L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-24-2015

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21 GIOVEDÌ 24 DICEMBRE 2015 www.italoamericano.org L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Il ritorno a casa degli emigranti tra presepi e tipici sapori calabresi di volontari che con olio di gomito ha ripulito i vecchi locali che ospitano la mostra, collabo- rando alla distribuzione, fra i visitatori, di caldi cullurielli (tipici dolci cosentini, ndr) appe- na fritti". Passo da presepi molto sem- plici a vere e proprie opere d'ar- te. C'è chi ha ne realizzato uno con tanto di Castello di Corigliano, edificio quest'ultimo che nella sua versione a grandez- za naturale è uno dei meglio con- servati di tutto il Sud Italia. Venne edificato come fortifica- zione dal condottiero normanno Roberto il Guiscardo (cioè l'Astuto, 1025 circa – 1085), fra il 1064 e il 1080 nella Valle del Crati per controllare e assediare le città e i territori limitrofi della sottostante piana di Sibari. Non solo opere corpose. C'è chi ha puntato sull'essenziale. Un grosso scarpone con dentro Maria, Giuseppe, il bambin Gesù e una Stella Cometa. Appena poco più grande, una romantica giara con dentro mangiatoia e Sacra famiglia. Tutt'attorno a loro, qualche caseggiato. Il finale non può che essere la magia più natalizia che esista. Due zampo- gnari intonano Tu scendi dalle stelle. Seguo il loro tragitto fin dentro un caratteristico anfratto dove l'acqua del presepe esce proprio dalla roccia. Mi siedo sulla terra e resto ad ascoltarli. Dai presepi di Corigliano Calabro, Buon Natale al mondo intero. Sul profilo di Corigliano Calabro si staglia il profilo del castello ducale edificato a partire dall'anno Mille Molti emigranti approfittano delle lunghe festività di fine anno per tornare a casa, come succede a Corigliano Calabro dove una mostra di presepi ricrea lo spirito natalizio (Ph. L. Ferrari) B arche, sentieri e grotte. I re Magi. La sacra famiglia insieme al bue e all'asi- nello nella fredda stalla. Nel mosaico italiano di culture, fedi, paesaggi ed eventi, la celebrazio- ne del Natale ha sempre un posto speciale in ciascuno di noi. Non ci sono però solo le luminarie di Firenze, Venezia e Roma, città care ai turisti, ma la calda amore- volezza di quel Sud Italia troppo spesso poco raccontato. Quel Sud Italia dove tanti emigranti ritornano per le feste e da cui poi si devono staccare con malinco- nia e il rimpianto del dover met- tere, tra cuore e necessità di vita, più di qualche centinaio di chilo- metri. Percorsa tutta l'Adriatica e lasciatomi alle spalle anche Puglia e Basilicata, faccio il mio ingresso in Calabria mettendo piede a Corigliano Calabro, 40mila abitanti in provincia di Cosenza, dopo un lungo e Kerouachiano viaggio dal Settentrione al Meridione. Qui, nei vecchi negozi in disuso del borgo storico, in via Roma, mi attende qualcosa di speciale: i presepi. È la magia di una città sulla costa ionica, arroccata su una collina e le cui luci delle case, insieme a quelle natalizie, narra- no tante storie di amorevoli tradi- zioni. La mostra non è solo un viaggio natalizio nella inventiva e nelle capacità creative della popolazione, ma anche una riscoperta del folklore e della gastronomia locale con degusta- zione di prodotti tipici tra le stra- de animate da spettacoli. Eccomi dentro Corigliano Calabro. Sento le pupille ruotare in tutte le direzioni. Basta varca- re una soglia di uno dei tanti locali per essere inghiottiti in una imprecisata dimensione e fare un salto indietro nel tempo. Trovo un grammofono e perfino un vecchio banco di legno da scuola con tanto di penna e calamaio. Poi, man mano che ci si avvicina alle singole natività, ecco scopri- re piccoli e delicati dettagli. Un laghetto con le oche che fanno il bagno. I Re Magi sempre in posizione diverse nello scenario. LUCA FERRARI Luci blu infondono un delicato senso di estasi d'anima. Le pale del mulino paiono scandire il battito del nostro cuore. "È una gran bella manifesta- zione - dice Luciano Salvatore che a Corigliano vive tutto l'an- no - ma meriterebbe più attenzio- ne. In città si sentiva proprio la mancanza dello spirito natalizio. Un plauso va al piccolo gruppo SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO

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