L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-8-2016

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GIOVEDÌ 8 DICEMBRE 2016 www.italoamericano.org 40 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI H asta la revolucion, siem- pre! Il 4 dicembre a Cuba, ai funerali di Stato di Fidel Castro, c'era anche lo scul- tore italiano Carlo Pecorelli, in rappresentanza dell'amico scom- parso Gino Donè, eroe del Granma al fianco dei fratelli Castro, il Che e Camillo Cienfuegos. La notte del 25 novembre 1956 la Granma salpò dal porto messicano di Tuxpan, destinazio- ne la liberazione di Cuba dal dit- tatore Fulgencio Batista. A bordo di quella traballante imbarcazione c'erano 82 uomini, quattro dei quali non cubani: il messicano Zelaya Alger, il dominicano Mejías del Castillo, l'argentino Che Guevara e l'italiano Gino Donè Paro. Partigiano e rivolu- zionario fu l'unico italiano e l'u- nico europeo ad aver partecipato alla rivoluzione cubana. Sessant'anni esatti dopo, in quella stessa cittadina, l'artista italiano Carlo Pecorelli ha inau- gurato un busto figurativo del rivoluzionario italiano (realizzato in polvere di marmo e pigmenti di bronzo) che sarà posto nel Donè, l'italiano che con Castro e Guevara partecipò alla rivoluzione di Cuba la speranza potrà ancora vincere la paura e la libertà continuerà a trionfare sulla tirannia perché questo è ciò che da sempre si agita nel cuore umano". Gino Donè Paro ci ha lasciato nel marzo 2008. Nato da una famiglia di poveri braccianti il 18 maggio 1924, si era arruolato all'età di vent'anni nella Brigata Partigiana Piave con la quale nel '44 venne impiegato nella Missione Alleata Nelson operante nell'area della laguna veneziana. Conclusasi la II Guerra Mondiale, il suo coraggio venne premiato con un encomio solenne conferitogli dal generale britannico Harold Alexander per i servigi prestati al Regno Unito. Nel 1948, disoccupato, emigrò dapprima in Francia, Belgio e Germania. Poi si recò a Cuba par- tendo da Amburgo e passando dal Canada. Nel 1951 trovò lavoro all'Avana come carpentiere per la costruzione della nuova grande Plaza Civica (l'attuale Plaza de la Revolución). Nel 1952, seguendo la ditta per cui lavorava, si tra- sferì nella città di Trinidad de Cuba dove conobbe Norma Turino Guerra, che diventerà la sua prima moglie. Norma era nel suo nuovo Movimento del 26 luglio. Venuto a conoscenza che a Trinidad c'era un giovane italia- no che aveva fatto il partigiano in Italia, Fidel lo volle incontrare per parlargli della spedizione che egli stava preparando, al fine di liberare Cuba dal dittatore Batista. Tra il 1955 e il 1956, furono numerosi i viaggi di Doné tra Cuba e il Messico, portando soldi e missive, grazie al suo pas- saporto italiano che non generava sospetti alle frontiere. Il 25 novembre 1956 Doné fu il più anziano tra gli 82 volontari imbarcati sul Granma. A bordo del battello aveva il grado di tenente nel Terzo Plotone coman- dato da Raúl Castro, l'attuale pre- sidente di Cuba. Gino e Fidel si rincontrarono più di 50 anni dopo a L'Avana. Poi l'età e la storia hanno fatto il proprio corso. Nel 2008 Gino Donè morì improvvisamente in una clinica di San Donà di Piave. Al suo funerale parteciparono funzionari dell'Ambasciata cuba- na di Roma che fecero arrivare grandi corone di rose rosse da parte Fidel e Raul Castro, della Ambasciata Cubana, e dei gran- misti superstiti. Museo de la Revoluciòn di Tuxpan accanto a quello degli altri tre commilitoni non nativi dell'isola caraibica. Nel corso della cerimonia, tra le varie autorità presenti, anche il console onorario italiano nello stato messicano di Veracruz, Emilio Zilli Debernardi, e il refe- rente istituzionale del progetto artistico dall'Italia, Roberto Massari, presidente della "Fondazione Internazionale Che Guevara". Una data storica quella del 25 novembre, che per uno strano caso del destino è stato anche l'ul- timo giorno di vita dell'artefice di quella leggendaria missione. Lui, il Leader Maximo Fidel Castro, si è spento il 25 novembre 2016 all'età di 90 anni. E alle solenni esequie del Comandante Fidel a Cuba anche Pecorelli, "sbarcato" Jesolo, preceduta dal plauso del- l'allora presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che così aveva risposto alla lettera inviata- gli dallo stesso artista: "Credo che tutti noi abbiamo il potere di crea- L'artista veneto Carlo Pecorelli ai piedi del busto che ritrae Gino Donè per il museo di Tuxpan loro da un comune insieme di ideali, ci rendono più forti. Solo se sapremo rimanere fedeli ai nostri principi mettendo al primo posto le nostre convinzioni con coraggio e determinazione, allora amica di Aleida March de la Torre, futura seconda moglie di Che Guevara. In quel periodo Fidel era esi- liato in Messico e stava cercando giovani fidatissimi per arruolarli LUCA FERRARI dal Messico. Prima di arrivare a Tuxpan l'o- pera di Pecorelli è stata esposta a re il mondo che vogliamo. Le nostre diversità e differenze, quando vengono rinsaldate tra Veneto e Venezia Gino Donè è il rivoluzionario italiano scomparso nel 2008, che si imbarcò sul Granma con Castro e Guevara

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