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GIOVEDÌ 15 SETTEMBRE 2016 www.italoamericano.org 20 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI non vuole, quando ci accorgiamo che sta commettendo un errore, significa rispettare e tutelare la sua dignità. Cicerone, nel dialogo dedicato all'amico Tito Pomponio Attico e composto tra l'estate e l'autunno del 44 a. C., con un'impostazione epicurea e stoica, descrive il rap- porto con tale personaggio, di fronte al quale poteva togliere la maschera che quotidianamente indossava in pubblico per rivelare se stesso in tutta la sua comples- sità. Cicerone arriverà ad affermare in una sua epistola "Mihi nemo est amicior nec iucundior nec carior Attico" ovvero "Nessuno mi è più amico né è più piacevole né più caro di Attico", pur essen- do i due di carattere completa- mente diverso. L'amicizia, secondo Cicerone, è uno tra i doni più preziosi con- cessi ai mortali, perché la bellez- za, la salute, il potere sono effi- meri, passeggeri, mentre la vera amicizia resta per sempre, anche se è svanita la magia iniziale. Molte persone entrano ed escono dalla nostra vita di tutti i giorni, mentre è solo il vero amico che rimane perpetuamente, anche se non è presente fisica- mente, ma lascia le sue impronte indelebili nella nostra vita. Celebri le parole del matema- tico greco Archita (428-360 a. C.), il quale sosteneva che un uomo, salendo al cielo e mirando la magnificenza degli astri, non ne avrebbe provato alcun piacere se non avesse avuto qualcuno a cui raccontarlo. L'amico deve però rispettare gli spazi di libertà della persona a cui rivolge tutto il suo affetto, deve lasciarlo vivere, come avrebbe sostenuto a distanza di secoli il grandissimo drammatur- go inglese W. Shakespeare (1564 /1616 ): "Un amico è uno che sa come sei, capisce dove sei stato, accetta quello che sei diventato, e ancora, ti permette di crescere". Questo straordinario e incom- parabile dialogo, il De Amicitia, riesce per la prima volta a mani- festare un concetto di amicizia che era stato estraneo fino a quel momento al pragmatismo roma- no. Tradizionalmente, infatti, tale rapporto era stato inteso esclusi- vamente con fini di alleanza poli- tica e militare. Cicerone arriva invece ad affermare che l' amicizia è supe- riore alla stessa parentela, perché un amico si sceglie spontanea- mente sulla base di affinità, men- tre un congiunto si deve accetta- re, chiunque sia. Ecco che la vera amicizia, quella che non risente del trascor- rere del tempo, della distanza, dei rimproveri, degli screzi può avvenire solo tra virtuosi. L'antica lezione del De Amicitia di Cicerone all'epoca di Facebook L'incontro tra il fondatore di Fb e il premier italiano Matteo Renzi D opo essere stato ricevuto da Papa Francesco, il fon- datore e ceo di Facebook, Mark Zuckerberg, ha incontrato a Palazzo Chigi il presidente del Cons iglio M atteo Renzi. "Abbiamo parlato del terremoto e di come la comunità di Facebook in Italia e in tutto il mondo può tutta unita aiutare le persone a riprendersi e ricostrui- re", ha scritto Zuckerberg in un post accompagnato dalla foto dell'incontro. "Abbiamo anche parlato di come la tecnologia sta aiutando a creare posti di lavoro e a far crescere l'economia italia- na". Ha poi lodato la ricerca che si sta facendo in Europa sull'in- telligenza artificiale cui collabo- ra, con la fornitura di 26 server Gpu a istituti di ricerca in tutta Europa, incluso uno all'università di Modena e Reggio Emilia. D opo il colloquio, durato poco più di mezz'ora, il tradizio- nale scambio di regali. Renzi ha donato una antica copia del "De amicitia" di Cicerone scherzando sul fatto che parla di amicizia e Facebook fa chiedere amicizie. Zuckerberg, accompagnato dalla moglie Priscilla Chan, ha ricam- biato con un pezzo dei server di Facebook incorniciato. Il direttore della Sala stampa vaticana, Greg Burke, ha invece riferito sull'incontro con Papa Francesco: "Hanno parlato di come us are le tecnologie di comunicazione per alleviare la povertà, incoraggiare una cultura dell'incontro, e fare arrivare un messaggio di speranza, special- mente alle persone più disagia- te". Nel post su Fb, Zuckerberg ha detto: "Abbiamo discusso del- l'importanza di connettere le per- sone, specialmente in quelle parti del mondo senza internet. Gli ho dato il modellino di Aquila, il nostro aereo solare che porta la Q uanto sia importante divulgare la nostra cultura classica all'estero è stato confermato dal prezioso dono che il premier italiano, Matteo Renzi, ha fatto a Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook: il "De Amicitia" o "Laelius" di Cicerone, in un'edi- zione antica e rara. Facebook e il "De Amicitia" sono legati fra loro da un filo sot- tilissimo: al di là del contesto sto- rico, politico, sociale, culturale, che ci separa dal I a.C., età in cui visse e operò Cicerone, non è cambiato molto nei secoli: l'ami- cizia resta importante. Nella vera amicizia, secondo il grande avvocato e uomo politi- co romano (non l'adulazione con- dannata dai pensatori di tutti i tempi e in particolare da Teofrasto, III a. C. di scuola ari- stotelica), non si esita a rimpro- verare, anche con il rischio di offendere, la persona a cui si vuole davvero bene, se è necessa- rio correggerla. Questo deve avvenire senza titubanze perché riprendere una persona, metterla di fronte allo specchio quando LAURA BENATTI Zuckerberg in Italia da Renzi e Papa Francesco La copia del De Amicitia di Cicerone regalato da Renzi a Zuckerberg connessione internet nei posti dove manca. E' un incontro che non dimenticherò mai. Si per- cepisce il suo calore e gentilezza e quanto profondamente ha a cuore l'aiutare la gente". A Papa Francesco Mark Zuckerberg ha dato il modellino di 'Aquila'