L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-28-2016

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GIOVEDÌ 28 APRILE 2016 www.italoamericano.org 28 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | S i sono conclusi i lavori di ristrutturazione interna dei locali che ospitano l'Archivio storico dell'Opera della Metropolitana di Siena, la sede che conserva i più antichi documenti storici e artistici riguardanti la costruzione della Cattedrale e del suo corredo decorativo e che oggi costituisco- no il patrimonio museale del Duomo di Siena. I locali che ospitano l'Archivio storico erano già stati ristrutturati e adibiti a questa fun- zione nel 1951, all'epoca del ret- tore Umberto Sterbini Del Vescovo, mentre il fondo archi- vistico aveva subito un interven- to di riordino nei primi anni Novanta da parte del prof. Stefano Moscadelli, che, come risultato finale, vide la pubblica- zione dell'Inventario L'archivio dell'Opera della Metropolitana di Siena. Con l'ultima ristruttura- zione si è provveduto a riorga- nizzare l'ambiente in linea con le norme vigenti in quanto a sicu- rezza, a realizzare strutture con- sone alla conservazione più ido- nea dell'intero patrimonio archi- vistico e ad intervenire sulla documentazione prodotta dall'Ente negli ultimi 30 anni per poterla inventariare e riversare nel fondo storico. Il fondo storico dell'Archivio dell'Opera Metropolitana è di fondamentale importanza per la storia del patrimonio artistico- architettonico, e non solo, della città di Siena, poiché custodisce la documentazione relativa alla Fabbrica della Cattedrale e a tutti gli affari gestiti dalla Fabbriceria senese, già a partire dai primi anni del XIII secolo, oltre ad una piccola collezione di pergamene risalenti addirittura all'XI sec. Il documento più antico custodito è un atto notarile data- to maggio 1085; vi troviamo poi un importante fondo musicale, costituito da una notevole quan- tità di partiture di musica sacra; una nutrita collezione di disegni, stampe, fotografie, tra cui le più importanti sono esposte alle pareti dei locali. In particolare sono da segnalare quattro proget- ti architettonici su pergamena databili tra il 1315 e il 1339. L'archivio ha dato una nuova e più idonea sistemazione anche alla collezione di libri corali, che per la loro particolare struttura (cartacei o pergamenacei, con rilegature in legno, cuoio e metallo) necessitano di armadi con un buon sistema di areazione e che permettano di poter dare loro una disposizione che non comprometta le rilegature origi- Nuovi archivi per l'Opera Monumentale di Siena, custode della storia dal 1180 nali. È stato possibile, in occa- sione della riapertura, ammirare alcuni pezzi pregiati come la più antica pergamena del diplomati- co conservato nella sede dell'Opera, atto notarile del 1085; testimonianze estratte dal "Libro dei documenti artistici", in particolare manoscritti auto- grafi relativi ad interventi sculto- rei ed architettonici di artisti del calibro di Lorenzo Ghiberti, Donatello, Jacopo della Quercia; un "Libro di entrata e uscita" relativo agli anni 1339-1340, con riferimenti alla spese sostenute per il progetto e la costruzione del cosiddetto Duomo Nuovo; un disegno artistico della cancellata del Pulpito di Nicola Pisano, rea- lizzato dall'architetto senese Agenore Socini; un libro corale (Graduale della Domenica di Resurrezione fino alla domenica XIII dopo la Pentecoste) del secolo XV, miniato da Sano di Pietro. L'Opera della Metropolitana di Siena, documentata fin dal 1180, è una delle più antiche isti- tuzioni italiane ed europee. Dalla metà del XIII secolo l'Opera appare già ben definita sul piano istituzionale essendo dotata di un'autonoma struttura burocrati- ca, di un cospicuo patrimonio immobiliare e di una sede ammi- nistrativa. Al vertice dell'ammi- nistrazione venne previsto un operaio, affiancato da un gruppo di consiglieri e da uno scrittore con compiti di registrazione con- tabile, sostituito da un vero e proprio tesoriere (Camerlengo) a partire dal 1362. Nel 1545 la struttura e le fun- zioni attribuite nel Trecento all'Opera subirono una profonda modifica. Al vertice dell'Opera venne previsto un rettore, eletto dalle massime istituzioni cittadi- ne e un consiglio di nove "Savi", uno dei quali scelto tra i canonici della Cattedrale. Le norme cinquecentesche trovarono applicazione per tutta l'età moderna anche se la nomina del rettore divenne prerogativa del Granduca di Toscana. Negli ultimi decenni del XVIII secolo i granduchi modificarono l'assetto dell'Opera finchè nel 1790 venne soppresso l'ufficio dei Savi ed affidata al Rettore ogni responsa- bilità amministrativa, in collabo- razione con un bilanciere per la cura degli affari contabili e di un cancelliere per l'esecuzione di ogni incombenza burocratica. Dopo l'Unità d'Italia l'Opera del Duomo fu sottoposta come tutte le altre Fabbricerie alla legislazione dello Stato unitario. Attualmente è una onlus dotata di consiglio di amministrazione, rettore e segretario. Il Consiglio di Amministrazione è composto da sette membri, cinque nomina- ti dal Ministro dell'Interno e due dall'Ordinario Diocesano. FABRIZIO DEL BIMBO Tra i preziosi documenti conservati nell'Archivio storico di Siena ci sono antichissime partiture di musica sacra Il Duomo di Siena è uno dei massimi capolavori del gotico italiano. Costruito tra il 1215 e il 1263, vide l'aggiunta della lanterna del Bernini nel XVII secolo SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO

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