L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-4-2016

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GIOVEDÌ 4 FEBBRAIO 2016 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Angelo J. Di Fusco, CPA Tax preparation & planning Financial statements & accounting Financial planning & budgeting Quickbooks professional advisor & small business consulting Let's team up to cut your taxes 25 years experience Parliamo italiano 818/248-9779 www.difusco.com HERITAGE MEMORIA IDENTITÀ STORIA RADICI GENEROSO D'AGNESE " Nel giugno del 1942, a Leopoli, in circostanze insolite, una giovane SS che stava per morire mi confessò i suoi delitti. Voleva morire in pace, mi disse, dopo avere otte- nuto il perdono da un ebreo. Ritenni di dover rifiutarglielo. Questa vicenda continua a tor- mentarmi. Così decisi di fissarla per iscritto, e alla fine del mio racconto rivolgo la domanda che ancor oggi merita una riposta, per il suo significato politico, filoso- fico e religioso: ho avuto ragione o torto negando il perdono?". A rifiutare questa grazia al nazista è Simon Wiesenthal, che dopo la guerra diventerà l'impla- cabile "cacciatore dei nazisti", oltre che autore di diversi libri. Per tutta la vita quel rifiuto conti- nuerà a turbarlo e verrà fissato in un libro - Il Girasole - che ancora oggi rappresenta un tema di riflessione collettiva sul tema del perdono da parte di filosofi, stori- ci e teologi. Nato il 31 dicembre del 1908 a fondato nel 1977 conta oggi 400mila soci, a dimostrazione di una memoria collettiva che non vuole dimenticare. Tra i 17433 "giusti" sulla colli- na di Gerusalemme, nel giardino dei Giusti e nel mausoleo dello Yad Yashem, sono molti i nomi italiani, in gran parte sconosciuti. Sul "Muro dell'onore" 295 vite sconosciute raccontano la triste favola di chi poté strappare qual- che vita alla bestialità umana. Giovanni Palatucci, nato a Montella (Avellino nel 1909) crebbe con gli insegnamenti morali degli zii Antonio e Alfonso, superiori provinciali dei Francescani conventuali in Puglia e a Napoli, e Giuseppe Maria, vescovo di Campagna. Laureatosi in giurisprudenza, nel 1932 divenne Vice Commissario di Pubblica Sicurezza e nel 1937 venne trasferito alla Questura di Fiume, ove negli anni successivi Buczacz in Ucraina, Wiesenthal fu uno dei pochi fortunati che sopravvisse alla terribile esperien- za dei campi di concentramento nazisti. Dopo la sconfitta di Hitler non tornò alla sua professione di architetto, ma si dedicò anima e corpo alla caccia dei criminali sfuggiti alla giustizia. Grazie al suo lavoro ne sono stati assicurati alla giustizia più di mille (tra cui Adolf Heichmann, ideatore dello sterminio di massa) ed é stata confutata l'odiosa teoria di un olocausto inventato ad uso dei mass media (Wiesenthal riuscì a scoprire l'ex nazista che aveva arrestato la famiglia di Anna Frank). Morto all'età di 96 anni (a Vienna il 20 settembre 2005) aveva lottato contro l'indifferenza e lo scetticismo di quanti non hanno mai creduto fino in fondo agli orrori dei campi di sterminio: "E' molto difficile fare in modo che il pubblico comprenda real- mente i crimini di costoroAncora mi devo preoccupare di gente e gruppi che sostengono che l'Olocausto non è mai accaduto". Il centro Simon Wiesenthal, L a M e m o r i a d e l l a S h o a h è f a t t a d i n o m i c o m e Palatucci, Angela, Benoi, Cupertino "Chi salva una vita salva il mondo intero": è il versetto del Talmud che ispira la celebrazione dei Giusti tra le nazioni Continua a pagina 35

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