L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-29-2015

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GIOVEDÌ 29 OTTOBRE 2015 www.italoamericano.org 33 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | John Kerry: il clima è la minaccia globale al cibo BARBARA MINAFRA " Leonardo da Vinci avrebbe assolutamente amato questa Esposizione Universale". Il Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America, John Kerry, dopo la First Lady Michelle O b a m a a c c o m p a g n a t a d a l l e figlie, ha visitato Expo Milano 2015 e un padiglione americano che ha superato i 5 milioni di visitatori. Ha parlato della necessità di garantire cibo buono e sufficien- te per tutti, con uno sguardo preoccupato rivolto verso le g e n e r a z i o n i c h e v e r r a n n o : "Considerate che una persona su nove si sveglia ogni mattina con la fame. Quasi la metà delle morti infantili è causata dalla mancanza di cibo sano: ottomila bambini non possono riceverlo". Ha parlato di sostenibilità: "Dobbiamo produrre più cibo: si calcola che si dovrà aumentare la produzione del 60% da ora al 2050 per soddisfare i bisogni. Dobbiamo saper gestire meglio il cibo che abbiamo: un terzo del cibo che produciamo a livel- lo globale viene scartato". E ha spiegato: "Pensate ai milioni di persone che potrebbero mangia- re di più, se fossimo più intelli- genti". Ha parlato di immigrazione, l'attuale emergenza europea che da più di 20 anni è italiana: "Se le persone non si possono gua- dagnare da vivere, cercheranno altre opportunità in altre zone e porteranno la malnutrizione e la fame con loro". A l l ' i n d o m a n i d e l W o r l d Food Day celebrato a Expo alla presenza del segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon, Kerry non ha dimenticato di toccare il tema sempre attuale della fame nel mondo: "Nei prossimi 35 anni passeremo da 7 a 9 miliardi di persone. E tutte avranno biso- gno di cibo sano per prosperare e sopravvivere. Assicurarsi cibo sufficiente, per quelle genera- zioni future, non sarà una picco- la sfida". E ha aggiunto: "Ci crediate o no, stiamo sprecando cibo più velocemente di quanto non ne produciamo". Ha citato il grave problema del cambiamento climatico e l'influenza negativa che questo ha non solo sulla sicurezza ali- mentare: "Non occorre essere s c i e n z i a t i p e r c a p i r e c h e i l mondo sta cambiamento radical- m e n t e . V e d r e m o s e m p r e p i ù cambiamenti, se non passiamo all'azione. Inondazioni che si verificavano una volta ogni 500, poi ogni 100 anni, ora accadono ogni 25 anni". E se i temi sollevati da Expo, ha detto Kerry, "non sarebbero potuti essere più importanti e più urgenti", i cambiamenti cli- matici sono oggi "la più signifi- cativa minaccia alla sicurezza alimentare globale". In questo senso ha ricordato i recenti disa- stri che hanno colpito la West Coast, a dimostrazione del fatto che la minaccia è in casa nostra, non in Paesi lontani da quelli in cui viviamo: "Gli americani che vivono in California, stanno ora a f f r o n t a n d o c o l a t e d i f a n g o enormi e incredibili grandinate proprio mentre stanno vivendo la siccità più estrema nella sto- ria dell'intero Stato". A questo punto il segretario di Stato ha esortato "tutte le nazioni ad impegnarsi per inter- venire velocemente". Bisogna essere creativi, flessibili ma soprattuto uniti. "La verità è che fino a quan- d o l a c o m u n i t à g l o b a l e n o n lavorerà insieme sui cambia- m e n t i c l i m a t i c i , c i a s c u n a d i queste sfide - siccità, inondazio- ni, condizioni meteorologiche estreme, acidificazione degli oceani, fame, malnutrizione - diventerà solo più difficile e questo significa che nutrire il pianeta, che è il compito più basilare che abbiamo, diventerà un obiettivo sempre più arduo d a r a g g i u n g e r e " . P e r e s s e r e chiari ha rimarcato: "Non frain- tendete: le implicazioni saranno ben oltre la fame. Qui non c'è in ballo solo la sicurezza alimenta- re ma la sicurezza globale". Gli obiettivi a questo punto sono tre: "Aumentare la produt- tività agricola in modo sosteni- bile, rendere gli attuali sistemi alimentari adatti a reggere gli impatti climatici con cui ci stia- mo già scontrando e ridurre le emissioni inquinanti di origine agricola". Ma la chiave di volta è una sola. Per il segretario Usa è necessario unire le forze e cooperare per vincere la sfida planetaria. "Dobbiamo pensare in grande usando approcci mul- tipli allo stesso tempo. Come Leonardo Da Vinci, dobbiamo riuscire a scrivere con una mano e disegnare con l'altra". Il segretario di Stato americano John Kerry con gli Student ambassador del Padiglione Usa a Expo (Ph. Us Department of State) Il segretario di Stato John Kerry a Milano: "Leonardo da Vinci avrebbe amato Expo" (Ph. Expo-Mascolo) SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI

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