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GIOVEDÌ 4 AGOSTO 2016 www.italoamericano.org 24 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES A lessio Di Clemente si è d i p l o m a t o n e l 1 9 9 4 a l c e n t r o s p e r i m e n t a l e d i c i n e m a t o g r a f i a d i R o m a . Membro dell Actor's Center di Michael Margotta, coach dello Strasberg Studio di New York. H a s t u d i a t o p e r d u e a n n i i l Meisner Method a Los Angeles, due anni di canto lirico col mae- stro Rufini a Roma. Q u a s i s e s s a n t a s p e t t a c o l i all'attivo in teatro tra Italia, Austria e Scozia. Più di trenta tra film, corti e serie televisive. Insegna al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma ed è responsabile della formazione per attori al Csc di Milano. A l e s s i o , q u a l e è s t a t o i l primo momento in cui ha deci- so che avrebbe fatto l'attore? In realtà non credo che si decida di fare l'attore. Qualcosa si è, non si fa. Altrimenti si è sbagliata strada fino dal primo approccio. Non posso non ricor- dare che fin da piccolissimo facevo le imitazioni dei perso- naggi televisivi e guardavo i film da grandi il lunedi sera, unica possibilità della settimana per vederli sull'unico canale allora disponibile. Quando i ragazzi mi chiedo- no come possono capire se la recitazione, parola orribile, può essere il loro futuro, rispondo sempre: "Dipende se è un biso- gno, un'urgenza, per voi. Se lo è, allora dateci dentro!". Il personaggio più interes- sante che ha incarnato. S e n z a d u b b i o i l P a b l o d i "Suerte". E' il "mio" lavoro. L'ho tratto da un romanzo di successo, l'omonimo "Suerte", di Giulio Lauren. L'ho smontato, riscritto, diretto e interpretato. Sono solo in scena, lavoro come voglio io, con coraggio e pren- dendomi i miei rischi. Nessuno mi distribuisce, i teatri si passa- n o i l m i o m o n o l o g o p e r c h é p i a c e . D a l l a S a r d e g n a a l l a Campania ho ricevuto compli- menti ovunque e mail dei teatri che mi ringraziavano da parte degli spettatori. Quando sento una signora di mezz'età, che è uscita da casa d o p o u n a g i o r n a t a d i l a v o r o domestico dire: "Grazie, lei ci ha fatto "vedere" un film; mi piace molto come lavora", allora capi- sco che sono sulla strada giusta e sono ripagato dei tanti sacrifici che la mia scelta di vita artistica comporta. Mi descriva lo stato dello spettacolo italiano e del cine- ma in particolare. E' difficile per me parlare di qualcosa dalla quale mi sento profondamente scollegato. Non parlo di talento, natural- mente. In Italia, come ovunque, ci sono tantissimi attori di talen- to. Parlo di scelte. Il nostro è il Paese della commedia dell'arte, della farsa. Ciò ha influenzato pesante- mente il nostro modo di recitare. Non si privilegia quello che un grande attore americano mi sug- gerì una volta su un set, cioè l'o- nestà. Si cerca sempre l'effetto e se va bene troviamo la quotidia- nità. Ma questo non è essere creativi, la gente non paga il biglietto per venire a vedere le cose vere che vede ogni giorno nella vita. Lo spettatore vuole essere trasportato nel sogno e vedere cose che raccontano una verità, sì, ma in modo straordi- nario, non ordinario. Per fare questo bisogna capire che non si può partire dalle emozioni, ma dalle azioni interiori. Ma forse, perdonatemi, sto diventando troppo tecnico. Ne risultano film descrittivi e inter- pretazioni veritiere, ma poco interessanti. Salvo rare eccezio- ni. Qual è la soluzione o il per- corso strategico che indiche- rebbe per rimettere in moto il cinema come industria? I l p r o b l e m a è s o c i a l e . L'espressione artistica è figlia del dolore, del disagio. Se non si ha niente che ci fa male dentro e che vogliamo urlare fuori, che cosa possiamo mettere in comu- nione con chi ci guarda e ascol- ta? Lo pensiamo come un lavo- r o : c ' è g e n t e c h e f a q u e s t o mestiere per la fama, per i soldi, per gli autografi o per altre cose c h e s c e n d o n o a n c o r a p i ù i n basso. Non ha senso, ripeto: è Il fiorentino Alessio di Clemente ha all'attivo una sessantina di spettacoli teatrali e una trentina tra film, corti e serie televisive (Ph Valentina Pierantonio) MANUEL DE TEFFE' Di Clemente: a Los Angeles l'avanguardia attoriale e il sogno di introdurla in Italia Continua a pagina 25