L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-17-2016

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GIOVEDÌ 17 MARZO 2016 www.italoamericano.org 41 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO Casamicciola, angolo termale di Ischia T ra le piccole isole del mar Mediterraneo figura Ischia: la più grande fra Capri e Procida nel golfo di Napoli. Ischia è anche la città capoluogo, porto commerciale e turistico, e sede dell'autorità ecclesiastica (la diocesi che sovrintende tutto il territorio dell'isola), nonché degli altri enti distrettuali, civili e militari, che forniscono servizi consortili ai sei comuni in cui l'isola è suddi- visa: Ischia, Barano, Casamicciola, Forìo, Lacco Ameno e Serrara-Fontana. L'isola ha un'estensione di 46 Kmq con una popolazione com- plessiva di circa 60.000 abitanti. Famosa come isola verde, la sua risonanza mondiale non raggiun- ge la fama di Capri, che in qual- che modo beneficia della vici- nanza alla costiera di Amalfi (Positano, Praiano, Ravello, Maiori, Vietri), e della contiguità alla penisola di Sorrento. Insieme a Procida, è riuscita a mantenere una tradizione mari- nara e contadina più genuina, più paesana, che non ha mai ostaco- lato il turismo d'élite, facendone sede privilegiata per il soggiorno di grandi personalità del mondo della cultura. Oggi invece, con il proliferare dei porticcioli turisti- ci, il traffico estivo ha assunto la dimensione del fenomeno di massa. Tuttavia Ischia resta la meta ambita durante le stagioni più miti; e potremmo dire, per tutto il resto dell'anno. Se è vero che non pochi sono quelli che non conoscono il nome di Ischia, ancor più sono quelli che, pur conoscendone nome e nomea, di quest'isola incantevole e ricca di fascino, ignorano che essa è formata da sei laboriose piccole città. Le quali, votate oggi in maniera solidale alle attività turistiche, conservano singolarmente alcune caratteristiche di vita economica e sociale, originali. E già solo per questo aspetto meriterebbero di essere meglio conosciute. All'interno di queste circo- scrizioni territoriali esistono pic- coli centri e piccole comunità rese famose o da scorci paesaggi- stici, (come gli scogli di s. Anna, il borgo marinaro di S.Angelo, la spiaggia dei Maronti, la baia di Sammontano), o da attività eco- nomiche peculiari (settore arma- toriale), o tradizioni popolari locali, o anche da avvenimenti storici e dalla presenza di perso- nalità internazionali; comprese alcune manifestazioni di carattere culturale. Anche se è quasi scomparsa l'attività artigianale della pesca di paranze, presente ormai solo ad Ischia Ponte, permane sull'i- sola una modesta attività agrico- la, una discreta industria armato- riale, una tradizionale produzione artistica delle ceramiche, una rilevante iniziativa terapeutica legata al termalismo: diffuso quest'ultimo su tutto il territorio isolano. Settori che in qualche modo fiancheggiano e assecon- dano il turismo (e nello stesso tempo ne traggono benefici). Tutto il resto della capacità eco- nomica è costituito dall'indotto dalla primaria attività turistica. Quindi non solo turismo, ma anche vita locale delle cittadine con la loro storia popolare, civile, culturale, morale, religiosa, ognuna con una propria autono- ma economia "domestica". In particolare voglio parlare di Casamicciola Terme, a cui torno ogni anno a ritemprarmi dalle fatiche invernali e a respirare i profumi soavi agognati tutto l'anno. Come dice il poeta Eugenio Montale, pensando alla sua Liguria: "Qui delle divertite passioni per miracolo tace la guerra, qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza ed è l'odore dei limoni". La posizione di Casamicciola, adagiata ai piedi del fianco più impervio e, a causa della esposi- zione settentrionale, il più ver- deggiante, del monte Epomeo, la rende la più fortunata fra le sei città a beneficiare del microclima ischitano: ricca d'acque, accarez- zata da costanti brezze, aperta a splendidi tramonti. Se il comune di Ischia col suo porto naturale è l'approdo uffi- ciale per chi arriva sull'isola, Casamicciola ne è il suo secondo porto, ben collegata con la terra- ferma (Napoli o Pozzuoli); men- LUIGI CASALE tre rimane il più importante punto di ormeggio per la flottiglia delle imbarcazioni private a scopo turi- stico. Dicevamo dell'Epomeo. La sua natura vulcanica, lo rende contiguo, dal punto di vista geo- logico e orografico, alla zona dei Campi Flegrei ad ovest di Napoli, e non dissimile dal Vesuvio. Il carattere vulcanico dell'isola è alla base del suo termalismo: fenomeno esteso a tutto il territo- rio isolano e che si manifesta anche nel fondo del mare circo- stante con numerose sorgenti, le cui polle di acqua calda sono visibili lungo le numerose spiag- ge. Ma la regina delle terme è Casamicciola. Non tanto per i numerosi stabilimenti termali adeguatamente attrezzati, fra i più antichi tra quelli ideati in epoca moderna per il benessere e la cura del corpo; né per avere ogni albergo e ogni pensione, e talvolta anche le abitazioni priva- te, fornitura di acqua termale sor- giva; ma proprio per la qualità delle sue acque e dei suoi fanghi. Per spiegare il nome della città ci saranno certamente rico- struzioni più dotte e scientifica- mente più rigorose; a me piace conformarmi ad una etimologia più vicina al pensare (e alla lin- gua stessa) del popolo – fosse anche una paraetimologia! – e cioè ritenere che la parola venga da "casa piccola", "casetta", quasi ad indicare la modesta, l'o- rigine agreste del centro abitato, che come si sa, si era sviluppato a mezza costa del monte Epomeo, privilegiando le attività agricole e, tra queste, la produzione del vino. Una tradizione agricola, quindi, che negli anni ha genera- to fenomeni migratori legati alla ricerca del lavoro, che i giovani trovavano solo sulla flotta mer- cantile (marittimi). Fino a quan- do non si affermò l'attività ter- male e il relativo servizio dell'o- spitalità (alberghetti a conduzio- ne familiare). Il centro della vita cittadina era in alto, lontano dal mare, mentre sulla spiaggia (la marina), dove a causa del deflusso delle acque termali si raccoglieva la migliore argilla, si erano insedia- te numerose fornaci per la produ- zione delle terrecotte: mattoni, vasi, opere ornamentali e in seguito porcellane artistiche. La cittadina fu distrutta dal terribile (e ormai proverbiale) terremoto del 1883. La popola- zione superstite si trasferì a valle, verso la marina, dove trovò rifu- gio in baracconi provvisori, dando origine così ad un nuovo insediamento che ha conservato tuttavia i segni della originaria provvisorietà. Così, anche Casamicciola si aprì ai traffici marittimi e, finalmente, al turi- smo. Oggi la città si presenta su tre livelli altimetrici: al livello del mare, il rione Perrone e la mari- na, lambiti dalla strada panora- mica del lungomare che porta a Lacco Ameno; più su, la zona di piazza Bagni (collegata alla basi- lica di S. Maria Maddalena, patrona della città) dove si trova- no le terme storiche di Casamicciola (le migliori in assoluto di tutta l'isola), le cui sorgenti (il "Gurgitiello") oggi convogliano le loro acque all'in- terno di alcuni stabilimenti ter- mali, gestiti da famiglie del posto (famose le Terme Fiola, in via Ombrasco); e, in alto, la piazza Maio, che corrisponde all'incirca al sito dell'originario centro urba- no abitato prima del terremoto. Se si arriva a Casamicciola dal porto di Ischia, la strada si arram- pica su un costone di roccia lavi- ca, dopo una serie di curve a mezza costa, con il mare in basso a destra e a sinistra la linea di ville e giardini privati, attraversa la località Castiglione, fino a ridi- scendere lentamente al livello del mare per raggiungere il quartiere Perrone. Il costone digradante del Castiglione (antico castello, di cui resta solo il nome nella topo- nomastica locale), oggi è il pro- montorio che chiude una conca verdeggiante, attrezzata di pisci- ne termali in mezzo a foreste di pini ed aiuole fiorite, che rag- giungono la caratteristica spiag- gia, munita a sua volta di tutti i comfort. Per la risalita verso la strada (e il parcheggio) si utilizza una funicolare che collega i vari livelli delle piscine e raggiunge il ristorante panoramico. Giunti al Perrone, la strada si affaccia sul mare. Continuando per via Girardi (il lungomare), l'abitato è sulla sinistra: abitazio- ni private, ville, qualche albergo, il convento dei Padri Passionisti con la chiesa di S. Gabriele, bar e negozi, fino al porto con la piaz- za Marina completamente rinno- vata, dove è il centro delle pas- seggiate e degli incontri; e dove, non lontano, si possono vedere le imbarcazioni del porticciolo turi- stico. Superato il porto e alcuni stabilimenti balneari, la strada panoramica si collega con il comune di Lacco Ameno. Il Parco Termale Castiglione di Casamicciola dispone di 10 piscine di cui 8 alimentate da acque termali

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