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GIOVEDÌ 28 APRILE 2016 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Percorso museale a Cortona rivela San Francesco attraverso Fra Elia, l'amico poi scomunicato A Cortona un museo dedica- to a San Francesco d'Assisi e a Frate Elia. Cinque sale a fianco della Basilica per "un viaggio immerso nella storia" in uno degli scenari di maggior valore culturale e architettonico nella provincia toscana di Arezzo. Un progetto pensato per mettere in luce una delle chiese più importanti di Cortona, rinata dopo una serie di interventi di recupero. Tutto è partito nei primi anni del 2000, quando Padre Antonio mise mano alla riapertura della chiesa e del convento e predispose i primi lavori di ristrutturazione di quella che è considerata l'archeti- po di tutte le chiese francescane del mondo e quella sulla quale è stato costruito un nuovo modo di concepire la divulgazione della fede. "Tutto ciò l'ho voluto con tutte le mie forze - ha detto Padre Antonio - per rivalutare fra Elia, un confratello per secoli bistratta- to e ricoperto di menzogne. Lui fu un grande uomo e un grande religioso, amico fraterno del poverello di Assisi, ed è grazie a lui se abbiamo i dettami di San Francesco perché lui seppe orga- nizare e regolamentare l'ordine dei frati di cui io sono un rappre- sentante. Ma fu anche un grande politico, un eccellente architetto e tante altre cose ancora che dob- biamo scoprire. In funzione di ciò abbiamo dato vita all'associazio- ne "Centro studi frate Elia", per- ché tutti dobbiamo studiarlo, e mi riferisco anche agli abitanti del mondo, se vogliamo rintrac- ciare le verità riguardanti il suo genio. Il museo non è un'area museale tradizionale, si distacca completamente da questa logica. Sarà diverso perché sarà un luogo di valorizzazione e di conoscen- za". Il professor Angelo Molfetta, curatore della struttura museale, ha spiegato che non ci sarà una gran serie di oggetti ma piuttosto spazi di meditazione e riflessio- ne. L'area museale sarà distribui- to in cinque locali, che poi sono cinque sezioni specifiche, situate a piano terra dell'ala sinistra del complesso conventuale. Ce ne sarà una dedicata alle stelle, per- chè fra Elia era anche un astrono- mo, non a caso la chiesa di S. Francesco è costruita seguendo fedelmente delle bisettrici astrali che congiungono dei punti del firmamento che si riferiscono a periodi temporali precisi riferiti all'esistenza di Francesco. Anche il luogo scelto per l'edi- ficazione del complesso architet- tonico fu deciso dal frate in con- LILLY MAGI La chiesa di San Francesco a Cortona fu costruita nel 1245 seguendo le coordinate astrali di Gerusalemme siderazione del fatto che le coor- dinate stellari collegavano Cortona direttamente con Gerusalemme. Il sindaco Francesca Basanieri ha ricordato e sottolineato l'im- portanza di questo evento per tutta la comunità e in particolare perchè testimonia quanto solidi siano i rapporti di collaborazione fra l'amministrazione e la confra- ternita dei frati francescani. Collaborazione e amicizia che esiste dal 1200 in quanto fu pro- prio l'ente locale di allora a dona- re a fra Elia il terreno su cui oggi sorge il complesso francescano. Chi era Elia? Nacque ad Assisi attorno al 1180, ma viene chiama- to "da Cortona" perché visse a lungo nella cittadina toscana, dove morì nel 1253. Studiò ad Assisi e poi a Bologna materie giuridiche ed era dotato di parti- colari capacità organizzative. Entrato nell'Ordine francesca- no, divenne presto ministro pro- vinciale di Oriente. Era molto sti- mato da Francesco che lo riportò con sé in Italia dopo il viaggio in Terrasanta e lo nominò suo vica- rio. Dopo la morte di Francesco, Elia si distinse per la direzione dei grandiosi lavori di costruzione della Basilica di San Francesco e dal 1232 al 1239 fu Ministro generale dell'Ordine. Come Generale egli, frate laico (non sacerdote), continuò a favorire l'ingresso di laici nell'Ordine suscitando la viva opposizione di molti frati sacer- doti e dei ministri provinciali che invece spingevano per una rapida clericalizzazione. Altro motivo di opposizione fu la centralizzazione dell'Ordine a scapito delle singo- le realtà provinciali. Elia fu per molto tempo il principale soste- gno di Santa Chiara nella sua lotta per mantenersi fedele all'in- segnamento di Francesco, richie- dendo con insistenza al Papa il riconoscimento del "privilegio dell'altissima povertà". Dopo la deposizione dal gene- ralato si ritirò a Cortona, all'ere- mo delle Celle. Nel suo intento di riconciliare i poteri universali, Papato e Sacro romano impero, prese posizione nella grandiosa lotta tra Papato e Impero, appog- giando sostanzialmente la politica di Federico II di Svevia, dal quale ricevette delicati incarichi diplo- matici in quanto amico e consi- gliere. Fu proprio questo il moti- vo fondamentale per cui incorse nella scomunica, che fu resa pub- blica ed effettiva nel 1240. Un suo riavvicinamento al Papato si ebbe solo dopo la morte di Federico II, avvenuta nel 1250 ma solo pochi giorni prima della morte, il 22 aprile 1253, ottenne il perdono per i "peccati politici" che aveva commesso. L'unico ritratto dal vero di Fra Elia, presogli da Giunta Pisano nel Crocefisso di Elia del 1236, è sparito nel 1624 GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO