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GIOVEDÌ 12 NOVEMBRE 2015 www.italoamericano.org 21 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Hepburn, vent'anni in città GIORGIO BICOCCHI C 'è un bel libro che è da p o c o i n l i b r e r i a : s i c h i a m a ' A u d r e y , m i a madre', edito da Mondadori Electa, e racconta il lungo, emozionante soggiorno romano - oltre vent'anni - trascorso dall'attrice americana, descritto da suo figlio, Luca, nato nel ' 7 0 d a l l e g a m e c o n u n o psichiatra italiano. Ne emerge il profilo di una d o n n a c h e , a R o m a , s e p p e t r o v a r e u n ' i n c r e d i b i l e n o r m a l i t à . A b i t u a n d o s i a c u c i n a r e g l i g n o c c h i a l l a r o m a n a , m a n g i a n d o g l i s p a g h e t t i a l p o m o d o r o ( e m a n t e n e n d o u n a l i n e a i n v i d i a b i l e . . . ) o a n d a n d o a caccia della vera mozzarella di bufala. E poi - quando abitava in via del Consolato, accanto a via Giulia - le passeggiate in bicicletta. Le visite dal fioraio. O q u e l l e d a i n e g o z i d i a l i m e n t a r i . C o n t u t t i g l i esercenti che, nel rispetto della s u a g r a n d e s e m p l i c i t à , mantennero riserbo sui loro rapporti. Un libro ricchissimo di foto inedite, di racconti. Con lo stuolo di amici e compagni di H o l l y w o o d c h e , q u a n d o lavoravano a Roma o in Italia, e r a n o s e m p r e s o l i t i e s s e r e invitati a pranzo da Katherine Hepburn, in versione cuoca ed eccellente padrona di casa. Era i l c a s o d i D a v i d N i v e n , a d e s e m p i o , n a r r a t o splendidamente dal figlio della Hepburn, Luca, che ha voluto ricordare così - con un omaggio postumo - sua madre. L e i , l a s p l e n d i d a protagonista di 'Colazione da Tiffany' o 'Vacanze romane', parlava un ottimo italiano dal m o m e n t o c h e e r a s o l i t a frequentare la nostra Penisola già dagli anni Trenta. Per le lingue era portata ed anche un po' privilegiata per via della mamma olandese e per essere venuta alla luce a Bruxelles, d u n q u e p a r l a n d o b e n e i l francese. Dopo il matrimonio con l'attore Mel Ferrer, nel c o r s o d i u n a v a c a n z a i n Turchia, conobbe quello che s a r e b b e d i v e n t a t o i l s u o s e c o n d o m a r i t o , i l p a p à d i Luca. Andarono prima a vivere i n C e n t r o , v i c i n o a P i a z z a Farnese e agli argini del Tevere e , s u c c e s s i v a m e n t e , s u l l a collina dei Parioli. Mai soffrì la nostalgia per gli Stati Uniti: ripeteva che 'a Roma c'è mio marito, c'è mio figlio: la mia casa è qui'. E anche quando v i v e r e a R o m a r i s u l t ò EDITORIALE BREVI RUBRICHE NEWS Simone Schiavinato, Director MAESTRO BRAND ITALIAN SAUSAGE Also served at many of your favorite restaurants! www.maestrosausage.com Find us exclusively at the following retailers: Sorrento Italian Market 5518 Sepulveda Blvd. Culver City, CA 90230 Beef Palace Butcher Shop 5895 Warner & Springdale HunƟngton Beach, CA 92649 The Butchery 415 South Associated Rd Brea, CA 92821 The Butchery 103 E. 17th Street Costa Mesa, CA 92627 The Meat House 23982 Alicia Parkway Mission Viejo, CA 92691 Vicente Foods 12027 San Vicente Blvd. Los Angeles, CA 90049 Roma Italian Deli & Grocery 918 North Lake Avenue, Pasadena, CA 91104 Bay CiƟes Imports 1517 Lincoln Blvd. Santa Monica, CA 90401 Eastside Market Italian Deli 1013 Alpine St. Los Angeles, CA 90012 Eagle Rock Italian Bakery 1726 Colorado Blvd. Los Angeles, CA 90041 CavareƩa's Italian Deli 22045 Sherman Way Canoga Park, CA 91303 Mickey's Deli 101 Hermosa Beach Ave. Hermosa Beach, CA 90254 Grand View Market 12210 Venice Blvd Mar Vista, CA 90291 Venice Ranch Market 425 Rose Ave Venice, CA 90291 complicato perché la città viveva i t e r r i b i l i ' a n n i d i p i o m b o ' , r e t a g g i o d e l l e l o g i c h e d e l terrorismo, la Hepburn - salvo un breve periodo passato fuori d'Italia per girare un paio di films - restò nella luminosa casa dei Parioli, accanto a via di San V a l e n t i n o , u n a d e l l e p i ù lussuose del quartiere. Amava indugiare nei vicoli della