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GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2016 www.italoamericano.org 40 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO Le cartoline d'amore conobbero una diffusione vastissima a partire dagli anni '30 In mostra a Torrevecchia Teatina 160 cartoline d'amore dei primi del Novecento raccolte da Renato D'Amario N on tutti lo sanno, ma per quasi 70 anni la cartolina è stata uno dei mezzi più popolari per la comunicazione amorosa. Se nelle lettere d'amore tradizionali potevano scorrere fiumi d'inchiostro, la cartolina disponeva di uno spazio limitato per il testo, per questo le imma- gini erano importanti. E poi, allora, non tutti sapevano scrive- re o esprimersi. A loro ci pensa- vano le cartoline, in genere pre- stampate con frasi convenziona- li. Le cartoline d'amore conob- bero una diffusione vastissima a partire dagli anni '30, giungeva- no al destinatario, uomo o donna che fosse, dentro una busta chiu- sa per evitare ogni compromis- sione o imbarazzo. Si sviluppa- rono soprattutto come messaggi privati tra amanti segreti o osta- c o l a t i , i l m e s s a g g i o d ' a m o r e doveva rimanere segreto, perciò l a t r a s m i s s i o n e a v v e n i v a d i nascosto, mettendo in modo par- ticolare il francobollo o addirit- tura scrivendo sotto di esso. Per l'epoca erano considerate "ardi- te", anzi, abbastanza scandalose, ma di sicuro effetto. Il bacio con r e l a t i v a p o s a , u n o s g u a r d o "assassino", gesti di desiderio rentissimo nei tempi andati, sta davvero morendo?". E commen- tava: "Oggi non si scrive quasi p iù , s i telef o n a". S emb r a u n commento dei nostri giorni: i giovani d'oggi non soltanto non scrivono più, ma nemmeno si telefonano. Oggi si dichiarano e si lasciano con un semplice sms! A P a l a z z o V a l i g n a n i d i Torrevecchia Teatina, in provin- cia di Chieti, c'è un museo unico al mondo: il Museo della Lettera d'amore. Se lo si visita, si rimarrà affa- scinati da una mostra di cartoline d'amore d'epoca, appartenute al collezionista Renato D'Amario. Si tratta di circa 160 cartoline d'amore di diverse epoche, a partire dai primi del Novecento. Le più interessanti sono quelle in bianco e nero dipinte a mano, ma anche quelle di illustratori note- voli, Fiorenzo Duilio Guerzoni (Crevalcore, 1883-1963), Carlo Stragliati (Milano, 1868-1925), Domenico Mastroianni (Arpino, 1876 – Roma, 1962), Jan Styka (Lwow, Polonia, 1858 – Roma 1 9 2 5 ) e m o l t i a l t r i ( G o t t i , Monastier, M. Santino, Okon, qualcuno il cui nome deve anco- ra essere individuato); notevoli le riproduzioni di opere di artisti famosi, da Jean-Francois Millet a Goya, ad Albert Besnard, a Charles Chaplin (da non scam- b i a r e c o n i l f a m o s o r e g i s t a Charlie) pittore francese (1825- 1891). Le cartoline non sono solo italiane ma anche di altre nazio- ni, alcune raffigurano dive del- l'epoca, come Annita Di Landa, sciantosa nata a Torino nel 1875, che posò giovanissima per lo scultore Grosso. Scritturata da una compagnia di prosa, passò in seguito al caffè-concerto. Nel 1897 si era già fatta notare e nel 1900 era affermatissima come canzonettista. Altezzosa e popo- l a r i s s i m a , u n a s e r a p r o i b ì a Ettore Petrolini, che in seguito Un museo unico al mondo raccoglie in Abruzzo lettere e cartoline d'amore l ' a v r e b b e d e f i n i t a " l a C e c i l Sorel" del Caffè-concerto, di chiudere lo spettacolo, sino a che il popolarissimo attore romano si rassegnò a improvvisare un duet- to con lei. Ma altre storie ci riportano a tempi lontani che però restitui- scono il clima in cui quelle car- toline furono realizzate. Come quella di Lise Fleuron, nome d'arte di Marguerite Rauscher, nata a Parigi nel 1874, interprete di spettacoli dell'Alcazar e del caffè degli Ambasciatori. Gli abiti a fiori stile liberty e i décol- letés fecero la sua fortuna. In un'altra cartolina, Tina Di Lorenzo e Armando Falconi. Tina, nata a Torino nel 1872, figlia del marchese Corrado Di Lorenzo e dell'attrice napoletana A m e l i a C o l o n n e l l o , d a m a d i c o r t e d e l l a r e g i n a E l e n a d i Savoia, calcò le scene fin da bambina. Il successo le arrise nel 1888 al Teatro Rossini di Napoli. Possedeva una rara bellezza, voce melodiosa e modi da gran signora nonostante la giovane età: si meritò da parte dei suoi a d o r a t o r i i l s o p r a n n o m e d i "Angelicata". Nel 1901 sposò il cugino Armando Falconi, attore anche lui: la loro storia d'amore nacque durante una tournée in Ungheria, nel corso della quale lui la difese dagli attacchi di un giornalista che dipingeva la De Lorenzo con toni poco lusinghie- ri. A seguito di un duello com- battuto ad armi bianche, Falconi ebbe la meglio tanto da meritarsi l'amore della cugina, dal quale nacque il figlio Dino. Insieme recitarono in numerose compa- gnie teatrali a Milano e Roma e anche in una pellicola cinemato- grafica, nel 1915: La scintilla di Eleuterio Rodolfi. appena accennati, ma chiarissimi e allusivi, tutto era proibito e considerato "audace"… Durante la prima guerra mon- diale, era d'uso che i soldati al fronte si facessero fotografare in divisa, poi affrancavano il loro ritratto, e con qualche pensiero d'amore lo spedivano alla fidan- z a t a . Q u a l c h e c o l l e z i o n i s t a sostiene che la cartolina d'amore, sia la discendente povera di quei bigliettini che nel Settecento i nobili inglesi, francesi e italiani si scambiavano tra di loro come gioco di società, con sopra frasi d'augurio, motti scherzosi, pro- verbi, versi leggermente osé, impreziositi da ghirigori e alle- gorie. Quanti sospiri, quanti abbracci, capelli impomatati e labbra vermiglie! Le cartoline d'amore percor- rono così tutto il Novecento, con la loro grafica, spesso ritoccata e ricolorata da mani esperte, con le frasi vergate a mano sul retro, che ricordano nelle parole l'eco di D'Annunzio e l'impertinenza delle poesie di Gozzano. Negli Anni Sessanta, quando la produzione delle "cartoline d'amore" era fiorentissima (se ne stampavano 50 milioni di pezzi l'anno), Cesare Marchi sulla "Domenica del Corriere" si chie- deva: "I giovani d'oggi scrivono lettere d'amore? L'epistolografia amorosa, genere letterario fio-