L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-31-2016

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GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO Secoli di fascino e storia: la suggestione dei castelli piemontesi tappe va sicuramente incluso il Forte di Gavi, situtato su una preistorica "rocca" naturale, che ancora oggi sovrasta l'abitato di Gavi, e sulle fondamenta di una qualche remota fortificazione di epoca pre-romana. Nel corso dei secoli il Castello di Gavi subì molteplici interventi Malaspina di Rocca Grimalda, edificato nel Duecento, è situato in posizione dominante sull'am- pia valle dell'Orba. Appartenne ai marchesi di Gavi e ai Grimaldi, patrizi genovesi, pro- prietari del feudo dal 1570 e completata dagli stessi a fine Settecento. Recentemente il giar- dino è stato restaurato e inserito nell'elenco dei giardini storici della Regione Piemonte. Le prime notizie del castello di Tagliolo risalgono al 976 quando Ottone I concesse il Monferrato in feudo al marchese Aleramo I. La torre d'avvista- mento, alta 38 metri, domina un'ampia zona di vigneti dell'Alto Monferrato, da sempre riconosciuti fra i migliori per la produzione del Dolcetto d'Ovada. Costruito nel XII secolo, il Castello di Trisobbio è situato in uno dei borghi più antichi del Monferrato, forse di origini etru- sche. Recuperato dalla rovina nel 1900 venne interamente restaura- to, su progetto di Alfredo d'Andrade, e oggi accoglie un ristorante e un albergo di charme. Castello di Redabue, la cui origine risale probabilmente al XIII secolo, sorge nel comune di Masio ed è residenza storica di proprietà della famiglia Doria Lamba e si offre ai turisti con una chiesa disegnata dall'archi- tetto Juvarra e il bellissimo parco di circa dieci ettari caratterizzato da lunghi viali e grandi prati. Castello di Piovera, castello di Sannazzaro Giarole, castello di San Giorgio Monferrato, castello Podestarile, Castelnuovo Scrivia, rappresentano altrettante tappe di un percorso che conduce attra- verso le colline alessandrine alla scoperta di un territorio di grande fascino storico. Il viaggio ideale potrebbe includere l'uso del camper, da parcheggiare all'ombra di una delle straordinarie fortezze per poi attraversarne il paessaggio in sella a una bicicletta. E tra le come un massiccio blocco paral- lelepipedo a due piani e ha cono- sciuto alterne fortune nei dieci secoli di vita. A partire dal 1014 e per i suc- cessivi cinque secoli, Bergamasco, con il suo castello, appartenne al Marchesato d'Incisa e ne rappresentò una importante roccaforte. Trasformato dal marchese Moscheni, nel 1662, in maniero residenziale, oggi con il giardino a impianto ottocentesco e con l'a- rea divisa da vialetti che si svi- luppano lungo l'edificio, ospita una serie di cimeli conservati dallo scenografo Carlo Leva nel corso della sua carriera e riper- corrono la storia artistica del suo sodalizio con il regista Sergio Leone. La roccaforte di Camino domina le colline del Basso Monferrato con la sua mole maestosa e solenne. La costruzio- ne del castello ha avuto inizio per volontà dell'episcopato di Asti, ma da secoli famiglia Scarampi ne è feudataria. Nella cappella del maniero è conserva- to un trittico di attribuzione a Macrino d'Alba. Per ospitare Vittorio Emanuele II fu comple- tamente riarredata e ridecorata una sale del I piano denominata perciò "Sala del re". Totalmente isolato dal paese di Casaleggio Boiro sorge invece l'omonimo castello, set per alcu- ne scene di una famosa versione televisiva dei "Promessi sposi" diretta da Sandro Bolchi e con attori di fama tra cui Tino Carraro, Marisa Merlini, Lilla Brignone, Paola Pitagora, Nino Castelnuovo. Nello sceneggiato il castello rappresentava il nido d'a- quilla dell'Innominato. Costruito probabilmente nel VIII secolo, il castello di Gabiano sorge a picco sul Po e possiede magnifici corti- li interni con pozzi e numerosi dettagli di epoca medievale. Nel parco, il cui labirinto costituisce uno dei rarissimi esempi docu- mentati nell'ambito dei giardini storici del Piemonte, si osservano anche scorci di giardino all'italia- na. Proseguendo nel viaggio dell'architettura fortificata si sco- prono i castelli di Novi Ligure, di San Cristoforo, di Pozzolo Formigaro e il Palazzo Spinola Rocchetta Ligure per poi arrivare al castello di Morsasco (apparte- nuto inizialmente ai Malaspina), il cui parco si apre a ventaglio sul panorama delle colline del Monferrato e nel cui interno è possibile ammirare la splendida sala della Pallacorda. Il castello di Prasco da tre secoli è l'abitazione dei conti Gallesio-Piuma e sorge su un ampio terrapieno dotato di tre giardini pensili a livello delle sale, circondato dal parco storico formato da antiche cultivar di alberi da frutto piantati dal conte Giorgio Gallesio, illustre scien- ziato, diplomatico e, soprattutto, studioso della natura. Il maniero architettonici che per volontà della Repubblica di Genova, furono affidati tra gli altri al frate domenicano Vincenzo da Fiorenzuola, al secolo Gaspare Maculano. Costui è noto anche per essere stato, fra l'altro, l'in- quisitore al processo contro Galileo Galilei. continua da pagina 38 Il castello di Piovera nasce come fortezza per la difesa del territorio nel XIV secolo su precedenti accampamenti romano, longobardo e carolingio Il Castello di Gabiano, citato dalle fonti già nell'VIII secolo, è tra i più antichi e i più vasti del Monferrato

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