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GIOVEDÌ 9 GIUGNO 2016 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO A Ravenna tra gli sfavillanti mosaici dove la storia si è fermata nei monumenti Il Mausoleo di Galla Placidia risale alla prima metà del V secolo ed è stato inserito, per la sua bellezza, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità V isitare Ravenna significa camminare sulle orme della storia. Otto monu- menti Unesco, un territorio che va dagli Appennini fino al mare e una storia da far invidia alle più grandi capitali del mondo antico. Ecco come si può trascorrere una vacanza nella città divisa tra Oriente e Occidente. Anzitutto si consiglia di allog- giare sul lido, per evitare la calu- ra e il traffico cittadino; i cam- ping di Marina di Ravenna o Marina Romea, a pochi km dalla città permettono di godere della natura circostante e di praticare molti sport. Da lì si può partire in bicicletta, per esempio, per anda- re a scoprire i monumenti della città dei mosaici, nome con cui è nota Ravenna, la città storica- mente più importante dell'Emilia Romagna con un territorio pro- vinciale che va dalle colline di Brisighella fino alle spiagge di Marina di Ravenna. Nella sua storia la città è stata capitale ben tre volte: capitale dell'Impero Romano d'Occidente (dal 402 al 476), capitale del Regno degli Ostrogoti (dal 493 al 553) e Capitale dell'Esarcato Bizantino (dal 558 al 751), parti- colare circoscrizione dell'Impero Bizantino che comprendeva i ter- ritori bizantini in Italia. Nel 754 la città, per volontà del re dei Franchi, passò sotto il controllo del Papa, ma il potere rimase nelle mani degli arcive- scovi locali che, grazie ad antichi privilegi mutuati dall' antica Bisanzio e ottenuti nel periodo di formazione e sistematizzazione del Cattolicesimo, consentivano loro una quasi totale indipenden- za dal potere pontificio. Una condizione particolare che ha lasciato traccia nella storia della città, nei suoi monumenti fino ad arrivare ai bellissimi mosaici che decorano le chiese. La Basilica di San Vitale, uno dei monumenti più impor- tanti dell'arte paleocristiana in Italia, completata nel 547, è a pianta ottagonale e unisce ele- menti sia della tradizione occi- dentale che orientale. A l s uo interno bellis s imi mosaici raccontano le origini della Cristianità; una specie di libro illustrato per una popola- zione che, al tempo, aveva pro- prio nelle immagini il principale mezzo di conoscenza. Da notare i pannelli s ull' Imperatore Giustiniano e la moglie Teodora, seguiti dai rispettivi cortei raffi- gurati con tutto lo sfarzo del loro status politico e religioso. Appena fuori della basilica di San Vitale, all'interno dello stes- so complesso religioso, è possi- bile visitare il Mausoleo di Galla Placidia, sorella dell'Imperatore Onorio, l'artefice del trasferimen- to della capitale dell' Impero Romano d'Occidente da Milano a Ravenna. Fece costruire il Mausoleo NICOLETTA CURRADI FABRIZIO DEL BIMBO Di altra epoca è il Mausoleo di Dante Alighieri, il grande poeta fiorentino che morì a Ravenna in esilio nel 1321. Un piccolo tempietto del 1780 in stile neoclassico conserva le ossa di uno dei padri della lingua ita- liana e al suo interno arde peren- nemente una lampada votiva del 1700, alimentata con olio degli Appennini toscani. La basilica di Sant'Apollinare in Classe, del VI secolo è "il più grande esempio di basilica paleo- cristiana". Non è un caso che i mosaici al suo interno siano tutti volti alla lotta all'arianesimo, religione ufficiale del precedente regno dei Goti. Visitare Sant'Apollinare in Classe diventa così un viaggio, oltre che nell'arte paleocristiana italiana, nella storia delle cultura di 15 secoli fa. La basilica fu infatti pensata come una vasta operazione di riabilitazione cul- turale del Cristianesimo, portata avanti dall' Imperatore Giustiniano. Dopo le visite ai luoghi arti- stici, niente è più rilassante di un'escursione guidata in canoa nella pialassa della Baiona, zona umida ricca di avifauna nel Parco del Delta del Po. O di una bella pedalata. Ravenna è una città a misura d'uomo e di bici- cletta: non è molto grande, è pre- valentemente pianeggiante e i suoi dintorni nascondono bellis- simi tesori nella zona di Classe e del Delta del Po, sia artistici, sia naturalistici. intorno alla metà del V sec. d.c., ma non fu mai posta al suo inter- no in quanto fu sepolta a Roma, forse in una delle cappelle sotto la basilica di San Pietro. E' uno dei monumenti più belli e affa- scinanti di Ravenna per i bellissi- mi mosaici al suo interno. Essendo progettato come edi- ficio funebre i suoi mosaici, tra i più antichi di Ravenna, celebra- no la vittoria della vita eterna sulla morte, secondo motivi che si richiamano alla tradizione arti- stica sia ellenistica che cristiana. N el V s ecolo, quando Teoderico ebbe cons olidato finalmente il suo dominio e l'a- rianesimo era la religione ufficia- le di corte, nella piazza di fronte alla Chiesa dello Spirito Santo, un tempo Cattedrale degli Ariani, fu costruito l'omonimo Battistero. Al suo interno l'unica parte che rimane decorata è la cupola, rivestita di mosaici che raffigurano i 12 apostoli che ren- dono omaggio al Cristo, secondo la particolare interpretazione che ne diede l'arianesimo. Da notare che gli apostoli rendono omaggio ad un grande trono gemmato da cui pende un drappo purpureo che, secondo la dottrina di Ario, rappresentava il simbolo della fisicità e della sofferenza di Cristo, di cui veniva negata la natura divina. Il Battistero degli Ariani è oggi un'importante testi- monianza delle origini del culto cattolico e delle dottrine che, al tempo, attraversavano la religio- ne cristiana. Dottrine che furono dichiarate eretiche e bandite dalla chiesa, proprio come l'aria- nesimo. Visitare il Battistero degli Ariani significa quindi risalire agli albori della cristianità e delle ferite che questa subì nel momento della sua nascita. Teodora e le sue dame in uno dei mosaici della Basilica di San Vitale, monumento dell'arte paleocristiana