L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-28-2016

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GIOVEDÌ 28 APRILE 2016 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Appartenenze che legano come radici anche quando si vola oltreconfine GIANFRANCO GIUSTIZIERI L a parola è l'essenza stessa della comunità umana attra- verso la quale si costruis- cono rapporti, si sviluppano pen- sieri, si aprono confronti, si dif- fondono culture, si ricordano i tempi trascorsi e si proiettano nuove realtà. La parola va ben oltre il sem- plice simbolo grafico o sonoro: è un significante che racchiude sig- nificati individuali e collettivi secondo i contesti sociali di riferi- mento ed ancora, "la parola è una cosa profonda, in cui per l'uomo d'intelletto son nascoste inesauri- bili ricchezze", come dice Gabriele d'Annunzio nel suo romanzo Il piacere. Riflessioni, frammenti letter- ari tornati in memoria di fronte al significativo titolo del nuovo libro di Goffredo Palmerini "Le radici e le ali. Storie, curiosità ed annotazioni sulla più bella Italia nel mondo", edizioni One Group, L'Aquila, 2016. Palmerini non poteva scegliere due significanti più incisivi, come radici ed ali, per dare una dimen- sione etica e valoriale alle oltre trecento pagine del suo volume che, scrigno prezioso, si apre e porta nel mondo storie e fatti, curiosità e annotazioni, immagini e ricordi, memorie di tempi pas- sati e luci di nuovi futuri. Due parole quasi magiche, evocative, piene di fascinazioni individuali e collettive che riman- dano alla capacità di tradurre in immagini le realtà di appartenen- ze mai cancellabili (familiari, sociali, di territorio) per andare oltre, oltre confine. Inoltre la copertina entra in simbiosi con le parole e le com- pleta: due bimbi in veste di esploratore l'uno ed aviatore l'al- tro in un aereo metaforizzato da un'antica valigia dell'emigrante, contrassegnata dai colori della patria natia, che s'innalza verso cieli lontani: "A tutti i bambini migranti" è la dedica, bambini divenuti o che diverranno grandi, volati via per esigenze sconosciute, ma che il libro aiuterà a non dimenticare. Sesto volume di quella che potremmo ormai chiamare col- lana editoriale dopo Oltre con- fine, Abruzzo Gran Riserva, L'Aquila nel mondo, L'altra Italia e L'Italia dei Sogni: ogni libro è un viaggio che annulla gli spazi geografici, ogni testo un tempo di scrittura. Dopo una preziosa presen- tazione del grande drammaturgo Mario Fratti che riconosce in Palmerini "uno stile impeccabile, chiaro, nitido, preciso", Lucia Patrizio Gunning, docente presso il Dipartimento di Storia della University College London, nella sua autorevole prefazione accred- ita all'autore: "esempi sempre confortanti e convincenti del fatto che quella dignità, quella normal- ità, quella ricerca di se stessi, alla fine dà i suoi frutti. Che una volta spiccato il volo, le ali si aprono e prendono simbolicamente in mano la nostra vita, mentre le radici ci riportano al senso di appartenenza in questo straordi- nario viaggio di emigrazione". Infatti così è. Nello scorrere le pagine dei cinquantacinque rac- conti che si dipanano tra cronaca, fatti, ricordi, è sempre costante la simbiosi tra il prima e il dopo nella linea del tempo secondo i vari momenti dell'esperienza migratoria: c'è ieri con le sue profonde radici e ancestrali richi- ami (Stoccolma, l'Abruzzo perde proteso verso il vuoto fa da soglia tra le opere d'arte testimoni della storia e la sublime bellezza d'una natura incontaminata", oppure in occasione della presentazione del libro Anatomie degli Invisibili di Tiziana Grassi, "Ora, sono quasi a destinazione, alla Biblioteca Centrale di Roma, a Castro Pretorio. Nei primi anni dell'era imperiale questo luogo a ridosso della città eterna era un'area malfamata e funerea, ospitando il Campus sceleratus dove le Vestali che avevano infranto il voto di castità venivano sepolte vive. Vi trovarono poi allocazione anche i Castra Praetoria, in seguito ricompresi entro le mura aure- liane. I Castra Praetoria erano le antiche caserme dove alloggia- vano le guardie pretoriane, costruite al tempo di Tiberio". Che altro dire? Sicuramente molto. Forse un saggio potrebbe esplorare ogni singola pagina alla scoperta delle tantissime preziosità e raccordare le diverse aree tematiche: l'emigrazione, la cultura, i personaggi, i luoghi, la storia ed altro ancora. Per ora ci fermiamo qui. Al lettore il piacere di percorrere le pagine per veico- lare alla sua sensibilità e cultura quel messaggio che il titolo intende finalizzare. un figlio appassionato della sua terra), c'è oggi con realtà diverse spesso coronate da successi (a Washington, conferito a Laura Benedetti il Premio Noiaw), c'è domani con l'auspicio di nuovi futuri (La Puglia, tra emigrazione e internalizzazione). Un'antologia diversificata dove risaltano per- sonaggi/protagonisti (Tiziana Grassi, Mario Fratti, John Fante, Laudomia Bonanni) e gente della memoria (I minatori di Marcinelle), luoghi sconosciuti e città martoriate (Amaseno, L'Aquila, Taranto), ricorrenze e cultura (il Columbus Day a New York, la pubblicazione del Dizionario delle Migrazioni ital- iane nel mondo) e tanto altro ancora. Inoltre c'è quello che si potrebbe definire "il racconto nel racconto". Infatti ogni singolo testo raccoglie percorsi culturali che s'innestano nelle pagine ed entrano nella narrazione. Ogni occasione espositiva dà luogo a pause di riflessione con storie di ieri, informazioni, notizie, descrizioni e suggestioni: preziosi frammenti che compongono le varie tesserine del mosaico narra- tivo. Come nella descrizione del Premio "Città di Roccamorice" dove "Uno sperone di roccia CULTURA ARTE LIBRI PERSONAGGI Goffredo Palmerini è autore di libri dedicati ai racconti dell'emigrazione italiana di ieri e di oggi La copertina di "Le radici e le Ali. Storie, curiosità ed annotazioni sulla più bella Italia nel mondo"

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