L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-29-2016

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GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2016 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | CULTURA ARTE LIBRI PERSONAGGI A 695 anni dalla morte di Dante Alighieri, sommo poeta della letteratura italiana L a Tomba di D ante Alighieri è un monumento funebre eretto presso la Basilica di San Francesco nel centro storico Ravenna, antica capitale dell'Impero Romano d'Occidente, città nella quale il Sommo Poeta visse gli ultimi anni della propria esistenza. Fra la fine del IV e l'inizio del V secolo, il territorio di quel- la che ora è l'Italia poteva vanta- re, oltre a Roma, una serie di centri popolosi e attivi tra cui Mediolanum (Milano), Augusta Treverorum (Treviri) e Aquileia che fu distrutta dagli Unni attor- no alla metà del V secolo. Altre importanti città erano Bononia (Bologna) e Ravenna. Quest'ultima nel 402 divenne capitale dell'Impero Romano d' O ccidente e cons ervò tale rango anche dopo il 476, sotto O doacre, gli O s trogoti e i Bizantini. Ravenna fu una delle poche città italiane che continuò a espandersi nel corso del V secolo, raggiungendo la sua mas- sima estensione nell'età gotica, quando l'aumento della popola- zione e del territorio urbano rese necessario un ampliamento della cinta muraria romana. D ante A lighieri, es ule da Firenze, si rifugiò a Ravenna dove scrisse parte del Purgatorio e il Paradiso, e qui morì nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321. La città romagnola, sua ultima patria, fino al 12 novem- bre rende omaggio al Sommo Poeta con "Ravenna per Dante 2016, una ricca programmazione di eventi che comprendono approfondimenti s cientifici, occasioni partecipative, letture, incontri formativi, concerti nella cappella musicale della Basilica di San Francesco, visite guidate dai mosaici ai luoghi danteschi, confronto tra ambiti di interesse differente e costruzione inclusiva di un percorso concreto, fatto di luoghi, eventi e persone. La seconda domenica di set- tembre, come da tradizione, è stata dedicata alle solenni cele- brazioni in suo onore. La via intitolata a D ante Alighieri, che permette di acce- dere al sepolcro del Poeta, è da sempre frequentata da turisti pro- venienti da tutte le parti del mondo. La tomba è monumento nazionale ed attorno ad essa è stata istituita una zona di rispetto e di silenzio chiamata "Zona dantesca", che comprende anche gli antichi Chiostri Francescani e il giardino con il Quadrarco di Braccioforte, posto a fianco del mausoleo dantesco. Quest'ultimo è un antico oratorio, che prende il nome da una leggenda secondo la quale due fedeli prestarono un giuramento invocando il "brac- cio forte" di Cristo, la cui imma- gine era posta in quel luogo. Nel Quadrarco sono presenti due sar- cofagi del V secolo, poi riutiliz- zati dalle famiglie ravennati dei Pignata e dei Traversari. Al cen- tro del giardino, un dosso ver- deggiante ricorda il luogo in furono conservate le spoglie dan- tesche durante la Seconda Guerra nel 1921 dai reduci della Prima Guerra Mondiale. Sul soffitto arde perennemente una lampada votiva del '700, alimentata da olio d'oliva dei colli toscani donato dalla città di Firenze ogni anno il 14 settembre, il giorno della morte del Sommo Poeta. Dopo varie vicissitudini, la cassetta con le ossa di Dante, sempre reclamata dalla città di Firenze, il 19 dicembre 1945 venne sepolta poco distante dal mausoleo sotto un tumulo coper- to da vegetazione, oggi contras- s egnato da una lapide. A Firenze, nella speranza che le reliquie fossero restituite, fu eretto nel 1829, in stile anch'esso neoclassico, un grande cenotafio in Santa Croce raffigurante il poeta seduto e pensoso. Il Quadrarco di Braccioforte, antico oratorio, era collegato alla chiesa di San Francesco da un portico ora scomparso. Al suo interno sono posti due sarcofagi marmorei del V secolo, riutiliz- zati dalle famiglie ravennati dei P ignata e dei Travers ali. I Chiostri Francescani erano parte del convento costruito nel 1261 vicino alla chiesa omonima. Quelli di oggi non sono gli origi- nari, risalgono al XV secolo e hanno tracce di interventi del XVII. Anche Ravenna Festival ques t'anno ha ricordato il Sommo Poeta, con la rappresen- tazione, pres s o i Chios tri Francescani, di "Dante muore", lo spettacolo teatrale ideato e diretto da Simone Corso. Un sogno sognato con gli occhi di Dante Alighieri, che reinventa i suoi ultimi istanti di vita e trac- cia un solco tra la morte dell'uo- mo e l'eternità del poeta. frati francescani, per essere sot- tratte ai Fiorentini che le aveva- no richieste, furono rinvenute nel 1865 e da quel momento riposa- no nella Tomba. La tomba, a pianta quadrata, è a forma di tempietto neoclassico coronato da una piccola cupola. Nella facciata esterna è posta la porta d'ingresso, sovrastata dallo stemma arcivescovile del cardi- nal Gonzaga, sulla cui architrave è s critto: D antis P oetae Sepulcrum. A des tra del monumento funebre si apre un piccolo giardi- no. Nel medioevo era un chio- stro facente parte dell'attiguo convento di San Francesco, dove il poeta trovò originaria sepoltu- ra. Nel 1921 il giardino fu chiuso da una cancellata in ferro battu- to, realizzata dall'artigiano vene- ziano Umberto Bellotto. All'interno la tomba, rivestita di marmi policromi e stucchi, ospita il sarcofago di età romana con sopra scolpito in latino l'epi- taffio in vers i dettato da Bernardo Canaccio nel 1366): "I diritti della monarchia, i cieli e le acque di Flegetonte (gli Inferi) visitando cantai finché volsero i miei destini mortali. Poiché però la mia anima andò ospite in luoghi migliori, ed ancor più beata raggiunse tra le stelle il suo Creatore, qui sto rac- chiuso, (io) Dante, esule dalla patria terra, cui generò Firenze, madre di poco amore"). N ella parte s uperiore del sepolcro vi è un pregevole bas- s orilievo del 1483, opera di Pietro Lombardo, raffigurante Dante pensoso davanti ad un leg- gio. Ai piedi del sarcofago vi è una ghirlanda in bronzo donata WILLIAM MOLDUCCI Mondiale. Il s epolcro di D ante fu costruito tra il 1780 e il 1782 dal- l'architetto Camillo Morigia per desiderio del cardinale legato Luigi Valenti Gonzaga, secondo i contemporanei dettami neoclas- sici, nell'intento di restituire nobiltà e decoro alla sepoltura, fino ad allora ospitata all'interno di una semplice cappellina, più volte ristrutturata nel corso dei secoli. Le spoglie del poeta, dopo essere state a lungo nascoste dai Il monumento funebre eretto per Dante presso la Basilica di San Francesco nel centro di Ravenna Il 14 settembre 1321 moriva a Ravenna Dante Alighieri, ammalatosi dopo un'ambasciata a Venezia

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