L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-18-2016

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GIOVEDÌ 18 FEBBRAIO 2016 www.italoamericano.org 28 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | IMPRESA ITALIA ECONOMIA AFFARI AZIENDE Einstein aveva ragione e la ricerca italiana contribuisce a dimostrarlo C ento anni dopo Albert Einstein, trova conferma scientifica la teoria della Relatività Generale grazie a un fondamentale studio che ha rive- lato le onde gravitazionali prodotte nella collisione di due parsec da noi, e risale a quasi un miliardo e mezzo di anni fa, quan- do sulla Terra facevano la loro comparsa le prime cellule evolute in grado di utilizzare l'ossigeno. I RICERCATORI ITALIANI "Questo risultato rappresenta tazionale, arrivate sulla Terra dopo essere state prodotte da un cataclisma astrofisico avvenuto nell'universo profondo. Le onde gravitazionali portano informazioni sulle loro violente origini e sulla natura della gravità, Washington, e in Italia a Cascina (Pisa), nella sede di Ego, il labo- ratorio italiano nel quale si trova l'interferometro Virgo, progetto ideato, realizzato e condotto dall'INFN e dal Cnrs francese con il contributo di Paesi Bassi, de la Recherche Scientifique (Cnrs) francese. Le onde gravitazionali sono state rivelate il 14 settembre 2015 da entrambi gli strumenti gemelli Laser Interferometer Gravitational-wave Observatory buchi neri. Ad aprire uno scenario di scoperte senza precedenti sul cosmo e sulle leggi che regolano lo Spazio, un progetto di ricerca che da un lato vede protagonisti i laboratori americani e dall'altro i ricercatori europei. Soprattutto va detto che è "una scoperta che pre- mia il gruppo di scienziati che ha perseguito questa ricerca per decenni, a cui l'Italia ha dato un grande contributo, figlio di quella scuola che negli anni '70 del sec- olo scorso si formò intorno alle figure di Edoardo Amaldi, Guido Pizzella, Adalberto Giazotto, e che oggi vede i nostri ricercatori protagonisti grazie alla tecnologia di Virgo, l'interferometro italo- francese di Cascina", vicino Pisa. Fernando Ferroni, presidente dell'INFN, l'Istituto nazionale di fisica nucleare spiega che per la prima volta, gli scienziati hanno osservato in modo diretto le onde gravitazionali "il sigillo finale sulla meravigliosa teoria che ci ha lasciato il genio di Albert Einstein" che nel 1915 descrisse la gravità come una manifes- tazione della curvatura dello spaziotempo. LA SCOPERTA Lo spaziotempo è come un tes- suto, ma a quattro dimensioni: le tre spaziali ovvero lunghezza, larghezza e profondità, più il tempo. Secondo la Relatività Generale lo spaziotempo permea tutto l'universo, viene deformato dai corpi e perturbato da masse in movimento. Queste perturbazioni sono le onde gravitazionali che, dalla loro sorgente si diffondono in modo analogo alle increspature sulla superficie di uno stagno, viaggiando alla velocità della luce. Attraverso gli interferometri gemelli è stato per la prima volta possibile osservare le increspature nel "tessuto" dello spaziotempo, perturbazioni del campo gravi- informazioni che non possono essere ottenute in altro modo. I fisici hanno determinato che le onde gravitazionali rivelate sono state prodotte nell'ultima frazione di secondo del processo di fusione di due buchi neri in un unico buco nero ruotante più massiccio. Questo processo era stato previsto ma mai osservato prima. La scoperta è stata annunciata nel corso di due conferenze simultanee, negli Stati Uniti a Polonia e Ungheria. L'importante risultato, pubbli- cato sulla rivista scientifica Physical Review Letters, è stato ottenuto, grazie ai dati dei rivela- tori LIGO (che include la collabo- razione Geo600 e l'Australian Consortium for Interferometric Gravitational Astronomy) e VIRGO che invece fa capo allo European gravitational observato- ry (Ego) fondato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ital- iano (Infn) e dal Centre National (LIGO), negli Stati Uniti, a Livingston, in Louisiana, e a Hanford, nello Stato di Washington. Gli osservatori Ligo finanziati dalla National Science Foundation e operati da CAL- TECH e MIT, hanno registrato l'arrivo delle onde gravitazionali entro una finestra temporale di coincidenza di 10 millisecondi. Il processo di fusione dei due buchi neri, responsabile delle onde gravitazionali rivelate, è un evento accaduto a 410 mega- una pietra miliare nella storia della fisica, ma ancor più è l'inizio di un nuovo capitolo per l'astrofisica – spiega Fulvio Ricci, ricercatore dell'INFN che coordi- na la collaborazione inter- nazionale VIRGO, e professore a La Sapienza Università di Roma – perché nei prossimi anni contin- ueranno ad arrivare altri impor- tanti risultati dagli interferometri LIGO e VIRGO, che oggi sono La scoperta scientifica è frutto della cooperazione internazionale tra Italia, Louisiana e Stato di Washington (per foto e infografiche nelle pagine Ph. Infn) Continua a pagina 29 Fernando Ferroni, presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il ricercatore Infn Fulvio Ricci che coordina la rete internazionale Virgo e Adalberto Giazotto, fisico Infn e "padre" di Virgo

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