Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/684093
GIOVEDÌ 26 MAGGIO 2016 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO Alla ricerca di spiritualità seguendo gli eremi dei monaci orientali in Calabria N ella Lettera Apostolica Orientale "Lumen" del 2 maggio 1995, Giovanni Paolo II scriveva: "La luce dell'Oriente ha illuminato la Chiesa universale. Poiché credia- mo che la venerabile e antica tra- dizione della Chiesa orientale sia parte integrante del patrimo- nio della chiesa di Cristo, la prima necessità dei cattolici è di conoscerla, di potersene nutrire e di favorire, nel modo possibile a ciascuno, il possesso dell'unità". Da allora molti passi sono stati fatti sulla via dell'Unità dei Cattolici. L'Ecumenismo, realtà sempre più vicina al sogno di pace di Papa Francesco, spe- cialmente dopo il recente incon- tro di Cuba con il Patriarca di Mosca Kyril, ha radici molto antiche in Calabria, contrasse- gnata dalla fioritura di un mona- chesimo italo-greco originato dalle migrazioni che spinsero i monaci orientali verso la Sicilia e l'Italia meridionale. Agli asceti fuggiti dal Medio Oriente, invaso dagli arabi, seguirono i monaci, intenti a sot- trarre le sacre icone dal furore iconoclasta. Tutti i luoghi rupe- stri della Calabria, quasi come una succursale della penisola del Monte Athos, dal VII secolo in poi, si popolarono di eremiti e di asceti. La spiritualità bizantina fu la culla dei grandi Santi calabre- si: San Fantino (IV sec d. C., la cui cripta a Taureana di Palmi viene considerata la più antica chiesa calabrese), San Nilo. Sant'Elia lo speleota è venerato a Melicuccà dove sorse il primo nucleo del cenobio basiliano, oggi Sacro Monastero Greco- ortodosso di Sant'Elia la cui festa si celebra l'11 settembre. Nell'area grecanica di Bova e di Africo Vecchio si conserva da secoli la devozione a San Leo, eremita basiliano che attorno all'anno Mille vi lasciò la fama dei propri miracoli. Il Monte Consolino di Stilo e il Monte Stella di Pazzano sono luoghi di straordinaria suggestione: con le loro grotte, gli anfratti naturali, il sorprendente panorama sulle valli ed in fondo il mar Jonio, rappresentarono l'ambiente idea- le per i monaci greci, che sulle orme di San Basilio andavano in cerca di luoghi impervi e silen- ziosi che potessero appagare la loro inesausta sete di Dio. L'ascesi, le preghiere dei monaci di ieri e di oggi, le litur- gie bizantine, l'utopia di Tommaso Campanella: un'iden- tità antropologica affascinante, antichissima, fra la Cattolica di Stilo, gli eremi di Santa Maria FRANCESCA GRAZIANO portale per indovinarne gli inter- ni. In fondo è la chiesa di San Domenico nel cui annesso con- vento maturò il pensiero meravi- gliosamente utopico di Tommaso Campanella. Ma è la Cattolica, dove si recano in religioso pelle- grinaggio turisti e studiosi di tutto il mondo, la perla più pre- ziosa di questo meraviglioso borgo. Abbarbicata al Monte Consolino, a strapiombo sull'abi- tato, sporgono le sue piccole absidi semicilindriche aperte da finestre archivoltate. La centrale più grande, la sinistra che funge da campanile. All'interno residui affreschi dell'epoca: il Redentore, i Santi Nicola, Basilio, Giovanni Crisostomo, il Battista benedicente. Prepotente si affaccia alla mente il paesag- gio di Mistra, che sopra la città di Sparta in Grecia conserva gli ultimi, decadenti splendori della civiltà dei Paleologhi. A Stilo un confortevole alber- go vi accoglierà con tutte le comodità dopo le fatiche e le emozioni della giornata, non senza aver vi offerto le specialità del luogo: tagliatelle ai funghi porcini, una delicata zuppa di tagliolini e ceci, piatti di stocco in umido e di baccalà al forno al profumo di origano e, per finire, un profumatissimo liquore al finocchio rigorosamente doc. della