r i z z a t o dall'influsso di diversi climi e da tipologie differenti di terre- no. Non è un caso che nel nuovo Museo della Scienza di Trento una sezione sia dedicata alle caratteristiche dei vari terreni, basaltico, argilloso, sabbioso vulcanico o ricco di porfido, che danno origine a vitigni molto diversi (www.muse.it). La parti- colare morfologia alpina del ter- ritorio presenta vigneti che si d i p a n a n o d a l l e m i t i r i v e d e l Lago di Garda, per passare a fondo valle e poi salire fino ai ripidi pendii delle aree dolomiti- che. Una viticoltura di montagna che si estende su una superficie di circa 10.000 ettari dalle fasce climatiche più disparate, e su terreni molto diversi fra loro, e una ventina di vitigni che pro- sperano fra i 200 e i 1.000 metri di quota. NICOLETTA CURRADI Milano e il dato importante che è emerso sono i 20 milioni spesi in panettone ogni anno dai soli citta- dini milanesi. Si calcola inoltre che gli italiani spendano circa 10 euro a testa per il panettone, con un giro d'affari annuale di 487 milioni di euro. Fra i vari tipi di panettone il più gettonato resta quello "classico", con uvetta e canditi, che viene scelto da oltre quattro persone su dieci. La stima è della Camera di commercio di Milano, secondo cui, ad acquistare il panettone almeno una volta l'anno è l'81,3% degli italiani e oltre la metà delle persone lo ritiene uno dei simboli di Milano e della tradizione dol- ciaria nazionale: è fattore d'iden- tità per quasi 3 milanesi su 4 (72,7%), che lo considerano uno dei simboli della città (37,6%), mentre sono solo poco più della metà i romani e i napoletani che lo associano al capoluogo mene- ghino. C on un paio di mesi di anti- cipo sul calendario di con- sumazione a Expo Milano 2015 è stato celebrato il "Panettone Day", una giornata dedicata al dolce milanese con oltre cinquemila panettoni distri- buiti ai visitatori dell'Esposizione Universale. Insieme al panettone sono state distribuite tovagliette in carta con la descrizione delle duecento pasticcerie nella provincia di Milano che producono il dolce milanese, come si faceva una volta. Il marchio del "panettone tipico della tradizione artigianale milanese" (che viene realizzato secondo un regolamento tecnico con determinati ingredienti, in proporzioni stabilite e seguendo le tecniche della lavorazione arti- gianale; non è inoltre consentito l'uso di amido, coloranti, conser- vanti e ingredienti provenienti da Ogm) è da qualche anno deposi- tato presso l'Ufficio Brevetti della Camera di Commercio di Si calcola che ogni italiano spenda dieci euro per acquistare il tipico e tradizionale dolce natalizio

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-10-15-2015