Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/684093
GIOVEDÌ 26 MAGGIO 2016 www.italoamericano.org 40 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | RED CARPET PROTAGONISTI RECENSIONI FESTIVAL È passato da Los Angeles il talento attoriale e canoro di Mita Medici M ita Medici, nome d'arte di Patrizia Vistarini, da anni è nell'immaginario degli italiani per il talento e l'e- nergia con cui affronta ogni aspetto del mondo dello spettaco- lo. Figlia dell'attore Franco Silva e sorella di Carla Vistarini, autri- ce e scrittrice di successo, Mita a soli 15 anni vinse il concorso Miss teenager e recitò nel film "L'estate" di Paolo Spinola cui seguì "Pronto c'è una certa Giuliana per te" di Massimo Franciosa. Nel 1972 Garinei & Giovannini le affidarono la parte di Margie in "Ciao Rudy", dove recitava con Alberto Lionello e Loredana Bertè. Il grande pubbli- co la conobbe con "Canzonissima 1973", la nota trasmissione televi- siva condotta a fianco di Pippo Baudo. Nel 1978, la show-girl si tra- sferì negli Stati Uniti, per fre- quentare il Lee Strasberg Theatre Institute a Santa Monica in California e poi l'Actors Studio a New York. Ritornata in Italia, riprese l'attività dividendosi tra cinema, teatro e televisione. In teatro ha recitato in opere importanti quali "Don Giovanni e Faust", "Sogno di una notte di mezza estate", "Il Gattopardo", "Il mercante di Venezia". Recentemente ha portato in scena "Mita Medici canta Franco Califano", recital diret- to da Silvano Spada, presentato al Teatro Comunale di Todi, durante il Festival del 2015. Com'è nato il progetto? Silvano Spada, direttore arti- stico del Festival, ha voluto dedi- care uno degli spettacoli dell'edi- zione 2015 a un cantautore italia- no, la scelta è ricaduta su Califano, definito un poeta alla ricerca di un contatto quasi filoso- fico con le persone e le cose. In quel periodo avevo incon- trato Spada per presentargli un altro progetto e coincidenza volle che mi cercasse per il recital con le canzoni di Franco. All'inizio ero un po' perplessa, per la parti- colarità della cosa, però ho capito che l'intento era valorizzare il poeta, l'autore di pezzi meravi- gliosi. Il pubblico ha apprezzato l'ini- ziativa, sono state due serate entu- siasmanti, una vera e propria magia; siamo riusciti a realizzare uno spettacolo di cui si sentiva il bisogno. In scena, oltre a me, c'e- rano cinque musicisti e quattro ballerini, la performance è stata emozionante, rigorosa e con tanto affetto verso Franco. Il teatro Comunale di Todi, meraviglioso di per sé, era pieno fino all'ultimo balcone, pensava- mo di rappresentare lo spettacolo soltanto in quelle due date ma vista l'accoglienza lo rifaremo a Roma ai Giardini della Filarmonica, nell'ambito di una rassegna teatrale, quindi appor- tando alcuni cambiamenti. Stiamo WILLIAM MOLDUCCI Garinei & Giovannini, poi in tele- visione feci "Al cavallino bianco" con Paolo Poli e Gianrico Tedeschi, per la regia di Vito Molinari. Mi sono cimentata nel teatro di ricerca grazie a "Don Giovanni e Faust" di Grabbe, un testo meraviglioso pur se poco rappre- sentato. Ritengo Giancarlo Cobelli un grande regista e l'ave- re recitato ne "Il mercante di Venezia" è stata una tappa impor- tante della mia carriera teatrale. Tra i lavori più recenti ho amato molto "Alda, sono nata il 21 a primavera", in cui interpretavo Alda Merini, raccontando alcune delle sue cose personali. Ho conosciuto Alda, una donna straordinaria, particolare, piena di umanità e sagacia, che mi aveva molto in simpatia. Tra le sue esperienze c'è anche quella dei corti, tra cui "Elena", dove ha recitato con Franco Nero. Il film di Bitonti era stretta- mente legato a "Fedra" e faceva parte di una trilogia che per tanti dal 1978, frequentai il Lee Strasberg Theatre and Film Institute. Era l'epoca in cui stava- no emergendo Robert de Niro e Al Pacino, e, con l'aiuto di un amico ebbi l'occasione di trasfe- rirmi a Los Angeles. Verso la fine degli anni '70 gli attori italiani erano stimati e ben accettati, grazie alla fama del nostro cinema e a registi come Federico Fellini e Luchino Visconti. Feci il colloquio d'am- missione con Anna Strasberg, a cui espressi il desiderio di cresce- re professionalmente e di cono- scere la realtà americana. Durante la frequentazione del corso si creò un bellissimo clima di collaborazione con gli altri allievi, inoltre, ci fu l'occasione di incontrare nuovamente Robert de Niro, conosciuto in precedenza a New York. Grazie alla fama acquisita in Italia, potevo contare su una certa popolarità che mi permetteva di lavorare: ricordo con piacere gli spot pubblicitari girati in Messico, a Vera Cruz. Qualche anno prima, nel 1965, dopo avere vinto il concorso di Miss teenager, rappresentai il nostro Paese a Los Angeles. In quel periodo la disciplina nei con- corsi era molto severa, quasi come in caserma. Una sera ebbi l'occasione di sgattaiolare fuori dall'albergo per vedere un po' la città, la mia attenzione fu catturata da un sound originalissimo, si trattava dei Doors di Jim Morrison, in uno dei loro primi concerti. Mi ricordo ancora l'ef- fetto che mi fecero quelle canzoni guerre. I due cortometraggi hanno partecipato a numerosi festival una grande emozione ritornare negli Stati Uniti dove, a partire e il delirio della gente che le ascoltava. pensando a qualche altra serata per quest'estate e soprattutto per la prossima stagione teatrale. Il teatro è una delle sue pas- sioni. Quali lavori l'hanno coin- volta maggiormente? Adoro tutti i lavori che ho fatto, il teatro si deve amarlo veramente perché è impegnativo e viscerale. L'esordio avvenne con il musical "Ciao Rudy" di motivi si è fermata ai primi due cortometraggi. "Elena", come "Fedra", è una commistione tra teatro e cinema, una sperimentazione che vuole avvicinare queste due arti impor- tanti, basandosi sul gusto estetico e narrativo di Bitonti. "Elena" si richiama alla modernità, puntan- do il dito contro le false motiva- zioni prese a pretesto per fare le negli Stati Uniti, tra cui Miami e il Tribeca Film Festival di New York. Nel 2009 "Elena" è stato selezionato al Los Angeles- Italia Film Festival e proiettato al Mann's Chinese Theatre di Hollywood, lo stesso della pre- miazione degli Oscar. Ho assistito alla proiezione di "Elena" a Hollywood ed è stata Mita Medici a San Francisco. Studiò recitazione all'Actors Studio di New York e al Lee Strasberg di Los Angeles Mita Medici è una cantante e attrice romana che ha esordito, giovanissima, a metà degli anni '60