L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-27-2016

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GIOVEDÌ 27 OTTOBRE 2016 www.italoamericano.org 42 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT STEFANO CARNEVALI tendo anche a Romagnoli di riprendere a crescere. Quello che più impressiona dei rossoneri - a livello mentale - è l'entusiasmo ritrovato: una squadra giovanissima, piena di Italiani, che, scrollatasi di dosso le incertezze dell'avvio e il peso della maglia, gioca con disinvol- tura, applicando alla perfezione i dettami dell'allenatore. Locatelli è l'emblema di que- sto trend positivo. Se cresceranno in malizia e consapevolezza dei propri mezzi, i Rossoneri potranno affrontare con maggior efficacia anche gli scontri con le 'grandi': in questo modo potrebbero davvero dire la D opo quattro anni e ben nove sconfitte consecuti- ve tra campionato e Coppa Italia, il Milan ha battuto la Juventus e si è portato a -2 punti dai bianconeri, mantenendo un sorprendente secondo posto in classifica. LA P A RTITA - M ilan- Juventus non è stata altamente spettacolare, ma è certamente risultato un match intenso. I bianconeri hanno cercato - con la loro forza fisica e la loro tecnica - di spaventare il giovane Milan di Montella che però, dopo aver 'tenuto botta' senza rischiare molto, è riuscito a fare sua la CAMPIONATO DI SERIE B CAMPIONATO DI SERIE A CAMPIONATO DI SERIE A CAMPIONATO DI SERIE B Obiettivo Serie A. Montella ritrova il Milan e Allegri smarrisce la Juventus partita, sfruttando una grande giocata del 'baby' Locatelli. Pesa sul risultato un abbaglio della terna arbitrale, che ha annullato ingiustamente un rocambolesco gol di Pjanic (al 25' del primo tempo con i rossoneri già in van- taggio con la rete di Nocerino), ma il risultato sembra essere il giusto specchio del momento che attraversano le due squadre. JUVENTUS, CORAZZATA CON FALLE - I Bianconeri sono la squadra più forte della Serie A. Lo dicono gli ultimi 5 anni e il volume degli affari conclusi in estate. Ultimamente, però, la Juventus fa fatica: le vittorie con P alermo, Empoli e (in Champions League) Lione sono state centrate facendo il minimo e beneficiando di non poca fortu- na. È come se i Bianconeri - fidandosi eccessivamente della propria forza e delle loro consue- te vittorie 'per inerzia' - si siano 'seduti'. Dal punto di vista del gioco, invece, è evidente come la Juventus patisca un centrocampo non più dominante come in pas- sato. Gli acciacchi di Marchisio, le difficoltà nell'inserimento di Dani Alves (che sembra 'sazio') e l'assenza di Pogba si stanno sentendo oltremodo. Lo stesso Higuain, per forza di cose, non può essere un catalizzatore di palloni come era a Napoli e, per quanto sia sempre pericoloso, non segna più con la stessa faci- lità dello scorso anno. Anche la sovrabbondanza di giocatori - soprattutto offensivi - rischia adesso di diventare un rischio: i grandi nomi che parto- no dalla panchina, quando si vince, non hanno modo di lamentarsi. Ma quando i risultati cominciano a scarseggiare, i malumori si palesano. Adesso deve essere bravissimo Allegri. MILAN, SULLE 'ALI 'DEL- L'ENTUSIASMO - La ricostru- zione del M ilan operata da Montella si è basata sulla volontà di giocare un calcio offensivo, di possesso palla. Elementi chiave, in questa metamorfosi, sono state le ali, chiamate al salto di qua- lità: Suso e Niang sono oggi fon- damentali. Al contempo, la fidu- cia concessa a Paletta ha letteral- mente blindato la difesa, consen- Continua a pagina 43

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