L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-23-2016

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GIOVEDÌ 23 GIUGNO 2016 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO Full immersion nel Rinascimento marchigiano con la guida di uno storyteller L e Marche, ragione dell'Italia centrale ricca di storia, cul- tura e tradizioni, hanno tanto da offrire al turista avido di conoscenza. Il periodo storico, artistico e letterario che più affascina qui è quello del Rinascimento. Riscoprire, conoscere e compren- dere questa fase puramente ita- liana attraverso un percorso espe- rienziale rappresenta un'opportu- nità unica e coinvolgente per chi visita questo angolo del Centro Italia. Tutto questo oggi è possibile con Locus Artis, realtà attiva sul territorio, che si occupa di consu- lenza e supporto ad imprese turi- stiche, e attua un nuovo concept di turismo che coniuga tradizione e modernità attraverso esperienze culturali ed emozionali. Da studi ed esperienze è sca- turito un interessante itinerario di una settimana (ma si può accor- ciare) che offre un programma fatto di visite alle opere d'arte in chiese e musei, incontri con stori- ci e studiosi, lezioni e laboratori di tecniche di pittura, utilizzando materiali simili a quelli degli arti- sti rinascimentali. E non solo: sono previsti banchetti in autenti- co stile rinascimentale, con pie- tanze basate su ricette dell'epoca, esperienze con strumenti e musi- che antiche, prove di danze e di costumi. Una trama coinvolgente con un mistero da risolvere è il filo conduttore delle tappe di questo viaggio. Giorno per giorno uno "storyteller" rende il percorso vivo ed entusiasmante, alternan- do storia vera a ricostruzioni fan- tasiose, liberamente ispirate a fatti accaduti. Alloggiando in una struttura ricettiva prestigiosa con spa immersa nel cuore delle Marche, si alternano momenti di relax a contenuti culturali. E' per esempio possibile com- piere tutto un percorso che segue le orme dei fratelli Carlo e Vittore Crivelli, artisti veneti operanti nel territorio marchigia- no nel XV secolo. Il primo, vissuto tra il 1430 e il 1495, è uno dei più importanti pittori del Quattrocento, purtrop- po a lungo dimenticato dalla criti- ca italiana. Formatosi presso i Vivarini e dopo essere stato influenzato dalla prestigiosa scuola dello Squarcione, per vicende giudiziarie personali dovette emigrare in Dalmazia, a Zara e poi nelle Marche, dove tra Fermo e Ascoli Piceno avviò le sue botteghe e fece fortuna. Si curò sempre di firmare le sue opere, precisando accuratamente FABRIZIO DEL BIMBO Lavorarono a volte insieme per comuni committenze, ma la mano di Vittore rimase meno felice di quella di Carlo. La proposta turistica non può che perfezionarsi con visite clas- siche a luoghi suggestivi come il "balcone" panoramico, affacciato sull'Adriatico, di Torre di Palme, in cui la gotica chiesa di Sant'Agostino, già degli Eremitani, con annesso convento, dal tipico cotto rosso, presenta una facciata a capanna nobilitata da un bel portale gotico e da un rosone. Da non perdere, al suo interno, una tavola di Vincenzo Pagani del 1578 e all'altare un imponente polittico di Vittore Crivelli trafugato nel 1972 e recu- perato poco dopo, ad eccezione di 4 scomparti della predella, carat- terizzato da splendenti colori smaltati, resi ancora più intensi dall'oro dello sfondo. Le bellezze di Camerino, situata su un colle tra le valli del Chienti ed il Potenza, chiusa dai Monti Sibillini e dal Monte San Vicino, a circa 50 km da Macerata (da non perdere la Cattedrale, il Palazzo vescovile dalle forme rinascimentali, il Palazzo Ducale che oggi ospita la facoltà di giurisprudenza e risale al 1400), Fermo a circa 10 km dalla costa (il cuore della città è la rinascimentale Piazza del Popolo dove si trova il cinquecentesco Palazzo dei Priori, che ospita la Pinacoteca Civica e la Sala del Mappamondo), e Ascoli Piceno, la città del travertino, completano l'emozionante percorso. L'insta- llazione sarà visibile. la sua identità, come venetus, consentendo di sviluppare qui una nuova concezione di Rinascimento, al di fuori di Firenze, Roma e Venezia, dove non tornò più. Vittore, di circa 10 anni mino- re di Carlo, vissuto fino al 1501, è pittore a Zara almeno dal 1465. Sulla costa dalmata, in strettissimi rapporti commerciali e culturali con la sponda adriatica marchi- giana, esegue un gran numero di opere. Verso il 1480 quando si trasferisce nella Marca Fermana, fissa la propria residenza a Fermo, come se i due fratelli avessero simbolicamente deciso di dividersi il territorio delle Basse Marche dopo il trasferi- mento di Carlo ad Ascoli. Salita di ingresso al Castello di Ponzano di Fermo Piazza del Popolo e del Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno. Il centro storico è costruito quasi interamente in travertino ed è uno dei più ammirati d'Italia

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