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GIOVEDÌ 12 GENNAIO 2017 www.italoamericano.org 28 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Mattarella incontra gli sfollati del terremoto ospitati nelle strutture alberghiere del Comune di Porto Recanati Il capo dello Stato: 'Far crescere la coesione del nostro Paese vuol dire renderlo più forte' D e s i d e r o r i v o l g e r e g l i auguri migliori a tutte le italiane e a tutti gli italia- ni. A q u e l l i c h e r i s i e d o n o n e l nostro Paese e a quelli che ne sono lontani, per studio o per lavoro, e sentono intensamente il vincolo di appartenenza alla Patria. Ho visitato, anche quest'anno, numerosi territori, ho incontrato tante donne e tanti uomini. Ho conosciuto le loro esperienze, ho ascoltato le loro speranze, le loro esigenze. Ho potuto toccare con mano che il tessuto sociale del nostro Paese è pieno di energie positive. Tante persone - ragazzi, giovani, adulti, anziani - svolgo- n o , c o n i m p e g n o , i l p r o p r i o dovere. Molti vanno anche oltre, pronti a spendersi per gli altri e per la collettività, a soccorrere chi si trova in pericolo o in diffi- coltà. Senza inseguire riconosci- menti o cercare la luce dei riflet- tori. Con tutti ho condiviso sof- ferenze e momenti di gioia. Il nostro Paese è una comunità di vita, ed è necessario che lo divenga sempre di più. Ci siamo ritrovati uniti in occa- sione di alcuni eventi che hanno suscitato l'emozione e la parteci- pazione di tutti noi. Abbiamo vissuto insieme momenti doloro- s i . D a l l ' a s s a s s i n i o d i G i u l i o R e g e n i , m e n t r e s v o l g e v a , a l Cairo, la sua attività di ricercato- re, alla morte, in Spagna, delle nostre ragazze che studiavano nel programma Erasmus. Dalla s t r a g e d i D a c c a a q u e l l a d i Nizza, con nostri connazionali tra le vittime. Dal disastro ferro- viario in Puglia al terremoto che ha sconvolto le Regioni centrali, che hanno provocato tanti morti. Il problema numero uno del Paese resta il lavoro. Nonostante l'aumento degli occupati, sono ancora troppe le persone a cui il lavoro manca da tempo, o non è sufficiente per assicurare una vita dignitosa. Non potremo sentirci appagati finché il lavoro, con la sua giusta retribuzione, non consentirà a tutti di sentirsi pienamente citta- dini. Combattere la disoccupa- zione e, con essa, la povertà di tante famiglie è un obiettivo da perseguire con decisione. Questo è il primo orizzonte del bene comune. Abbiamo, tra di noi, fratture da prevenire o da ricomporre. Tra il Nord del Paese e un Sud che è in affanno. Tra città e aree interne. Tra centri e periferie. T r a o c c u p a t i e d i s o c c u p a t i . Barriere e difficoltà dividono anche il lavoro maschile da quel- lo femminile, penalizzando, tut- tora, le donne. Far crescere la coesione del nostro Paese, vuol dire renderlo più forte. Diseguaglianze, margi- nalità, insicurezza di alcuni luo- ghi minano le stesse possibilità di sviluppo. La crescita è in ripresa, ma è debole. Il suo impatto sulla vita di molte persone stenta a essere percepito. Va ristabilito un cir- cuito positivo di fiducia, a parti- re dai risparmiatori, i cui diritti sono stati tutelati con il recente decreto-legge. Essere comunità di vita signifi- ca condividere alcuni valori fon- damentali. Questi vanno praticati e testimoniati. Anzitutto da chi ha la responsabilità di rappresen- tare il popolo, a ogni livello. Non vi sarà rafforzamento della nostra società senza uno svilup- po della coscienza civica e senza una rinnovata etica dei doveri. La corruzione, l'evasione con- sapevole degli obblighi fiscali e contributivi, le diverse forme di illegalità vanno contrastate con fermezza. Le difficoltà, le sofferenze di tante persone vanno ascoltate, e condivise. Vi sono domande sociali, vecchie e nuove, decisi- ve per la vita di tante persone. Riguardano le lunghe liste di attesa e le difficoltà di curare le malattie, anche quelle rare; l'as- sistenza in famiglia agli anziani non autosufficienti; il sostegno ai disabili; le carenze dei servizi pubblici di trasporto. Non ci devono essere cittadini di serie B. Sarebbe un grave errore sottovalutare le ansie dif- fuse nella società. Dopo l'esplosione del terrori- smo internazionale di matrice islamista, la presenza di numero- si migranti sul nostro territorio ha accresciuto un senso di insi- Negli ultimi giorni, abbiamo p i a n t o F a b r i z i a D i L o r e n z o , uccisa nell'attentato di Berlino. Così come era avvenuto, sul fini- re dell'anno scorso a Parigi, per Valeria Solesin. A i l o r o f a m i l i a r i d e s i d e r o rivolgere, a nome di tutti, un pensiero di grande solidarietà che non si attenua con il passare del tempo. Lo stesso sentimento di vici- nanza esprimo ai familiari di quanti hanno perso la vita per eventi traumatici; tra questi le tante, troppe, vittime di infortuni sul lavoro. Un pensiero di sostegno va rivolto ai nostri concittadini col- piti dal terremoto, che hanno perduto familiari, case, ricordi cui erano legati. Non devono perdere la speranza. L'augurio più autentico è assi- curare che la vita delle loro col- lettività continui o riprenda sol- lecitamente. Ovunque, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nel r i t r o v a r s i i n s i e m e . Ricostruiremo quei paesi così belli e carichi di storia. Ci siamo ritrovati tutti nel sostegno alle popolazioni colpite e n e l l ' a p p r e z z a m e n t o p e r l a prontezza e l'efficacia dei soc- corsi. Alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco, alle Forze di Polizia, ai nostri militari, ai tanti volontari esprimo la riconoscen- za del Paese. Il loro operato è oggetto dell'ammirazione inter- nazionale. Lo stesso consenso avvertiamo per l'impegno dalle nostre Forze Armate nelle missioni di pace in Europa, in Asia, in Africa, in Medio Oriente. Ci siamo tutti rallegrati perché i due fucilieri di Marina, Latorre e Girone, sono finalmente in Italia con i loro cari. Abbiamo condiviso, con affet- to e soddisfazione, il grande impegno e i successi dei nostri a t l e t i a l l e O l i m p i a d i e a l l e Paralimpiadi. Come non ricorda- re l'entusiasmo travolgente di Bebe Vio? Abbiamo, in tante città, rievo- c a t o i s e t t a n t a a n n i d e l l a R e p u b b l i c a e d e l v o t o a l l e donne. Questo senso diffuso di comunità costituisce la forza p r i n c i p a l e d e l l ' I t a l i a , a n c h e rispetto alle tante difficoltà che abbiamo di fronte. L a c o m u n i t à , p e r a l t r o , v a costruita, giorno per giorno, nella realtà. Continua a pagina 27