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GIOVEDÌ 3 MARZO 2016 www.italoamericano.org 27 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI In Italia meno nascite e più morti: calo demografico storico dal dopoguerra a oggi N e l 2 0 1 5 l e n a s c i t e s o n o state 488 mila (-15 mila), nuovo m i n i m o s t o r i c o d a l l ' U n i t à d'Italia. Il 2015 è il quinto anno consecutivo di riduzione della fecondità, giunta a 1,35 figli per donna. I l T r e n t i n o - A l t o A d i g e s i conferma l'area a più intensa natalità del Paese (seguita piut- tosto a distanza dalla Lombardia e dall'Emilia-Romagna) davanti a l l a C a m p a n i a c o n l ' 8 , 7 p e r mille. In generale, il Nord pre- senta una fecondità superiore (1,41) a quella del Centro (1,33) e del Mezzogiorno (1,29). Le regioni a più bassa natal- ità sono la Liguria (6,5) e la Sardegna (6,7). Oltre alla più bassa natalità, alla Liguria com- pete anche il più alto tasso di m o r t a l i t à . L a P r o v i n c i a d i Bolzano, invece, rappresenta l ' u n i c a r e a l t à d e l t e r r i t o r i o nazionale nella quale la natalità si mantiene ancora superiore alla mortalità (+1,9 per mille). Le zone più interessate dal- l ' a u m e n t o d i m o r t a l i t à s o n o quelle del Nord-ovest, Piemonte e Lombardia registrano incre- m e n t i , r i s p e t t i v a m e n t e , d e l 10,1% e del 10,6%. Nel Centro, Toscana e Umbria mostrano un aumento del 10,3% mentre nel Mezzogiorno un +10,7% si rile- va in Campania POPOLAZIONE ANZIANA Il processo d'invecchiamento prosegue inesorabile il suo cam- mino. Se da un lato l'aumento d e l l a l o n g e v i t à r a p p r e s e n t a indubbiamente una grande con- quista, in quanto testimonia il crescente miglioramento delle condizioni di vita e i progressi compiuti della medicina, dal- l'altro si deve tener presente il calo della popolazione attiva e l'invecchiamento generale della popolazione con il suo impatto sociale e sanitrio. A livello territoriale, non si modifica, quella che è la dis- tribuzione geografica dell'in- v e c c h i a m e n t o . L a L i g u r i a r i m a n e l a r e g i o n e c o n l ' e t à media della popolazione più alta (48,5 anni) e con la più alta per- centuale di individui di 65 anni e oltre (28,2%). A forte invec- chiamento sono anche il Friuli- Venezia Giulia (46,9 anni di età media con un 25,4% di ultra 65enni) e la Toscana (46,5 e 24,9%). In Campania si registra l'età media della popolazione più bassa (41,7 anni) e la quota d i 6 5 e n n i e o l t r e è p a r i a l 17,9%. In complesso, l'età media della popolazione si accresce di altri due decimi, arrivando a 44,6 anni. Diminuisce la speran- za di vita alla nascita. Per gli uomini si attesta a 80,1 anni (da 80,3 del 2014), per le donne a 84,7 anni (da 85). L'età media d e l l a p o p o l a z i o n e a u m e n t a : 44,6 anni. Scende a 39 milioni, invece, la popolazione in età attiva (15- 64 anni) che oggi rappresenta il 6 4 , 3 % d e l t o t a l e ( 6 4 , 5 % u n anno prima). Così come scende la quota di giovani fino a 14 a n n i , d a l 1 3 , 8 a l 1 3 , 7 % d e l totale, in parte frutto della com- p a r s a s u l l a s c e n a d e l l a "piramide per età" della più pic- cola generazione di neonati che si sia mai rilevata nella storia nazionale. Negli ultimi 50 anni l'invec- chiamento della popolazione italiana è stato uno dei più rapi- di tra i Paesi più sviluppati e si stima che nel 2050 la quota di u l t r a 6 5 e n n i a m m o n t e r à a l 35,9% della popolazione, con un'attesa di vita media pari a 82,5 anni (79,5 per gli uomini e 85,6 per le donne). L'andamento demografico italiano registrato al 1 gennaio 2016 (Infografica Istat). Il Paese indica tra le regioni più "anziane" Liguria, Friuli e Toscana e un generale calo della natalità continua da pagina 26