L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 9 GIUGNO 2016 www.italoamericano.org 30 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | CULTURA ARTE LIBRI PERSONAGGI D al profondo Sud ai vertici della lirica italiana. Il sogno meraviglioso del giovane calabrese, Vincenzo Nizzardo continua. D al Teatro dell'O pera di Roma al Teatro Verdi di Trieste e poi a Udine. Nella Capitale ha vestito i panni di Fiorello per "Il Barbiere di S iviglia" di Gioacchino Rossini, poi in Friuli s i è calato nel ruolo di D on M agnifico, Barone di M ontefias cone, per "La Cenerentola" di Rossini e ancora ha dato voce a Schaunard ne "La Boheme" di Giacomo Puccini, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Udine. I critici l'hanno inserito "tra i giovani emergenti della lirica ita- liana". Non a caso tra il pubblico anche il tenore P lacido Domingo. Racconta Nizzardo: "Il grande maestro ci ha fatto una bella sorpresa. E' venuto nei camerini, tra il primo e il secon- do atto. Ha fatto i complimenti a tutti per lo s pettacolo". Prestigiose ed autorevoli presen- ze anche nella rappresentazione romana del 20 febbraio, nello stesso giorno in cui 200 anni fa c'è stata la prima esecuzione del- l'opera rossiniana. Sul palco d'o- nore c'era il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La bella esperienza vissuta a Roma ha lasciato il segno. "E' vero. Da ricordare. L'ho vissuta al massimo. Orgogliosissimo. Sapevo di essere in uno dei teatri più importanti d'Italia, con una straordinaria tradizione". Tanta emozione. "Sì, calcare quel pal- coscenico è stata una grande emozione. Che è difficile dimen- ticare, credetemi. Mi sembrava un s ogno. Invece era realtà. Magnifica, magica realtà". Un'altra opportunità di cre- scita. "Ho lavorato con due gran- di maestri, il direttore Renzetti e il regista Livermore, in una pro- duzione storica, visto che si Vincenzo Nizzardo, voce emergente della lirica italiana festeggiavano i 200 anni del Barbiere di Rossini". Ricorda il primo incontro con Renzetti. "E' uno dei più grandi direttori d'or- chestra, un grande professioni- sta. L'ho conosciuto l'estate scorsa a Pesaro dove frequenta- vo l'Accademia Rossiniana del maestro Zedda. Renzetti doveva dirigere 'La gazza ladra', uno dei titoli in cartellone del Rossini Opera Festival. Durante una pausa delle prove dell'opera, abbiamo avuto un breve incontro con lui. E in quella occasione ho ammirato anche la sua grande pas s ione nei confronti di Rossini, il musicista che amo tanto anch'io. Poi a Roma ho avuto il grande piacere e l'onore di poter lavorare con il grande maestro. Devo dire che oltre ad essere un fantastico direttore d'orchestra è una persona molto simpatica. Spero che presto le nostre vie si possano nuovamen- te incrociare". Nizzardo ha iniziato a studia- re mus ica a s ei anni. N el Conservatorio Francesco Cilea di Reggio Calabria ha consegui- to il diploma in canto con il mas- simo dei voti e la menzione spe- ciale. Scrupoloso, ha conquistato anno dopo anni tanti consensi. Da un capo all'altro dell'Italia, nei più prestigiosi teatri, tanti applausi. Dopo avere festeggiato 25 anni sul palcoscenico, inter- pretando il ruolo di Frollo in "N otre D ame de P aris " di Riccardo Cocciante, il 9 aprile ha festeggiato 29 anni ancora su un palcos cenico, quello del Teatro Verdi di Trieste, uno tra i più antichi teatri lirici in attività. E' stato costruito tra il 1798 e il 1801 dagli architetti Gian Antonio Selva (lo stesso della Fenice di Venezia) e Matteo Pertsch. "Il Teatro - si legge nel sito ufficiale - è stato il simbolo dell'identità culturale italiana della città, diffondendo la cono- scenza della cultura musicale ita- liana anche nei contigui territori di tradizione tedesca e slava, ma è stato nel contempo interprete del cosmopolitismo di Trieste portando alla conoscenza del pubblico le opere dei composito- ri mitteleuropei". Nizzardo è un rossiniano con- vinto. "Amo Rossini e le sue opere. Il Barbiere di Siviglia è una di quelle che ho cantato maggiormente e mi ha sempre dato grosse soddisfazioni". Vincenzo ripete compiaciuto: "Sono orgoglioso di aver fatto parte dell'importante cas t. Subito in sintonia con i colleghi, un gruppo di giovani artis ti talentuosi". E sottolinea: "Non ci sono stati momenti difficili, ma periodi di impegno e di estrema concentrazione, che servono per fare al meglio il proprio compi- to". Quali i momenti più esaltan- ti? "Quando sono in scena e canto. Ci si prepara tanto per quel momento. Ore ed ore, gior- ni e giorni di studio dello sparti- to. Lavori sul ruolo che devi interpretare. I movimenti, i gesti. Poi si entra in scena. E a quel punto deve essere assolutamente un momento esaltante". DOMENICO LOGOZZO Nizzardo ha iniziato a studiare musica a 6 anni e si è diplomato al Conservatorio di Reggio Calabria Vincenzo Nizzardo nel ruolo di Don Magnifico in 'La Cenerentola' di Gioacchino Rossini sul palcoscenico del Teatro Verdi di Trieste

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