L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 9 GIUGNO 2016 www.italoamericano.org 41 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | RED CARPET PROTAGONISTI RECENSIONI FESTIVAL Convince il cinema che punta i riflettori sulla crisi ma conquista la sfilata hollywoodiana non proprio memorabile, si inscrive nel filone delle migliori commedie di Woody Allen. PATERSON, ipnotico e poeti- co film minimalista di Jim Jarmusch. Con una struttura che si è affinata fino a sfrondare di ogni parola o atto superfluo ogni gesto per raccontare il nucleo esile e forte della poesia, Jim Jarmusch ha portato a Cannes il suo film più delicato ed essenzia- le. Ambientato a Paterson, son- nolenta cittadina del New Jersey, un tempo famosa per l'industria dei tessuti frequentata da lavora- tori italiani ed irlandesi e nota per aver dato i natali a scrittori e poeti non conformisti come Allan Ginsberg e William Carlos William, "il film vuole essere un antidoto alla pesantezza dei film drammatici e di azione", spiega il regista che ha presentato anche un elettrizzante documentario su Iggy Pop "Gimme Dange". LOVING di Jeff Nichols. Siamo in Virginia, in un quartie- re nero, nel 1958. Milred (Ruth Negga) annuncia a Richard che è incinta. Il problema è che lei è nera e lui è bianco e lo Stato della Virginia proibisce loro di sposarsi e di avere figli. Il film di Jeff Nichols si ispira alla storia vera della coppia mista Loving che intraprendono, dopo molte esitazioni, un lungo e doloroso processo contro lo Stato della Virginia. Processo portato fino alla Corte Suprema degli Stati Uniti la cui sentenza finale ha In Italia 'Disney's the Big' che Steven Spielberg ha presentato a Cannes, arriverà nel 2017 (Ph. Denis Makarenko) A dieci anni dal trionfo con "Il vento che accarezza l'erba", a Cannes Ken Loach conquista la sua seconda Palma. Con "I, Daniel Blake" ha vinto la poesia del quotidiano, la sensibilità dei piccoli gesti ricchi di significato, dei legami capaci di toccare nel profondo. "C'è bisogno di un cinema come il suo - ha commentato l'attrice e regi- sta napoletana Valeria Golino in piena sintonia con il resto della giuria - questo film non ci è mai uscito dalla mente e dal cuore, è una storia che ti resta dentro". Il massimo riconoscimento attribuito all'80enne regista bri- tannico è soprattutto un omaggio, oltre che a un film commovente e sensibile, all'impegno e alla pas- sione mai smentita di un radio- grafo militante della realtà con- temporanea. "I, Daniel Blake" racconta materia incandescente nella nostra epoca in cui la disoc- cupazione e i suicidi per mancan- za di lavoro si moltiplicano. Il lento percorso di dolore e soffe- renza da cui non si torna indietro suscita ira, emozione, collera, frustrazione: si tratta di gente che deve vendere i mobili di casa per sopravvivere, che non sa maneg- giare il computer, ma ha dignità da vendere, pur se messa conti- nuamente in forse da un sistema burocratico robotico e surreale. Mai come quest'anno l'America è stata così presente sulla Croisette attraverso registi e attori che hanno proposto film molto apprezzati da critica e pub- blico. Ecco una piccola selezione di film che hanno sedotto critica e pubblico della 69esima edizio- ne del Festival del Cinema. CAFE' SOCIETY di Woody Allen: Il miraggio di Hollywood. "Woody Allen a Cannes, è come Moliere alla Comedie Francaise, una tradizione!" ha detto Thierry Frémaux, direttore artistico del Festival. Dopo "Hollywood Ending" nel 2002 e "Midnight in Paris" nel 2011 è la terza volta che il più europeo dei registi sta- tunitensi ha aperto la rassegna debuttando fuori concorso con una romantica storia d'amore interpretata da Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Blake Lively, Steve Carell sullo sfondo dell'in- dustria del cinema hollywoodia- no. Qualche nota jazz per comin- ciare e il rock di M in ricordo di Prince, per finire. Sullo sfondo un ritratto della Hollywood anni '30. Illustrato dalla fotografia del tre volte Premio Oscar Vittorio Storaro e sostenuto da una scrit- tura brillante, ricca di spunti iro- nici esilaranti, Café Society, se FRANCESCA GRAZIANO reso legale, negli anni '60, il matrimonio interrazziale nei vec- chi Stati segregazionisti. Jeff Nicols ha messo l'accen- to sul lungo e indistruttibile amore della coppia facendone un formidabile melò che ha com- mosso la platea di Cannes. Dopo "Take Shelter" premio della Settimana della critica nel 2011 e "Mud" in competizione nel 2012, si attendeva con impazien- za a Cannes questo peso massi- mo del cinema indipendente americano. MONEY MONSTER di Jodie Foster. La regista dirige due mostri sacri che si ritrovano insieme sulli schermo per la quarta volta: Julia Robert e George Clooney. La prima volta a Cannes dell'attrice e regista statunitense è stata nel 1976, quando adolescente accompagnò Martin Scorsese e Robert De Niro per "Taxi Driver" che le diede un'improvvisa notorietà. Passata dietro la camera da presa, Foster, con la sua società di pro- duzione, "Money monster", pre- sentato fuori concorso, vuole essere un film d'azione sul tema della crisi finanziaria. Si mette in scena un famoso presentatore televisivo e la sua produttrice presi in ostaggio da un giovane telespettatore rovinato per aver seguito i consigli proposti duran- te la trasmissione. Buono il senso del ritmo ed efficace, ma il sog- getto è parso di poca presa, poco originale e di non grande interes- se dal punto di vista cinemato- grafico. DISNEY'S THE BIG di Steven Spielberg. Presidente di giuria nel 2013, Spielberg è tor- nato sulla Croisette con il gigante gentile tratto da un racconto per bambini di Roald Dahl. Dall'alto dei suoi 7 metri, il gigante buono dalle immense orecchie si allea alla piccola Sophie per combatte- re i giganti cattivi. Il film si muove sulla sottile linea di confi- ne tra illusione e magia, parlando di sogni, desideri, paure. Racconto perfetto per il gran- de schermo, il regista si mette al servizio della storia con l'umiltà dei grandi che lasciano venire fuori una storia per bambini capace di emozionare anche chi bambino non lo è più da tempo. Il film sarà distribuito in Italia a partire dal 1 gennaio 2017. Jodie Foster ha portato a Cannes 'Money Monster' con George Clooney e Julia Roberts (Ph. S. Bukley)

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