città, fermarsi a parlare con gli artigiani. Aveva avuto in vita tanti cani e dunque i parchi di R o m a - i n p a r t i c o l a r e V i l l a Borghese, vicina ai Parioli - erano i luoghi dove trascorrere molto tempo. Le bastava una panchina, un libro, godendo di momenti semplici, in pace con lo spirito. La cosa che desiderava di più? Non farsi notare ma, più s emp licemen te, ' m a n g ia r e a casa', come una normalissima padrona di casa. E i l s u o l a v o r o , a R o m a , come lo conciliava? Ripetendo le parti - ha raccontato il figlio n e l l i b r o - m a n i a c a l m e n t e , alzandosi quasi all'alba. Dal libro emerge la bontà dei piccoli gesti e delle piccole cose. La n o r m a l i t à d i u n a d o n n a s e m p l i c e , a n t i - d i v a p e r eccellenza. E la bellezza di una Roma purtroppo sparita. Continua da pagina 1 Il fascino del cinema che racconta l'Italia e gli italiani trasformare in risorsa le loro ori- gini italiane o italoamericane. Le nostre pagine, sia nella sezione inglese che in quella ita- liana, non dimenticano mai di dare spazio ad attori, registi, sce- neggiatori, interpreti e protagoni- sti del cinema. Non perchè esista una pagina degli spettacoli da riempire obbligatoriamente ma perchè, intenzionalmente, sce- gliamo di rappresentare l'Italia attraverso un'arte in cui eccelle da tempo grazie a grandi "lettori" della cultura nazionalpopolare. Se non ci fosse stato il neorea- lismo di Vittorio De Sica o la visione immaginifica di Federico Fellini, se il volto suadente di Sophia Loren o l'irridente Roberto Benigni non avessero incarnato la drammaticità della Ciociara e la follia tragica de La vita è bella, se la trasognata atmosfera di Nuovo cinema para- diso di Giuseppe Tornatore non avesse riallacciato i fili del passa- to con quello che siamo oggi, e se Paolo Sorrentino ne La Grande Bellezza non avesse raccontato un pezzo di quel che neghiamo di essere o vorremmo non ci fosse, di Italia e italiani ne sapremmo sicuramente meno. E lo diciamo non con orgoglio patriottico, ma con l'onestà intel- lettuale di chi sa che anche un ritratto, per così dire, di fantasia spesso contiene elementi di profonda autenticità. Oscar a parte, quanto meno ci riconosceremmo come italiani se ci fossero mancate le interpreta- zioni di Alberto Sordi o di Marcello Mastroianni, che in modi molto diversi ma estrema- mente efficaci sono riusciti a descrivere così bene i tipi italia- ni? Quanta cultura popolare, ovvero coscienza di noi stessi, della società in cui viviamo, non avremmo se fossero mancati i vari Mario Monicelli (candidato ben sei volte all'Oscar ma mai vincitore), i Sergio Leone o i Dino Risi, platealmente grandi ma che non hanno ricevuto nem- meno una candidatura al miglior film straniero? Il cinema è sempre un'occa- sione per interrogarci sul peso e l'importanza della comunicazio- ne audiovisiva nella costruzione della memoria collettiva, senza dimenticare che spesso è stata "colpa" del cinema se si sono dif- fusi stereotipi che hanno penaliz- zato o continuano a perseguitare gli italiani. Ma senza quella rap- presentazione che viene condivi- sa nelle sale cinematografiche sicuramente sapremmo meno di noi, del nostro essere italiani. Premesso che in un film agi- scono sempre dei filtri interpreta- tivi costituti tanto dal pensiero di un autore quanto dalle influenze di un determinato clima politico e culturale, per cui persino un documentario non è la verità assoluta, è però vero che senza questi fondamentali punti di vista in molti casi non sapremmo come siamo diventati quel che siamo oggi, cosa ci hanno lasciato gli Anni di Piombo piuttosto che la Dolce Vita o il grande boom degli anni '60. Insomma se non dobbiamo prendere per oro colato quel che vediamo al cinema è anche vero che è grazie al cinema che pos- siamo pensarci e capirci, avere un ritratto in movimento dell'iden- tità italiana, che alterna attualità e passato, racconti che parlano di migrazioni, lavoro, guerre, storie individuali o collettive dimentica- te e ritrovate, e fondamentalmen- te non perdere la memoria che ci serve per capire la realtà in cui viviamo.