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GIOVEDÌ 12 GENNAIO 2017 www.italoamericano.org 40 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | MUSICA ITALIA CANTANTI DISCOGRAFIA CONCERTI esordì fra le nuove proposte al Festival di Sanremo del 1982, con il brano "Sette fili di cana- pa". Due anni dopo si ripresentò a Sanremo portando in gara "Nina", uno dei suoi brani più conosciuti, classificandosi al 6° posto e pubblicando il suo secon- do album. Con il lavoro successivo, "È piazza del campo", Castelnuovo compie un salto di qualità, grazie a un lavoro controcorrente realiz- zato in diretta, senza il supporto ritmico della batteria, con atmo- sfere e arrangiamenti prevalente- mente acustici. Si tratta di un lavoro coraggioso, fuori dalle logiche commerciali, prodotto da due giganti della scena musicale italiana: Ennio Melis (già uscito dalla Rca) e Lilli Greco. Pur senza il traino di un 45 giri l'al- bum ebbe un ottimo riscontro. Il brano "Le aquile" fu inserito nel film "I ragazzi della periferia sud" di Gianni Minello, già col- laboratore di Pasolini. La canzo- ne paragona il concetto di amore a un volo di aquile, avvalendosi di metafore e sfumature ermeti- che. "Venere" (1987), il suo quarto long playing, rappresenta la sin- tesi di quanto fatto in preceden- za, una ricerca intima e personale fuori dagli schemi. "Madonna di Venere" lo vede partecipare al Festival di Sanremo, un brano poco in sintonia con la kermesse canzoniera, ispirato al ricordo di una malattia infantile e alla voglia di vivere altri cent'anni. Il titolo dell'album "Sul nido del cuculo" (1988), è ripreso dal film di Miloš Forman e interpre- tato da Jack Nicholson. La can- Musica per un incendio: con Castelnuovo le canzoni sono occasione di riflessione M ario Castelnuovo è stato ospite della 5ª "Rassegna Storica e Nuova Canzone d'Autore", orga- nizzata dall'Associazione Aspettando Godot al Teatro Estense di Ferrara. Castelnuovo è reduce dal successo ottenuto di recente a "d'Autore e d'Amore" di Bordighera, dove si è esibito con Giovanna Famulari (violon- cello, tastiere e cori) e Stefano Zaccagnini alla chitarra, gli stessi musicisti che lo hanno accompa- gnato nel concerto ferrarese. Da due anni il trio porta in scena "Lezioni d'incendio", il recital in cui Castelnuovo canta e parla delle cose che ama e di quelle che non sopporta, mettendo a nudo le sue passioni tra sorrisi, canzoni e provocazioni verbali. A Ferrara, data la presenza di altri artisti, è andata in scena una sintesi di circa un'ora, con in sca- letta i successi più conosciuti e piccole perle come "Il mago", tratto dall'album "Signorine ado- rate" del 1996: "Vorrei essere il tuo segreto, il cassetto dimentica- to, vorrei essere il tuo peccato che ti porti via, che magari diventa grande, e che morde di più di un cane, vorrei essere il tuo dolore, per parlarti di me…". Ripercorrendone la storia, si risale ai primi anni '80, quando grazie ad Amedeo Minghi conobbe Vincenzo Micocci ed incise il primo disco per la IT, entrando di fatto nell'orbita della Rca Italiana. Dopo avere partecipato a Domenica In, con "Oceania", WILLIAM MOLDUCCI Da due anni Castelnuovo porta in scena il recital 'Lezioni d'incendio' con Giovanna Famulari e Stefano Zaccagnini (Ph. Andrea Bighi) zone guida racconta l'amore tra due persone con problemi psichi- ci, una storia surreale dove le stelle si accendono premendo un pulsante, come in un presepe. La produzione è affidata ad Antonio Coggio (collaboratore di Baglioni nei dischi Rca), gli arrangiamenti sono di Pinuccio Pirazzoli. Nella copertina del disco Mario è insieme a suo padre, il pittore Lodovico Castelnuovo; nelle facciate inter- ne sono stampati alcuni sui acquarelli. L'artista romano ha scritto canzoni per numerosi artisti, tra questi: Tony Cicco, Formula 3, Alessandro Haber, Riccardo Fogli, Umberto Bindi. Per Paola Turci ha composto "Primo Tango", vincitore del Premio della critica delle nuove leve al Festival di Sanremo 1987. Tra le tante esperienze artistiche, emer- ge quella con Rick Wakeman, storico tastierista degli Yes, e Mario Fasciano, che hanno inciso il suo pezzo "Stella bianca". Nel giugno 2000, Mario pubblica "Buongiorno ", dove ritorna a lavorare con Lilli Greco. Nel 2005 è la volta di "Com'erano venute buone le ciliegie nella pri- mavera del '42", con l'intervento canoro di Lina Wertmuller e un frammento di venti secondi tratto dalla "Fantasia K 397 in re mino- re" di Wolfgang Amadeus Mozart. Il 2009 è l'anno del suo debutto letterario, con "Il badante di Che Guevara", un romanzo da leggere tutto d'un fiato con pro- tagonisti un anziano senatore comunista e il suo giovane badante extracomunitario, alle prese con le proprie apprensioni materiali e morali, legati da un destino comune. Il suo disco più recente s'inti- tola "Musica per un incendio", dodici brani inediti prodotti con Lilli Greco, dove emerge "Annie Lamour", il racconto di un incon- tro senza amore, una rivisitazione aggiornata della "Bocca di Rosa" di Fabrizio de André. Il brano "Fessure di cielo" volge lo sguar- do al corpo dell'amata, una subli- mazione dell'amore fisico senza metafore e veli: "Alleluia, alle- luia per le tue gambe animali ele- ganti e squisite e il passo da anti- lope tuo che mi prende". La can- zone "Gli innamorati coi capelli bianchi" racconta di come i ricor- di compensino il perduto ardore giovanile, senza sminuire l'inten- sità del sentimento. L'attenzione verso i deboli, specialmente vec- chi e bambini, è spesso presente nelle sue composizioni. Mario Castelnuovo è un arti- sta completo, capace di intreccia- re dimensioni reali e metafore fantastiche, senza per questo sle- garsi dalla realtà o perdersi nelle parole. La sua è una visuale ori- ginale, un punto di vista che va ben oltre il proprio sguardo. Il cantautore e chitarrista romano Mario Castelnuovo pubblica il suo primo singolo nel 1981 (Ph Andrea Bighi)