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GIOVEDÌ 9 GIUGNO 2016 www.italoamericano.org 24 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Antonio Di Iorio: come dirigo la mia musica e la mia vita a Los Angeles L a passione e il talento per la musica accompagnano Antonio Di Iorio sin dai primissimi anni di vita. Scrive i primi brani per pianoforte a soli cinque anni e a dodici anni pro- duce il suo primo brano orche- strale fino a diventare il musici- sta, pianista, direttore d'orche- stra e compositore di musica classica e colonne sonore che è o g g i . D i I o r i o o r i g i n a r i o d i Campobasso ha alle spalle una solidissima formazione: dopo il d i p l o m a i n P i a n o f o r t e e i n C o m p o s i z i o n e p r e s s o i l Conservatorio della sua città natale si laurea in Composizione e poi in Direzione D'orchestra per poi proseguire la sua carriera negli USA dove si trasferisce nel 2011 per studiare al Seattle Film I n s t i t u t e . D i I o r i o c o m p o n e musica per documentari, pubbli- cità e colonne sonore per film e annovera importanti collabora- BENEDETTA CICCONI zioni sia in Italia che negli USA. Nel ripercorrere la sua storia Antonio dedica il suo successo alla famiglia, suo grande punto di riferimento che gli ha permes- so di far diventare la sua passio- ne la professione per la vita. Antonio riserva particolare grati- tudine al padre la cui prematura scomparsa è stata, pur nel dolore per la perdita, la forza per partire per L.A. e onorare i sacrifici fatti in passato da chi ha creduto in lui. Una presenza costante quella del padre nella vita di Antonio che continua a sostenerlo nel LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES realizzare, passo dopo passo, i suoi sogni. Antonio come ti sei avvici- nato alla musica? Fin da piccolo suonavo tutto quello che mi capitava sotto mano, così dalle lezioni di pia- noforte al mondo della composi- zione il passo è stato brevissimo. Ho poi scoperto i due Maestri che sono divenuti le colonne portanti della mia vita artistica: il compositore russo Pyotr Ilyich Tchaikovsky e il compositore di musica da film americano John Williams. Ascoltandoli ho avuto una folgorazione e ho deciso che anch'io avrei dovuto scrivere per quel numero indefinito di suoni variegati che alle mie orecchie risultava del tutto nuovo, ovvero l'orchestra sinfonica. Quali consideri i momenti più salienti della tua ricca car- riera artistica? Il momento che ricordo con più affetto sono i miei anni di lavoro a Milano collaborando con un compositore di musica classica e per la televisione con cui è nata un'ottima amicizia e che poi ho ritrovato qui a Los Angeles. Mi ha dato una grossa mano e non lo dimenticherò mai. Nel voltarmi indietro vedo tutta una serie di eventi quasi guidati dal destino che mi hanno portato qui: dalla vittoria del Concorso di Composizione "A Vancouver Con La Tua Musica" indetto da SKY TV nel 2009-2010, alla registrazione delle mie musiche con la grande Orchestra Verdi di M i l a n o a i c o n c o r s i v i n t i i n P o l o n i a p e r a r r i v a r e a L o s Angeles nel 2013 grazie alla n o m i n a t i o n a l l ' H o l l y w o o d Music in Media Award del mio brano "Spacecraft Escape", regi- strato a Seattle durante il mio Master Degree program di un a n n o a l S e a t t l e F i l m M u s i c Institute, Pacific Northwest Film Scoring Program. Nel 2014 la s v o l t a d e c i s i v a , s o n o s t a t o ammesso al prestigiosissimo p r o g r a m m a d e l l ' A S C A P T e l e v i s i o n & F i l m S c o r i n g Workshop tenuto dal composito- re Richard Bellis a Hollywood. Lo scorso Ottobre 2015 mi sono trasferito definitivamente a L.A., la città numero uno per le produ- zioni di film, TV show e tutto il resto collegato ai media. Ho ini- ziato a lavorare per JoAnn Kane Music Services, la società per antonomasia di preparazione, orchestrazione delle musiche da film, concerti, album, registra- zioni. Inoltre il 14 Giugno pros- simo, registrerò la mia colonna sonora per il film-documentario "Flying Over Washington". Hai alle spalle una forma- zione come pianista, orchestra- tore, arrangiatore, direttore d'orchestra, compositore di musica classica e colonne sono- re. Come coniughi questa for- m a z i o n e p i ù c l a s s i c a c o n Hollywood e il mondo del cine- ma? Io continuo ad essere un com- positore e direttore di musica classica e credo che avere basi c l a s s i c h e o g g i g i o r n o s e r v a molto per affrontare il mestiere di compositore di musica da film. Certo, verrebbe da dire che c i s o n o p r o g r a m m i m u s i c a l i avanzati che fanno il grosso del lavoro, ma le competenze e le c o n o s c e n z e t e c n i c h e n o n s i improvvisano e la creatività non si impara, nessuno la può inse- gnare, è un dono. L'aver studia- to partiture classiche mi ha dato le conoscenze fondamentali per portare tali nozioni nella musica da film che ha adottato non poco g l i s t i l e m i e l i n g u a g g i d e g l i a u t o r i c l a s s i c i , s o p r a t t u t t o Europei. Qual è il tuo rapporto arti- stico con Los Angeles? è una fonte di ispirazione? A L o s A n g e l e s s i i n v e s t e molto sulla musica in generale s i a q u e l l a d a f i l m c h e d e l l a nostra amatissima musica classi- c a . L a p a r o l a d ' o r d i n e q u i è meritocrazia e c'è spazio per tutti colori che hanno qualità, umiltà ed esperienza e se si gio- cano bene le proprie carte si può creare qualcosa di davvero unico e si possono realizzare i propri sogni. Tutta questa positività è fonte di grande ispirazione per- ché trasmette coraggio e ti fa pensare "ce la posso fare, qui posso realizzare qualcosa". Chi sono i tuoi punti di rife- rimento a livello artistico, chi ha ispirato e influenzato mag- giormente la tua opera? Senza ombra di dubbio il più grande dei Maestri, compositori viventi di musica da film, John Williams ma anche il nostro grande Morricone, indimentica- bile con le sue innumerevoli colonne sonore e melodie eterne. Nella musica classica invece i miei pilastri sono Tchaikovsky, Respighi, Prokofiev, Puccini, P e n d e r e c k i , S t r a w i n s k y , Korsakow. Io adoro ascoltare la musica di qualità a 360 gradi, quindi non mi precludo nulla. Se sento un brano blues o pop o funky che funziona, che ha qual- cosa, che ha una scintilla, ne vengo attratto ugualmente. Non bisogna perdere di vista che la m u s i c a s t a c a m b i a n d o e c h e sempre più si sentono fusioni di stili tra orchestre sinfoniche e l'elettronica, o il blues, il pop. Insomma, la musica non ha bar- riere di genere e di stili. Antonio Di Iorio conducting at Fox