L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-9-2016

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GIOVEDÌ 9 GIUGNO 2016 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Angelo J. Di Fusco, CPA Tax preparation & planning Financial statements & accounting Financial planning & budgeting Quickbooks professional advisor & small business consulting Let's team up to cut your taxes 25 years experience Parliamo italiano 818/248-9779 www.difusco.com HERITAGE MEMORIA IDENTITÀ STORIA RADICI Cosa c'è nelle parole che usiamo quando studiamo la grammatica? LUIGI CASALE L 'esercizio di scrittura di oggi ha per scopo quello di avvicinare gli studenti ai problemi della lingua, di incurio- sirli, di offrire qualche strumento di lavoro adatto alle loro capa- cità; specialmente se hanno già acquisito un minimo patrimonio di conos cenze teoriche. Appassionarli alla ricerca, attra- verso le piccole soddisfazioni del successo. Nello stesso tempo l'apparen- te estemporaneità dell'intervento maticali, andando a formare la nomenclatura specifica. Una spe- cie di piccola etimologia delle parole della grammatica. Qualche volta ci sono anche riuscito, o con l'aiuto dei sugge- rimenti che mi venivano dagli autori dei manuali scolastici, oppure con l'aiuto del vocabola- rio, o anche con l'implementa- zione e l'approfondimento (acquisizione di competenza) del lessico latino. Tuttavia sarebbe ugualmente bello riuscire ad illustrare tutte le parole che ricorrono nello studio della grammatica italiana e sco- prirne il significato d'origine, quello che possa giustificare la scelta del termine in base alla funzione dell'elemento morfolo- gico che esso designa; e se c'è qualche rapporto tra questo signi- ficato e quello più generale che troviamo come prima accezione nei normali vocabolari della lin- gua italiana. Infatti quelle stesse parole, quando le usiamo come vocaboli comuni del linguaggio quotidia- no, al di fuori dell'area semantica dello studio della grammatica, s embrano voler s ignificare tutt'altra cosa. potrebbe offrire anche agli inse- gnanti, qualora volessero soste- nerli in questo cammino di orien- tamento, una proficua divagazio- ne, un "fuori programma" tanto inatteso quanto gradito; così, per rompere, una volta tanto, la monotonia scolastica della siste- maticità del metodo. Già da studente ho sempre avvertito la necessità di analizza- re il significato (semantico) dei termini tecnici della grammatica: di capire cioè perché, e come, si siano formate quelle parole usate nello studio della morfologia, per indicare gli elementi gram- E molto spesso le crediamo le une metafora delle altre. Erroneamente. Se, in grammatica, appare facile capire il senso di "con- giunzione" o "imperativo" (paro- le abbastanza trasparenti), "pre- sente" o "passato prossimo", "fututo" o "passato remoto", la cosa diviene leggermente più complicata per termini come "copula" o "declinazione" oppu- re "casi" o "participio" (parole, come si vede, abbastanza opa- che). Di queste parole vorremmo fornire la ragione agli studenti. Fine prima parte

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