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GIOVEDÌ 14 APRILE 2016 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Angelo J. Di Fusco, CPA Tax preparation & planning Financial statements & accounting Financial planning & budgeting Quickbooks professional advisor & small business consulting Let's team up to cut your taxes 25 years experience Parliamo italiano 818/248-9779 www.difusco.com HERITAGE MEMORIA IDENTITÀ STORIA RADICI L'evoluzione educativa dalle scuole di pensiero all'equilibrio interiore LUIGI CASALE I n antichità non mancava l'at- tenzione pedagogica nei con- fronti della gioventù in forma- zione. Ma la scuola era chiamata con altre parole. Sia nelle realtà sociali di maggior democrazia, sia in quelle oligarchiche, sia presso le tirannidi. Inoltre si deve ritenere che nelle diverse classi sociali, ai vari livelli, i sistemi educativi vigenti, empirici o isti- tuzionalmente strutturati, non fossero tutti uguali nello spazio e nel tempo. Cinosarge (quelli di Antistene, discepolo di Socrate; dal nome della località poi quei filosofi furono detti "cinici": i cani), Stoà (la scuola di Zenone di Cizio), il Giardino (di Epicuro), oppure erano indicate con i nomignoli attribuiti a maestri e adepti (i pitagorici, i sofisti). Sto parlando di scuole filoso- fiche. Paideia era l'educazione del ragazzo (pais), essendo sophìa la sapienza o l'equilibrio interiore, e filosofi, a rigore, gli amici della saggezza. Ma già prima delle scuole filosofiche c'erano altre forme di aggregazioni giovanili, maschili o femminili, che, guidate da edu- catori, praticavano percorsi di formazione. La letteratura e la cultura materiale sono ricche di descrizioni e di scene che rappre- sentano una vivace ed elevata attività educativa della gioventù nella società greca: danza, lotta, attività fisica, pratiche femminili. Dalle narrazioni mitologiche alle rappresentazioni di scene di vita, fino alle manifestazioni pub- bliche a carattere religioso di tipo panelleniche (come i giochi) o quelle di singole città (poleis) come il teatro e i riti funebri, apprendiamo tutte le occasioni in cui si cimentavano giovani e Per l'antica Grecia si parla in generale di paidèia (sistema e concezione pedagogica) per indi- care tutta una serie di orienta- menti ideali, di attività, di orga- nizzazioni tese alla formazione dei giovani. Solo dopo gli storici del pensiero e della sua evoluzio- ne hanno definito scuola alcuni gruppi di seguaci di singoli filo- sofi, "scuole di pensiero" i cui nomi ritroviamo nelle sillogi di storia della filosofia greco-roma- na. Queste piccole comunità, tra i contemporanei, ebbero nome dal posto dove esse si riunivano: Accademia (i seguaci di Platone), meno giovani in nobili attività del corpo e dello spirito. E per l'età ellenistica dobbiamo aggiungere la creazione di grandiose bibliote- che nelle capitali degli stati nati dallo smembramento dell'impero di Alessandro. Ma prima ancora in determinati ambienti sociali avevano funzionato il tìaso, il ginnasio e la palestra, tutti luoghi di incontro e di formazione per la gioventù. Possiamo concludere che in Grecia la formazione della gioventù era curata dalle singole poleis (città), dai discepoli dei grandi maestri, da liberi pensatori o dalle famiglie più importanti. Fine Seconda Parte