L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-28-2016

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/672595

Contents of this Issue

Navigation

Page 26 of 43

GIOVEDÌ 28 APRILE 2016 www.italoamericano.org 27 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | visse dando fondo a tutta la sua inventiva. E' di quegli anni una delle sue creazioni più popolari, le famose zeppe di sughero, scar- pe solide e leggere, brevettate nel 1936 e subito copiate da tutti gli stilisti. Acquistato con grandi sacrifi- ci P alazzo S pini F eroni a Firenze, Ferragamo vi creò la sede della sua azienda ma il suo nome ormai viaggiava in tutto il mondo. Nel 1940, in piena guer- ra, riuscì trovò anche il tempo di s pos ars i con Wanda M iletti, figlia del medico condotto di Bonito. Terminata la guerra, il mar- chio Ferragamo spiccò il suo ultimo balzo verso il mito. Riconquis tò alla grande Hollywood con una infinita serie di prodotti eleganti e frivoli, biz- zarri ed esclusivi. Il desiderio di vita, di stravaganza, di allegria, dopo tanta distruzione e morte portarono Salvatore a creare scarpe con i tacchi a spillo altis- simi rinforzati in metallo e un sandalo invisibile con la tomaia in filo di nylon, creazioni memo- rabili che gli valsero l'Oscar della Moda, il "Neiman Marcus Award", assegnato nel 1947 per la prima volta ad un calzolaio. La sua clientela vantava ormai nomi altisonanti. Personaggi come Greta Garbo, Anna Magnani, i D uch i di Winds or, A udrey Hepburn arrivavano a Firenze, Ferragamo, il calzolaio partito dall'Irpinia che portò stile e bellezza ai piedi di Hollywood consegnando la forma del loro piede e commissionando le loro s carpe. F erragamo decis e di avviare una prima meccanizza- zione della s ua produzione, tenendo però sempre sotto stret- tissimo controllo la produzione e lasciando alla mano umana tutta la parte della rifinitura. Un mes- saggio chiaro al mondo dell'in- dustria, un messaggio raccolto con coraggio e determinazione dalla moglie e dalla prima figlia Fiamma, che subentrarono al grande artigiano dopo la sua morte, avvenuta nel 1960. D opo la morte, F iamma, mantenne la capacità di dare al marchio quella continuità storica essenziale per proiettarlo al di là del suo capostipite, arrivando anche lei a conquistare nel 1967 leader del settore presente su tutti i mercati del mondo, con una gamma di prodotti che vanno dalle calzature ai profumi, agli occhiali, che non ha più i tempi di produzione con cui lavorava Salvatore ma che, pun- tando sempre sulla qualità, sod- disferebbe ancora il piccolo arti- giano di Bonito, conquistatore del sogno americano. il N eiman M arcus F as hion Award, a riconoscimento delle grandissime doti stilistiche. Un riconoscimento che negli Usa gli fu attribuito con il Saks Fifth Avenue Award nel 1969, il titolo di Designer dell'anno nel 1988 e il Fashion Footwear Association of New York Medal of Honor nel 1993. Oggi Ferragamo è un'azienda continua da pagina 26 La creatività del marchio è omaggiata sui palcoscenici internazionali. Salvatore Ferragamo ed Emilio Schuberth mostrano i sandali "Kimo" nel 1951 (Ph. David Lees - Museo Ferragamo di Firenze) Ferragamo con i suoi operai. Creatività e artigianalità gli valsero l'Oscar della Moda, il Neiman Marcus Award, nel 1947: prima volta a un calzolaio IMPRESA ITALIA ECONOMIA AFFARI AZIENDE

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-4-28-2016