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GIOVEDÌ 3 MARZO 2016 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | CULTURA ARTE LIBRI PERSONAGGI Il concetto di estetica e bellez- za dovrebbe entrare nel nostro essere quotidiano e il "vedere" esserne il tramite. "Bellezza e Verità'" (F. Rella) forse queste parole hanno assunto via via significati diversi, in con- traddizione, fino rendersi invisibi- li, irriconoscibili e quasi scompa- rire nel mondo moderno. Ma la ricerca del bello può oggi espri- mere il suo senso più alto. Credo sia importante che ogni lavoro, progetto, schizzo, disegno o installazione, sia messo a con- fronto con i temi dell'umanità e quindi alle problematiche del mondo contemporaneo. Durante il suo percorso arti- stico si è confrontata anche con gli Usa e la sua società. In Dolomiti-New York svi- luppa il tema della contrapposi- zione tra cultura e natura. Quanto, secondo lei, è diversa la cultura americana da quella ita- liana? E cosa invece c'è di comune, di condiviso, tra Italia e Usa? Nel mondo globale dove tutto e tutti si contattano sul web, molto si è appiattito e le differen- ze si devono cogliere ai margini della cultura ufficiale. E più facile intuire delle differenze all'interno della grande America che nella società globalizzata dove tutto è uguale per tutti. In Italia rimango- no forti ed evidenti i legami profondi con la nostra origine sto- rico-artistica, attraverso stratifica- zioni che vediamo e viviamo anche oggi, e questo, credo, fac- cia molta differenza. 'Oltre il Sacro' di Annamaria Gelmi: dalla 'geometria poetica' della croce al trascendente O gni anno nel Duomo di San Giacomo di Innsbruck, in Austria, durante la Quaresima, la rassegna Kunstraum Kirche promuove il dialogo tra tradizione e moder- nità negli spazi sacri, attraverso opere d'arte contemporanea nelle chiese. Si vuole rinnovare, in chiave moderna, la collaborazio- ne tra chiesa e artisti che ai giorni nostri si sta perdendo. L'arte non più subordinata alla fede, con essa crea un concreto dialogo e un libero confronto. Il comitato scientifico, da ven- ticinque anni, seleziona un artista a livello internazionale per pro- durre un'opera site specific da collocare nel Duomo fino a Pasqua. L'edizione 2016 ha come protagonista l'artista tenti- na Annamaria Gelmi con l'instal- lazione "Oltre il Sacro" in cui riflette tutta la complessità del simbolo della croce. Una forma che viene da lonta- no, alla quale l'artista si è riferita col termine "Perimetri" in quanto memoria delle prime forme architettoniche, come la pianta delle prime costruzioni, quello che solitamente si vede visitando i siti archeologi. In questa forma si racchiudono molti significati non solo religiosi. La croce, come simbolo e forma architetto- nica, esisteva prima del cristiane- simo: era presente nelle piante delle città romane. L'artista non è estranea all'u- tilizzo di questo simbolo nelle sue opere, spesso protagoniste della sua attività dal 1989 ad oggi. Le forme geometriche richiamano alla mente precise strutture architettoniche, espres- sioni di un'autentica "geometria poetica" e di una "bellezza estre- ma, cioè un'armonia assoluta e senza tempo", come lei stessa le definisce. Gran parte dello studio delle sue opere persegue proprio questa armonia assoluta. Il sim- bolo della croce in questo caso però, trova nella sua visione di segno primordiale di ordine cosmico non un punto di arrivo, ma un punto di partenza. È affa- scinante osservare che, come l'e- voluzione che si registra nell'ico- nografia della croce nel corso dei secoli, anche nel percorso dell'ar- tista questa viene solo in un secondo momento associata alla simbologia cristiana. Si passa dunque dal significa- to di cosmico e di divino, non necessariamente religioso, a quello di vita e di morte associa- to, come vuole la fede, alla spe- ranza e alla resurrezione. È in questa nuova visione che "Oltre il Sacro" può essere letta. La grande croce alla base dell'al- tare, centrale rispetto al transetto, come uno specchio d'acqua, rad- doppia la grandezza della cupola grazie a un effetto ottico, ma emana anche un'intensa pulsione al trascendente. Così come la seconda croce, uguale e parallela alla prima, con il suo perimetro luminoso di colore rosso aggiun- ge, ai riferimenti architettonici, elementi emozionali che intrec- ciano un rapporto più personale con chi guarda, quasi ad esprime- re la tensione verso il mistero che è in ognuno di noi. In una società spesso "profa- na" ma anche "multiculturale" come la nostra c'è ancora biso- gno di parlare di sacro? "Oltre il sacro", cioè "Al di là dei santi", mostra che oggi l'in- contro degli orizzonti della com- prensione tra religioni ed estetica è possibile. Al tempo stesso domina una sorta di incertezza rispetto al fenomeno 'religione', nel cui ampio contesto si imma- gina inserita la spiritualità, nel suo rapporto con l'estetica. Al centro della visione arti- stica di quest'opera c'è la croce. Un simbolo che non solo definisce la cristianità ma che fa parte della storia occidenta- le, delle radici della sua cultu- ra. E' anche un'opera di risco- perta identitaria? Un ultimo orizzonte religioso di interpretazione non è, tuttavia, la forma di una croce greca; una forma di "estrema bellezza" e "assoluta armonia senza tempo" di carattere geometrico puro, ma che racchiude in sè molteplici significati: la memoria dei resti archeologici che troviamo in molti siti, un recinto-limite che chiude uno spazio, uno interno e uno esterno. All'interno si può entrare e definire uno spazio o qualcosa che delimita una realtà che va osservata solo dall'ester- no. In questa immagine vedo le forme primarie dell'architettura, quindi anche lo spazio della memoria consapevole, e per que- sto l'abituale punto di vista dev'essere infranto. L'arte consente una rifles- sione più profonda su simbolo- gie o architetture che spesso diamo per scontate anche per- chè siamo tanto "abituati" a vederle che ne perdiamo i significati profondi. Dovremmo forse riscoprire l'importanza di avere una visione più artisti- ca nella nostra quotidianità? BARBARA MINAFRA L'artista trentina Annamaria Gelmi autrice di "Oltre il sacro" L'installazione "Oltre il Sacro" di Annamaria Gelmi riflette tutta la complessità del simbolo geometrico, architettonico, estetico e religioso della croce