Stella, il Cenobio di San Giovanni Therestis a Bivongi, la Valle dello Stilaro. Ai confini fra la provincia di Reggio e di Catanzaro, risalendo il corso del fiume Stilaro, si rag- giunge la cima del Monte Stella, dove, in un anfratto naturale, si nasconde la chiesa rupestre di Santa Maria della Stella. Gli architetti trogloditi delle comunità monastiche scolpirono i 60 gradini che scendono all'in- terno di una grotta naturale. Qui c'è l'altare della Madonna ed affreschi ormai sbiaditi e dan- neggiati dal tempo e dalle intem- perie. Fra le valli e i monti del Consolino e di Pazzano, santi ed eremiti hanno trasmesso nei secoli il loro sogno di umiltà, preghiera e unità. San Giovanni Therestis e altri cenobiti fanno parte della pietà popolare in questa regione. E' singolare e affascinante la storia degli eremiti di questa zona. Qui abitarono i monaci greci fin dal settimo secolo. Già San Gregorio Magno parla nelle sue lettere di alcuni monasteri in Calabria, San Michele Arcangelo a Tropea, i monaci di Tauriana, i monasteri di Cassiodoro, il Vivarium e il Castellum. Sotto la dominazione bizanti- na dall' VII al IX secolo l'antico monachesimo si andò man mano grecizzando, tra il 642 e il 752 vi furono perfino Papi d'origine greca venuti dalla Calabria. Dalle prime forme di mona- chesimo a carattere eremitico, poche persone che vivevano sole e si riunivano la domenica nell'unica chiesetta detta la Cattolica, si passò man mano alla vita cenobitica vissuta in un monastero con una regola e un Abate che dirigeva la comunità. A Stilo si può arrivare, se si amano forti emozioni e sugge- stioni da brivido, partendo da Serra San Bruno, per la statale 110, una via che corre a curve infinite attraversando magnifiche selve di abeti, pini e faggi d'alto fusto, olivi, lecci, querce e casta- gni e con la vista che a tratti spa- zia fino al Mar Ionio. Qui non si incontra anima viva, tranne qual- che gregge di capre dalle parti di Pietra dopo aver oltrepassato il passo di Pietra Spada e prima di immergersi nel deserto delle spe- lonche degli Stiliti, dove gli ere- miti basiliani cercavano la vita più dura per meglio avvicinarsi a Dio. Dopo Pazzano, caratteristi- co paese stretto fra due superbi strapiombi, eccoci a Stilo. E' il paese più importante della vallata dello Stilaro ed uno dei Borghi più belli d'Italia fra i cento classificati dall'Unesco. Si allunga ai piedi del Monte Consolino dove Tommaso Campanella, il filosofo utopista della Città del Sole, andava da bambino a pascolare le pecore e nel silenzio assoluto pensava e meditava. Un'aria di sospeso misticismo si respira in questo borgo di poco più di 2000 abitanti da cui si domina l'arsa valle dello Stilaro ed il mar Ionio. "Ma per apprezzare al massimo l'immen- sità del paesaggio bisogna salire sulla cima del Monte Consolino tramite la nuovissima monorotaia che collega il centro del paese con il Castello normanno" dice il dottor Domenico Scarfò, appas- sionato e competente studioso di storia arabo-bizantina. Su sua segnalazione si va a vedere anche una grande tela di Battistello Caracciolo appena restaurata nella Chiesa-monaste- ro di San Giovanni Therestis, un capolavoro affollato di personag- gi dagli splendidi colori. Il centro storico che attende di essere ade- guatamente restaurato, è una suite di Chiese e palazzi nobilia- ri. Dappertutto scorci di sublime bellezza, di quel sublime che sarebbe piaciuto a Lord Byron appassionato di paesaggi aspri e grandiosi. L'eremo della Madonna della Pastorella è abbarbicato ad un'a- spra montagna brulla e silenziosa patria dello sparviero. Il Duomo in restauro da parecchi anni non è visitabile ma basta ammirare il Stilo è un piccolo comune di 2.655 abitanti nella provincia di Reggio Calabria inserito nel circuito de 'I borghi più belli d'Italia'